Shogun 2: Total War - Reloaded
La via del Bushido è infinita, o quasi.
Pochi sviluppatori al mondo possono permettersi di portare avanti lo stesso brand per più di dieci anni rimanendo sulla cresta dell'onda come i migliori sulla piazza, e tra questi abbiamo gli inglesi di Creative Assembly.
Dal 1999 sono sul mercato con gli strategici della serie Total War che, tra giochi completi ed espansioni, si alternano periodicamente sugli scaffali dei negozi vendendo vagonate di copie, per la gioia degli appassionati di strategia.
Nel giro di dodici anni sono stati riprodotti i campi di battaglia del Giappone feudale con Shogun e dell'Europa grazie a Medieval ed Empire, con una veloce puntatina alla età imperiale di Rome. A marzo dello scorso anno CA è tornata alla carica con Shogun 2: Total War, permettendo a tutti gli appassionati di ricominciare a combattere samurai.
Il successo di vendite è stato notevole per un'esclusiva PC a conferma del fortissimo interesse che ancora pervade i titoli della serie Total War, degli strategici ibridi in cui si mescolano campi di battaglia in tempo reale e strategia a turni su uno scacchiere di scala nazionale o continentale, a seconda delle necessità imposte dalle dimensioni del teatro di guerra da simulare.
Nonostante questo l'immediata fase di lancio di Shogun 2: Total War è stata molto simile a un seppuku, visto che, come già accaduto con altri titoli realizzati da Creative Assembly, i problemi di funzionamento dovuti a bug, mancanza di compatibilità e bilanciamento a causa della complessità del gioco, hanno indisposto non poco gli acquirenti.
La community era abituata a queste situazioni già vissute in Rome ed Empire, ma qualche giorno dopo il lancio una patch ha finito per bloccare l'intero parco utenti senza la possibilità di poter lanciare il gioco per circa un giorno. Dopo il consueto e comprensibile sbotto iniziale, Creative Assembly si è messa sotto a lavorare a testa bassa e a correggere i problemi riscontrati.
Una serie di patch ha punteggiato la scorsa primavera ed estate, andando a toccare tutti gli aspetti del gioco. Dal motore grafico all'intelligenza artificiale, passando per le funzionalità della lobby multiplayer, l'interfaccia e lo sviluppo del single player, una marea di bug avevano piagato le partite di molti appassionati, in particolare gli appassionati di campagne particolarmente lunghe.
"Creative Assembly non ha mancato di aggiungere graditi extra oltre alla correzione degli errori"
Il lavoro svolto è stato di ottima qualità anche perchè Creative Assembly non ha mancato di aggiungere graditi extra oltre alla correzione degli errori: la megapatch di inizio maggio ha infatti introdotto quattro nuove mappe multigiocatore ma, soprattutto, per i possessori di PC di fascia alta, nuove opzioni grafiche. L'introduzione del supporto di multisample antialias e di tutta una serie di effetti basati sulle DirectX 11, ha migliorato nettamente la qualità dell'immagine.
Dallo scorso luglio la situazione è quindi migliorata e non è un caso che da quel momento in avanti Creative Assembly abbia continuato a lavorare in parallelo a nuove patch in concomitanza con la presentazione di nuovi contenuti. Finora quattro DLC di un certo rilievo si sono fatti strada sugli scaffali di Steam, arricchendo la già consistente offerta singleplayer e multiplayer.
"Finora quattro DLC di un certo rilievo si sono fatti strada sugli scaffali di Steam, arricchendo l'offerta singleplayer e multiplayer"
L'Ikko Ikki Clan Pack e l'Hattori Clan Pack hanno aggiunto una nuova fazione e un nuovo scenario, mentre il Blood Pack ha introdotto animazioni da battaglia degne di un documentario medievale in cui far scontrare anche le dieci nuove unità d'elite del Sengoku Jidai Unit Pack.
Non solo. In concomitanza con la seconda gigantesca patch è uscito il DLC Rise of the Samurai: ambientato quattro secoli prima degli eventi del gioco originale, presenta una campagna caratterizzata da nuove fortezze, nuove fazioni e mappe multiplayer.
A fine novembre è stato annunciato l'aggiornamento a pagamento più corposo che dovrebbe vedere la luce durante il prossimo mese di marzo: si tratta del pacchetto standalone Fall of The Samurai e presenterà un netto cambio di prospettiva rispetto alla campagna originale.
Oltre alle sei nuove fazioni giapponesi, sarà possibile impersonare Inglesi, Francesi e Americani che, alla fine del diciannovesimo secolo, minacciavano la sicurezza dell'Impero. Una campagna completamente inedita caratterizzata da armi, tecnologie e una mappa tattica rinnovata, promette di andare a comporre un pacchetto di grande qualità, nonostante il prezzo non proprio popolare di 29 Euro cui verrà proposto.
L'avvio non è stato dei più felici ma, come già accaduto in passato, la progressione di Creative Assembly nel proporre un titolo sempre più rifinito sotto il profilo della solidità del codice, bilanciamento e abbondanza di contenuti extra è stata assolutamente apprezzabile, per quanto ampiamente attesa visti i precedenti dello sviluppatore inglese.
"Sono in cantiere mod di grandi e piccoli dimensioni che saranno pubblicati nel corso di tutto il 2012 e 2013"
A patch, DLC ed espansioni si andrà ad aggiungere anche il lavoro dei modder: sono infatti già in cantiere mod di grandi e piccoli dimensioni che saranno pubblicati nel corso di tutto il 2012 e 2013, com'è possibile vedere facendo un salto su forum ufficiali e fansite sparsi sulla rete.
Questa attività si è rivelata fondamentale a garantire la fruibilità delle numerose modalità multigiocatore: le dimensioni della comunità sono costantemente cresciute su Steam, al punto da pareggiare il numero degli strateghi giocanti su di Empire. Una conferma di come anche in termini di battaglie online multiplayer, Shogun 2: Total War manterrà il suo valore inalterato oltre l'arrivo di un nuovo capitolo della saga Total War, vociferato per il 2013.
Quanto fatto finora da Creative Assembly dovrebbe essere preso come un esempio da seguire per chi progetta il ciclo vitale di un videogioco. Come abbiamo notato recentemente, in un'industria ormai matura come questa c'è chi pensa ancora di avere successo senza preoccuparsi del supporto postvendita.
Il rispetto per l'acquirente è ovviamente alla base di tutto, ma anche la possibilità di poter sfoggiare un cartellino del prezzo da 40 euro ad un anno di distanza senza che nessuno possa avere nulla da obiettare, la dice lunga sulle qualità di questo titolo e della saga Total War in generale.