Silent Hill: Shattered Memories
Horror tascabile.
Sebbene tutto questo riduca in maniera significativa il coinvolgimento e l’intensità di questi “incontri ravvicinati”, è comunque innegabile che, a fronte della struttura della PSP e delle sue ovvia differenze rispetto alle altre console su cui il prodotto è stato realizzato, gli sviluppatori non avrebbero potuto trasporre il sistema di controllo in altro modo. Console alla mano è infatti impossibile non rendersi conto degli sforzi profusi dal team di sviluppo per effettuare una conversione di buon livello, ed i risultati, seppur qualitativamente inferiori rispetto alla prima edizione del gioco, sono più che soddisfacenti.
Ampio spazio sarà poi dedicato ai test psicologici che, proprio come nell’edizione Wii, andranno a modellare, seppur in maniera marginale ed essenzialmente “cosmetica”, la realtà di gioco. Nel corso dell’avventura vi sarà talvolta chiesto di rispondere ad alcuni brevi questionari contenti domande di varia natura e in base a quelle che saranno le vostre risposte, andrete a modificare l’aspetto di alcuni nemici o addirittura la tipologia di alcune ambientazioni.
Pur non stravolgendo il prodotto da un punto di vista puramente strutturale, tutto questo si tradurrà quindi in un’avventura unica e originale per ogni videogiocatore.
Confrontando le vostre esperienze con quelle dei vostri amici, noterete infatti evidenti differenze che, in molti casi, potrebbero spingervi a riprendere in mano la console per scoprire cosa sarebbe cambiato nel caso in cui aveste compiuto determinate scelte. Insomma, indipendentemente da come andranno le vostre prime sessioni di gioco avrete pur sempre una scusa in più per ritornare a fare un giro per le strade di Silenti Hill.
Sul versante tecnico il titolo non sembra aver sofferto di un vero e proprio impoverimento tecnico, dimostrandosi molto simile alla controparte per Wii. Dal punto di vista puramente grafico non sono infatti riscontrabili grandi cambiamenti, nonostante qualche piccolo rallentamento: pur evidenziando una leggera riduzione del campo visivo gli scenari appaiono suggestivi e forti di una buona cura per i dettagli, e lo stesso dicesi per modelli poligonali, che risultano di pregevole fattura.
Silent Hill: Shattered Memories si prospetta dunque un titolo di spessore che, salvo sorprese, dovrebbe confermarsi imperdibile anche su PlayStation Portable; sebbene gran parte della sua “magia” sia scomparsa insieme ai sensori di movimento della console Nintendo, le premesse per un’esperienza emozionante e divertente non sembrano infatti mancare. Non ci resta che incrociare le dita e augurarci che Climax Studios possa regalarci un nuovo capolavoro. A presto per la recensione completa!