Shin Megami Tensei: Nocturne HD Remaster - recensione
Il ritorno del Mezzo-Diavolo.
Shin Megami Tensei: Nocturne HD Remaster è la riedizione di un classico JRPG di casa Atlus, pubblicato originariamente su PlayStation 2 nel 2003. Il titolo è diventato, nel corso degli anni, un'icona del suo genere, forse meno conosciuto dei più blasonati Final Fantasy o Dragon Quest, ma non per questo meno carico di fascino e, soprattutto, difficoltà.
Il gioco si mostra infatti spietato fin dalle prime ore, tanto per il suo setting post-apocalittico abbastanza cupo e onirico, quanto (e soprattutto) per un livello di sfida che in certe sezioni sfiora il sadismo e che lo ha reso famoso, nel bene e nel male, all'interno delle community videoludiche di appassionati.
Il giocatore si trova a controllare un classico protagonista silenzioso, il cui nome e cognome saranno liberamente assegnabili. Altrettanto libera è la sua "tendenza", che nel gioco viene denominata Visione: la moralità, le opinioni, il carattere del personaggio saranno completamente nelle nostre mani e proprio da queste scelte scaturiranno risvolti differenti della storia e, infine, un differente epilogo dell'avventura. Purtroppo o per fortuna, una campagna completa a difficoltà standard difficilmente scenderà sotto le 50 ore, per cui a meno d'effettuare salvataggi tattici, sapendo in anticipo quali siano le risposte rilevanti per la Visione da ottenere, risulterà piuttosto arduo riuscire a vedere tutti i finali del gioco, se non dopo centinaia e centinaia di ore.
A tal riguardo, giunge in aiuto una delle novità di questo Shin Megami Tensei: Nocturne HD Remaster, ovvero la Modalità Clemente, una vera e propria Story Mode in cui risulterà pressoché impossibile essere sconfitti e che accelera e non poco l'avanzamento della campagna. Per fare un esempio, l'iconico boss Matador, rinomato per essere uno dei primi "muri" da affrontare obbligatoriamente, potrà essere abbattuto in meno di un turno completo del party.
Sinceramente, pensiamo che una difficoltà Facile, a metà tra la Normale e la Clemente, sarebbe stato il giusto compromesso per chi magari non vuole perdere anni di vita e salute a causa di un bilanciamento di gioco al quale - ammettiamolo - il gaming moderno ci ha disabituato, ma che contemporaneamente vorrebbe godersi le sue meccaniche senza che queste risultino del tutto annichilite da un livello di sfida inesistente.
In Shin Megami Tensei: Nocturne HD Remaster sono stati introdotti anche due dungeon bonus, del tutto opzionali, all'interno di cui è possibile ottenere materiali che, se utilizzati o rivenduti, permettono di accumulare ingenti quantità di esperienza e denaro, riducendo quasi a zero i tempi di farming: si tratta di un aiuto non da poco, che migliora la potenziale rigiocabilità del titolo e, in generale, la sua quality of life... a patto, ovviamente, di non abusarne.
Come già accennato, la trama del gioco si dipana all'interno di uno scenario post apocalittico, frutto di un rituale di distruzione e rinascita del mondo messo in atto da una setta religiosa, la Concezione: il protagonista è uno dei pochissimi sopravvissuti a questo evento, ma finirà presto sotto il fuoco incrociato di diverse forze in gioco, i cui fini ultimi saranno inizialmente sconosciuti, una delle quali lo trasformerà per metà nel Mezzo-Diavolo. Risvegliatosi in una Tokyo ormai irriconoscibile, deciderà quindi di partire alla ricerca dei suoi amici Chiaki e Isamu, a loro volta fortunati superstiti, così come di una qualche soluzione al disastro... e qualche risposta.
Shin Megami Tensei: Nocturne HD Remaster offre finalmente il doppiaggio integrale dei dialoghi legati alla campagna principale, con la possibilità di scegliere tra il parlato giapponese e quello inglese, entrambi comunque ottimi; inoltre, per la prima volta è presenta anche la localizzazione italiana dei testi a schermo.
Il sistema di combattimento è rimasto identico alla versione del 2003, con tutti i suoi pregi e i suoi difetti: al giorno d'oggi, sono certamente arrivati titoli con maggiore profondità e meno ripetitivi ma, pur nella sua classica scolasticità, Shin Megami Tensei: Nocturne HD Remaster ha ancora oggi il suo grande carisma e un buon potenziale di tattica e personalizzazione, soprattutto per quanto riguarda la gestione dei membri del party.
Oltre alla presenza fissa del protagonista, le battaglie andranno affrontate reclutando nuovi alleati tra le fila dei demoni nemici. Il sistema di reclutamento è estremamente simile a quello del più conosciuto Persona 5: i demoni avanzeranno richieste e porranno domande al giocatore e, nel caso in cui la contrattazione vada a buon fine, diventeranno membri attivi del gruppo. A questo punto, cominceranno ad ottenere punti esperienza e nuove abilità, arrivando a volte a evolvere in demoni del tutto nuovi, che potranno a loro volta essere fusi in creature ancora più potenti all'interno della Cattedrale delle Ombre, pur se con il limite che la forza del demone finale non sia superiore al livello del Mezzo-Diavolo.
Ogni membro del party possiede skill specifiche, statistiche e un allineamento elementale che ne determina punti deboli e resistenze; stesso dicasi per il protagonista, il quale però si comporta come una wildcard nelle mani del giocatore: a ogni level up, questo sarà libero di assegnare un punto abilità alla statistica che preferisce, mentre possibili punti di forza e debolezze saranno determinati dal Magatama ingerito in quel momento. Quest'ultimo è a tutti gli effetti l'unico "equipaggiamento" presente nel gioco e potrà essere modificato liberamente in base alle necessità del momento.
I combattimenti sono i classici scontri a turni, dove ogni personaggio esegue la sua azione quando tocca alla propria fazione e a partire da quello con maggiore Agilità. Come accaduto anche nel già citato Persona 5, però, il controllo del campo di battaglia dipende anche dalla strategia adottata dal giocatore per massimizzare gli attacchi a sua disposizione: nel caso in cui si metta a segno un colpo critico o si scopra una debolezza avversaria, infatti, verrà consumata soltanto metà di un turno; al contrario, colpi schivati, bloccati o assorbiti rimuoveranno chance di azione, sia che si tratti della squadra del giocatore, che di quella nemica.
Ai numerosissimi combattimenti casuali, necessari per reclutare demoni e potenziare il proprio party, si alternano le fasi d'esplorazione dei dungeon e della mappa "del mondo", o meglio, di Tokyo: in Shin Megami Tensei: Nocturne HD Remaster, ogni passo potrebbe essere l'ultimo, nel caso in cui ci si trovasse ad affrontare la battaglia sbagliata al momento sbagliato, ma non è un caso che il coraggio spesso e volentieri ripaga con zone opzionali e ricche ricompense.
Ancora oggi, nel 2021, Shin Megami Tensei: Nocturne HD Remaster mantiene il suo fascino malinconico, un'atmosfera desolata e di abbandono, perfettamente in linea con gli eventi narrati dal titolo. Tuttavia, è inutile negare che il lavoro di rimasterizzazione svolto sarebbe potuto essere di gran lunga migliore: i filmati sono rimasti quelli originali, davvero sgranati e a tratti poco chiari, specialmente nel caso in cui ci si ritrovi a giocare su schermi grandi; alcuni effetti audio mostrano una qualità del file audio davvero discutibile e lo stesso si può dire di moltissime ambientazioni, spigolose e dalle texture a bassa risoluzione.
Fortunatamente, i modelli dei personaggi principali sono stati trattati bene, per quanto ciò esalti ancora di più la mancanza di attenzione posta nel "modernizzare" le mappe e i livelli. Infine, per motivi dopotutto comprensibili vista la tipologia di gioco, si è ritenuto superfluo un incremento del framerate rispetto al titolo originale, ragion per cui ancora oggi, Shin Megami Tensei: Nocturne HD Remaster si attesta sui 30fps stabili.
Shin Megami Tensei Nocturne HD Remaster è ancora oggi un ottimo JRPG vecchio stampo, nonostante senta il peso dei suoi anni. Questa nuova edizione riesce a togliere un po' di polvere e offre la chance, ai giocatori più giovani, di recuperare un titolo iconico del passato, pur se la "pigrizia" dietro il processo di rimasterizzazione lascia un retrogusto amaro, difficile da lavar via.