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Sebastien Loeb Rally Evo - prova

Milestone sulla scia (polverosa) di Richard Burns Rally.

Trascorrere un pomeriggio "in casa" di uno sviluppatore è sempre istruttivo, soprattutto per chi scrive di videogiochi, e non solo per provare titoli in fase di sviluppo ma soprattutto per fare quattro chiacchere con gli sviluppatori su quello a cui stanno lavorando e sull'approccio tenuto nell'affrontare determinate problematiche. Una delle maggiori realtà sul territorio italiano è indubbiamente Milestone, soprattutto per la forza lavoro impegnata in quel di Milano su titoli e piattaforme diverse.

I buoni risultati finanziari del 2013 e 2014 stanno iniziando a dare i loro frutti. Dopo Ride quest'anno Milestone pubblicherà altri due giochi, l'atteso MotoGP 15 ma soprattutto il titolo che vi presentiamo oggi in esclusiva, ovvero Sebastien Loeb Rally Evo. La titolazione della serie WRC cede dunque il passo a un gioco di guida completamente incentrato sulla disciplina dei Rally e realizzato in collaborazione con uno dei più importanti campioni di tutti i tempi, il francese Sebastien Loeb, capace di vincere ben 9 mondiali.

La chiacchierata preventiva alla presentazione ha confermato che non si tratta di una sponsorizzazione di facciata: Loeb in persona s'è appassionato al progetto al punto da richiedere a Milestone una console debug per seguire la progressione dello sviluppo e controllare che i suoi input vengano integrati correttamente. Un ottimo biglietto da visita per quanto riguarda elementi fondamentali come le indicazioni del copilota, il modello di guida e la tipologia delle varie ambientazioni.

Un esempio del sistema d'illuminazione dinamico di SLRE nel livello australiano. Mancano solo i canguri sullo sfondo.

Non appena mi sono accomodato di fronte alla PS4 debug, non mi sono sorpreso nel constatare che SLRE è ancora in una fase embrionale di sviluppo: solo un paio di vetture e tracciati erano disponibili ma il tutto era tranquillamente giocabile, pur se coi dovuti distinguo su modello di guida, piste e motore grafico ancora in evoluzione.

Partiamo dalla grafica, finalmente next-gen. Se MotoGP e soprattutto Ride nelle loro versioni PC più spinte mettevano ancora in mostra elementi a bordo pista obsoleti e un sistema d'illuminazione datato, in Sebastien Loeb Rally Evo si nota un approccio decisamente più evoluto alla realizzazione della scena con riflessi sulla carrozzeria molto definiti, ombre e tutta una serie di effetti di polvere di buon impatto, ma ampiamente provvisori. Anche le ambientazioni e il manto stradale promettono bene grazie a una buona vegetazione ed elementi di contorno diversi come edifici, rocce e segnaletica.

Per quanto riguarda le due vetture inserite nella build di prova, la realizzazione è più che buona e curata in ogni dettaglio del modello tridimensionale e delle texture. I danni al momento sono assenti ma Milestone ha assicurato che nella versione finale ammaccamenti, deformazioni, strisciate e vetri infranti saranno solo alcune delle situazioni da giustificare al vostro team manager al termine di ogni speciale.

La vegetazione del tracciato australiano, ancora work in progress.

Le mie velleità di pilota da sterrato si sono spente rapidamente. Pensavo di portare a termine già una delle prime gare arrivando con la macchina fresca di autosalone, ma mi sbagliavo di grosso. Mi sono bastati infatti cinque minuti per capire che la difficoltà sarà il tema conduttore di Sebastien Loeb Rally Evo.

Il modello di guida per il momento appare essere il classico simularcade derivato dalla serie WRC, facile da prendere in mano ma difficile da padroneggiare tirando al massimo, soprattutto con un joypad. E le mie prestazioni sono state penose non tanto per il comportamento dell'auto con salti, sovrasterzi e sottosterzi di potenza ma per la conformazione dei tracciati.

Le due piste a disposizione (Svezia e Australia), oltre che essere tortuose si sono confermate strettissime, al limite della claustrofobia. Sassi, terrapieni e alberi hanno punito immediatamente ogni minimo errore di guida rovinando più di una crono magari fino a quel momento perfetta.

Chiedendo lumi sul perché di questa scelta sono stato positivamente sorpreso nel sentir nominare Richard Burns Rally, il simulatore di guida che un decennio fa fece la storia del suo genere, grazie a un modello di guida a tutt'oggi ancora valido. Un gioco di nicchia espressamente pensato per riprodurre vetture e tracciati, compresa la sede stradale ristretta a poco più dello spazio per farci passare una sola vettura, a velocità da ritiro patente.

Le gare su sterrato saranno uno degli elementi predominanti del nuovo titolo rallystico di Milestone.

I giocatori console dormano però sonni tranquilli: Sebastien Loeb Rally Evo non sarà un simulatore per pochi eletti dotati di volante, ma sicuramente un titolo impegnativo in cui la manualità con levette analogiche e grilletti dovrà affiancarsi alla testa del pilota nella ricerca spasmodica di quel decimo prezioso da scovare in una sequenza di curve e salti interpretati al meglio grazie alla conoscenza del tracciato.

Le modalità saranno una quindicina ma devo ammettere che la carriera attualmente in lavorazione intriga parecchio, visto che sarà possibile ripetere la scalata di Lob ai vertici di questo sport, dalle categorie minori ai trionfi dell'ultimo decennio.

Non ci sono dettagli precisi a riguardo ma i numeri parlano chiaro quando si tratta di contenuti: sedici tra le maggiori case automobilistiche hanno concesso la licenza per oltre sessanta vetture da implementare, comprese tutte quelle più prestigiose in ambito rally. Citroen, Mitsubishi, Ford, Subaru, Renault, Toyota, Hyundai e Audi potranno essere maltrattate su sterrati, ghiaccio e asfalto.

Altri elementi che non abbiamo potuto testare con mano ma dati per certi dai ragazzi di Milestone nella versione finale, fanno ben sperare per la realizzazione di un prodotto completo di una certa caratura. Il primo è l'editor usato per realizzare i tracciati estrapolando il layout di curve, rettifili e cambiamenti altimetrici per proporre piste quanto più simili possibile a quelle reali.

La carriera sarà lunga ed impegnativa: quanti riusciranno a vincere nove titoli mondiali di fila come Loeb?

In seconda battuta non mancherà la possibilità di modificare le vetture nell'estetica ma soprattutto con parti non standard e modifiche relative al setup per le speciali più complesse, sbloccando quelli più efficaci con la progressione a seconda della modalità prescelta.

Ma la vera sostanza è rappresentata dai trecento chilometri di piste suddivise in otto diverse locazioni con sessantaquattro diverse varianti a cui si aggiungeranno prove di Rallycross in parallelo contro altre vetture, da provare soprattutto in multiplayer. La ciliegina sulla torta dovrebbe essere l'inclusione di una fedele riproduzione della Pikes Peak Hillclimb, una delle cronoscalate più famose del mondo di cui Loeb, manco a dirlo, detiene il record di percorrenza.

Per il momento non possiamo dire altro visto che la fisica è ancora in fase di sviluppo così come il multiplayer e la progressione delle modalità di gioco. Tuttavia, le due ore con chiacchierata in omaggio mi hanno lasciato positivamente ottimista, soprattutto considerando che il focus del suo sviluppo sarà esclusivamente su PS4, Xbox One e PC.

Sebastien Loeb Rally Evo è previsto in uscita per la prossima stagione prenatalizia, quindi avremo senz'altro modo di vederlo di nuovo all'opera prima di una recensione completa, che sa tanto di biglietto da visita per Milestone per la next-gen. Le premesse per un cambio di passo coi precedenti capitoli della serie WRC, ci sono tutte.