Shiftlings: l'ultima frontiera dei reality show - recensione
Alieni, corde, peti e bibite spaziali.
La prima volta che abbiamo avuto a che fare con Shiftlings risale al settembre 2013, durante l'Eurogamer Expo di Londra. Nell'area Rezzed (dedicata alle produzioni indipendenti), siamo stati gentilmente invitati da un paio di sviluppatori di Rock Pocket Games a provare la loro prima fatica per console dopo molto tempo tempo passato su applicazioni per smartphone e tablet.
Nonostante qualche bug le nostre prime impressioni furono positive, soprattutto per via della possibilità di affrontare il gioco cooperando in compagnia di un amico (o di un perfetto sconosciuto, come in quell'occasione).
A quasi un anno e mezzo da quel giorno lo studio norvegese è finalmente riuscito a trovare un publisher (Sierra) e lanciare il suo puzzle/platform su PC e console current-gen, condito con un gameplay semplice ma non per questo privo di sfida. Shiftlings è anche il nome del reality show che vede i due protagonisti risolvere numerosi enigmi di difficoltà crescente attraversi cinque pianeti, ognuno di esso composto da dieci livelli più uno bonus.
Lo scopo è semplice: andare dal punto A al punto B passando per un checkpoint obbligatorio (che non è necessariamente collocato sulla strada più veloce per raggiungere l'uscita) superando piattaforme, spostando blocchi, tirando leve e sfruttando elementi ambientali come campi gravitazionali.
Fin qui tutto nella norma, se non fosse che i due poveri alieni che controlliamo sono legati da una corda che è in grado anche di gonfiarli e sgonfiarli a nostro piacimento, fattore che crea diversi spunti interessanti nelle meccaniche di gioco... o almeno fino ad un certo punto.
Sì, perché una volta imparata correttamente la procedura per raggiungere zone in apparenza inaccessibili, rimane ben poco, dato il limitato numero di azioni affidate alle strambe creature. Cominciamo col precisare che solo il personaggio "sgonfio" è in grado di saltare, mentre il povero compagno è costretto ad un misero ed inutile saltino, dato il suo peso.
L'altra faccia della medaglia è rappresentata dalla possibilità di far rimbalzare sulla propria testa l'amico, che può così raggiungere piattaforme sopraelevate. Ma attenti a non incasinarvi con il cordone, visto che in determinate situazioni si finisce attorcigliati peggio che in una partita a Spago Spaghetti.
La presenza dei collezionabili non è fine a se stessa, e raccogliendo un certo numero di Black Hola Cola è possibile sbloccare un livello bonus che mette seriamente alla prova le nostre abilità. Le fetenti bibite spaziali sono presenti in tutti e cinquanta i livelli, peccato che alcune di esse siano state nascoste a dovere o posizionate in zone sorprendentemente ardue. I collezionisti di achievement sono avvisati.
La difficoltà generale di Shiftlings è tutto sommato accettabile, anche se nel livello finale di ogni pianeta l'uso della materia grigia è altamente richiesto per non finire arrosto anzitempo. A tal proposito, anche la corda che tiene uniti i due poveracci è a rischio se la si lascia penzolare tra una piattaforma mobile e un muro, il che ci costringe di tanto in tanto ad essere particolarmente abili e veloci nel spostarli contemporaneamente. Questa azione è possibile effettuarla automaticamente tenendo premuto LS/L1 nel caso stessimo giocando da soli, mentre in cooperativa è necessaria "soltanto" una buona comunicazione.
Parlando di multiplayer, affrontare Shiftlings in compagnia di un'altra persona (sia in locale che online) è forse il modo più divertente per goderselo, ma allo stesso tempo è fondamentale la completa attenzione da parte di entrambi i giocatori, visto che determinati passaggi necessitano di una precisione quasi millimetrica.
Qui ci colleghiamo al primo difetto che abbiamo trovato incomprensibile in un titolo del genere, ovvero l'impossibilità di saltare a ridosso di una piattaforma mentre siamo fermi. Per fare ciò sono infatti necessari almeno un paio di passi se non si vuole precipitare e dover rifare tutto daccapo, e non nascondiamo quanto sia frustrante farlo in sezioni che non vediamo l'ora di completare.
Tecnicamente, il gioco di Rock Pocket Games è molto valido e ricco di elementi animati che si muovono in lungo e in largo su tutto lo schermo. Peccato che in alcuni, sporadici frangenti, essi non facciano altro che compromettere i sessanta fotogrammi al secondo di cui Shiftlings gode.
Il level design, così come quello dei personaggi, è di tutto rispetto (alcune delle frasi del violaceo presentatore Zookod Neutrino sono eccellenti), anche se alla lunga risultano ripetitive. Le strizzatine d'occhio a Futurama sono sempre dietro l'angolo, ma immaginiamo che gli sviluppatori abbiano inserito di proposito riferimenti alla famosa serie di cartoni animati firmata da Matt Groening.
Da dimenticare o quasi, il comparto sonoro, seppur dotato di discrete composizioni: ascoltare la stessa canzone lungo tutti i dieci livelli di un pianeta risulta eccessivamente noioso, mentre i vari effetti sonori come i peti che sprigionano i due alieni per gonfiarsi/sgonfiarsi, sono un piccola gioia per le orecchie.
È tempo di tirare un bilancio definitivo per Shiftlings, platform che non brilla certo per innovazione ma che, grazie a qualche interessante meccanica, riesce a raggiungere la sufficienza sotto quasi tutti i punti di vista.
Quanto alla rigiocabilità, una volta portati a termine tutti e cinquanta i livelli, gli unici fattori che potrebbero invogliare ad affrontare di nuovo il reality show spaziale, sono le bottiglie di Black Hola Cola e la rincorsa a una posizione migliore sulle leaderboard online che si sbloccano al completamento di ogni pianeta. Se quindi amate il genere, fateci un pensierino, senza farvi spaventare troppo dai 14,99 euro necessari per poterlo scaricare sui vostri hard disk.