Scudetto 2010
Una valida alternativa al solito Football Manager.
Ogni anno la domanda è sempre la stessa: ci sarà una competizione degna di tal nome per guadagnare la leadership nell’ambito dei manageriali calcistici? Storicamente la risposta è sempre stata negativa, ma quest’anno il trend è destinato finalmente a cambiare, grazie a Scudetto 2010, nuovo episodio curato da Beautiful Game Studios che finalmente dimostra di poter tenere testa al cavallo di razza Football Manager.
Dopo gli insuccessi del 2008, questo nuovo capitolo appare rigenerato, il team si è assunto la responsabilità di sperimentare nuove strade e un approccio completamente rinnovato. La prima innovazione riguarda l’engine 3D dedicato alla rappresentazione e allo svolgimento dei match, che non si propone esclusivamente di apparire credibile dal punto di vista visivo, ma soprattutto di fornire sensazioni di realismo sia nei movimenti che nella costruzione delle azioni rispetto a quanto visto in passato.
Bisogna riconoscere che osservare un intero match per tutta la sua durata non è ancora pienamente convincente, ma è innegabile che i progressi siano stati compiuti e questo aspetto si fa più evidente nel momento in cui si visionano le partite mediante gli highlights. I fraseggi e la costruzione della manovra sono piuttosto accurati e aiutano a comprendere meglio quali modifiche andrebbero apportate per volgere il match a proprio favore. Anche i comportamenti dei portieri sono stati migliorati, sia negli interventi sulla linea di porta che nelle uscite per recuperare il pallone o per chiudere lo specchio della porta alle punte.
Non abbiamo ancora avuto l’opportunità di mettere le mani sulla versione definitiva del nuovo Football Manager (comunque provato in anteprima per voi) ma è evidente che la gestione dei match in Scudetto2010 sia tra le migliori mai viste all’interno di un manageriale. Gli stadi si presentano in varie forme e dimensioni e anche l’atmosfera circostante al campo è stata curata rispetto al passato.
Anche l’interfaccia deputata alla gestione del proprio team è estremamente snella e sintetica, basata su una serie di barre di controllo per nulla invasive che possono essere allargate in ogni momento per prendere visione di tutte le statistiche, delle tattiche o delle opzioni per l’inquadratura. Permangono ancora alcuni problemi nella navigazione ma niente che possa comunque pregiudicare l’esperienza di gioco.
Da applaudire invece gli sforzi fatti per inserire ulteriori novità come gli allenamenti e le esercitazioni in tempo reale. Avere l’opportunità di testare nuove tattiche prima di proporle nei match ufficiali e poter osservare come si comportano i propri giocatori senza il rischio di compromettere in maniera frustrante le prestazioni della squadra è positivo, tuttavia va ancora migliorato il sistema di feedback relativi all’attività mirata che è stata scelta per ciascun atleta in quanto talvolta si fatica a comprendere appieno quali siano stati i reali benefici ottenuti nell’esecuzione delle varie attività.
Da quando Beatutiful Games Studios ha rilevato il timone della serie da Sports Interactive, ha sempre faticato a darsi un’impronta e a darla alla sua creatura. Le scelte non avevano più un reale e tangibile impatto sul proprio rendimento con l’inevitabile perdita di solidità di un gameplay che risultava sempre e comunque identico a sé stesso. Quest’anno doveva essere l’anno della svolta e così è stato, grazie ad un livello di sfida più profondo e rinnovato e a match dai contorni realistici.
L’acquisto dei giocatori è ora soggetto a molte più variabili: capiterà infatti piuttosto di frequente che gli atleti rifiutino di trasferirsi nel vostro club e anche le fasi di accordo e di trattativa che porteranno alla firma del contratto sono molto più sottili e legate a equilibri precari rispetto al passato, esattamente come avviene nella realtà quando le società cercano di risparmiare il loro denaro o di utilizzare ogni mezzo lecito per mettere fuori gioco la concorrenza.
Le modifiche apportate alla modalità di ricerca dei giovani talenti e al rapporto da intrattenere con i media in veste di coach sono altre due interessanti aggiunte che completano il panorama di gestione della propria carriera manageriale, fornendo un’esperienza a tutto tondo. Più si deciderà di investire su una rete di scout sparsa per il pianeta e maggiore sarà l’opportunità di portarsi a casa giovani campioni spendendo cifre ridicole, per poi magari rivenderli una volta divenuti delle stelle e battere cassa.
Come ormai avrete compreso, per la prima volta Scudetto riesce ad ergersi come valida alternativa allo schiacciasassi Football Manager e, pur non esente da difetti, sa farsi valere laddove nelle ultime edizioni aveva miseramente fallito. Il prezzo di vendita concorrenziale invoglia all’acquisto ed è anche possibile optare per l’acquisto dell’edizione retail o ripiegare sul download dalle pagine del sito ufficiale. Se cercate un manageriale completo, snello, divertente e anche cheap, avete senza dubbio trovato ciò che fa al caso vostro.