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Shaun White Skateboarding

Ma non era un campione di snowboard?

Fortunatamente gli sviluppatori francesi sono venuti incontro ai level designer incapaci come me. Non c'è quasi nulla di complicato in questo gioco: l'unica cosa che bisogna fare mentre si viaggia sullo skate è premere qualche pulsante per creare tutti quegli elementi che andranno poi a riempire il vostro livello personalizzato.

Siete alla fine di una rampa e vi piacerebbe continuare a "grindare"? Premete un tasto e magicamente quello che avete pensato si materializzerà sotto i vostri occhi. Potrete poi farla curvare, salire o scendere e il bello è che tutto questo non interromperà la vostra performance. Il vostro skate subirà accelerazioni, decelerazioni e cambi di direzione in base a quello che voi starete creando sotto di lui in quel momento.

Ovviamente, per quanto questo sistema sia semplice e immediato, un minimo d'intuizione nella "creazione" del livello è necessario. Il rischio è, altrimenti, di trovarsi con ostacoli impossibili da superare. In questo è venuto in aiuto il talento del team di sviluppo, che ha deciso di non rendere proprio tutto personalizzabile. Le ringhiere e le rampe, infatti, hanno comunque una fine e questo compromesso si è reso necessario per rendere i livelli comunque giocabili.

Graficamente il gioco è al di sotto degli standard nonostante l'opzione per il 3D e alcune originali trovate cromatiche.

Per quanto riguarda le evoluzioni, dimenticate tutto quello che avete imparato in anni e anni di Tony Hawk. In Shaun White vi basterà saltare e premere lo stick analogico in una direzione per ottenere discreti risultati, a patto però che riusciate ad abituarvi alla sgradevole tendenza al ritardo di alcuni trick.

All'inizio pensavo fosse la mia inesperienza ma alla lunga mi sono accorto che la colpa di molti dei miei errori era del "lag" con cui il mio skater reagiva alle sollecitazioni del pad... una cosa che stranamente accade solo con alcune evoluzioni, come i grab, e non con altre.

La fisica applicata a quello che vedete su schermo inoltre è tutt'altro che realistica. Nonostante si tratti di un gioco di skate, l'impressione di trovarsi su uno snowboard sparato in aria da una rampa ghiacciata è fin troppo presente. Probabilmente il team di sviluppo si è accorto troppo tardi di quanto sia diverso realizzare un gioco di skate rispetto ad uno di snowboard.

Purtroppo neanche il multiplayer riesce a salvare più di tanto la baracca ma almeno ha il merito di rendere l'esperienza globale meno monotona. Si può giocare in split-screen o in rete scegliendo tra numerose modalità, alcune delle quali ricordano le opzioni di un FPS (Ministry vs Rising è la versione skate della classica King of the Hill).

Purtroppo devo confessarvi che nei giorni di test ho avuto non poche difficoltà a trovare qualcuno online. In effetti di questi tempi la vita deve essere dura per qualsiasi modalità multi, stritolata tra un Halo Reach già uscito da tempo e un Call of Duty in rampa di lancio.

Tutto questo, purtroppo, si traduce in un'esperienza apprezzabile dagli skater alle prime armi ma che difficilmente può risultare appetibile per l'utenza più avanzata abituata alla profondità offerta dalla concorrenza di Electronic Arts e Activision.

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6 / 10