Shift 2: Unleashed
Realismo allo stato puro?
Se dovessi chiedervi qual è secondo voi il miglior racing game dell'attuale generazione videoludica, molto probabilmente mi rispondereste Forza Motorsport 3 o, al massimo, Gran Turismo 5... ma se vi dicessi che tra poco meno di una settimana un terzo contendente potrebbe irrompere sulla scena, facendo vacillare le vostre eventuali certezze al riguardo?
Ebbene sì, perché Shift 2: Unleashed è esattamente ciò che gli sviluppatori ci avevano promesso: una simulazione automobilistica dura e pura in grado di confrontarsi ad armi pari con i migliori racing game attualmente sul mercato. Pensate sia esagerato? Allora continuate a leggere, perché entro la fine di questa recensione difficilmente resterete dello stesso avviso.
Come anticipatovi nel nostro ultimo hands-on, Shift 2 evidenzia una natura molto più simulativa rispetto al suo predecessore, e sebbene questo abbia portato alla perdita di quei pochi elementi arcade che ancora caratterizzavano questo ramo del franchise, non si può negare come ciò abbia permesso al prodotto di fare un ulteriore salto di qualità rispetto al passato.
E questo cambiamento, se di cambiamento si può parlare, è evidente sin dai primissimi minuti quando ci si confronta con la prima, di una lunga serie di auto, su cui si avrà il piacere di gareggiare nel corso della propria carriera. Il modello di guida è stato infatti rifinito e ottimizzato al fine di risultare ancor più pregevole di quanto non fosse quello del primo Shift, un modello che secondo il parere del sottoscritto era senz'altro valido ma non proprio all'altezza della concorrenza.
Ogni auto, in base alle sue caratteristiche distintive, trazione in primis, si guida in maniera sostanzialmente diversa, evidenziando comportamenti molto più realistici, soprattutto nel caso in cui si decida di scendere in pista senza l'ausilio di alcun aiuto alla guida. Tali differenze saranno chiaramente meno evidenti agli occhi dei videogiocatori occasionali ma gli esperti, fetta di pubblico a cui il prodotto si rivolge in maniera chiara e decisa, andranno in contro a un'esperienza ricca, profonda e completa in linea con le loro aspettative.
La gestione dei veicoli evidenzia dunque maggiori sfaccettature rispetto al passato, dando così un peso sempre maggiore non solo alla messa a punto nelle fasi di pre-gara, ma anche e soprattutto al nuovo sistema di personalizzazione, ben lontano dalla lineare evoluzione meccanica propria del primo capitolo della serie.
In Shift 2 il sistema di potenziamento è stato infatti ottimizzato, reso più complesso e ricco in modo da garantire un numero di varianti pressoché infinito e offrire a tutti i piloti la possibilità di andare incontro alle proprie esigenze senza la necessità di scendere a compromessi.
In qualsiasi momento potrete dare libero sfogo alla vostra creatività, intervenendo sia sull'aspetto estetico dei vostri veicoli, con una grande quantità di elementi sbloccabili avanzando nella carriera, ma soprattutto su quello meccanico attraverso un vasto numero di modifiche applicabili, dal motore alla marmitta, passando per la trasmissione e le presa d'aria.