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Skate 3

È giunto il momento di conquistare il mondo!

Da quando Black Box è entrata nel mondo dei giochi di skateboard, gli appassionati di trick e di videogame hanno trovato il proprio paradiso. Abbandonate le evoluzioni assurde di Tony Hawk a base di lunghe combo di tasti e di chilometriche concatenazioni di trick, gli skater virtuali hanno scoperto il piacere di mettersi alla prova con una vera e propria simulazione, dove la precisione e il tempismo (in questo caso dei pollici) è fondamentale per ottenere i risultati desiderati.

Il primo Skate aveva avuto il merito di creare una formula convincente, mentre al secondo capitolo era toccato il compito di raffinarne ogni singolo elemento per raggiungere la perfezione del gameplay. Che genere di intervento potevano inventarsi i programmatori di Black Box, per questo nuovo episodio?

Il rischio di cadere nella sindrome di Tony Hawk era piuttosto alto ma fortunatamente i programmatori hanno preferito prendere esempio dai ragazzi di Turn 10 e dal loro Forza 3, che invece di investire risorse per cercare di inserire qualcosa di nuovo in una formula vincente, si sono concentrati sul miglioramento dell'esperienza online.

I passanti che popolano le ambientazioni possono rivelarsi una versa scocciatura. Disturbateli troppo e potrete ritrovarvi colpiti dal tazer di un'anziana signora o spintonati dal liceale di turno.

Dal punto di vista del gameplay vero e proprio, infatti, Skate 3 non si allontana molto da quanto abbiamo apprezzato nel capitolo precedente, e offre ancora una volta un'esperienza realistica, gratificante e adatta a ogni genere di pubblico, dal più hardcore a quello meno estremo.

Una volta inserito il disco nella console e ammirata la splendida introduzione (un vero e proprio cortometraggio che racconta le assurde vicende di una fabbrica di skateboard), ci si trova di fronte al classico editor con cui creare il proprio skater virtuale.

Superato questo passaggio obbligato (per i più frettolosi si può anche optare per uno degli skater predefiniti), si può decidere se dare una ripassata alle meccaniche di gioco attraverso un dettagliato tutorial, oppure se gettarsi immediatamente nella mischia.

A questo punto si manifesta la prima grande differenza con Skate 2, ovvero la completa libertà d'azione. Mentre nel capitolo precedente era necessario seguire una trama per raggiungere il successo, all'inizio di Skate 3 si è già famosi, e lo scopo del gioco è quello di creare il proprio marchio e di farlo crescere piazzando sul mercato il maggior numero possibile di tavole.

Il potente editor presente nel gioco permette di costruire qualsiasi tipo di percorso.

Per far questo non è più necessario seguire i consigli di qualcuno o partecipare a eventi predefiniti, ma si può semplicemente girovagare per le vaste ambientazioni del gioco alla ricerca di sfide e possibilità utili a diffondere il proprio nome.

Osservando la mini-mappa in alto a destra (oppure aprendo direttamente la mappa del mondo) è possibile individuare le icone legate alle diverse prove disponibili, che vanno dalla classica foto per le copertine delle riviste alla realizzazione di incredibili filmati, oppure alle selvagge corse fra skater.

Quali sono, quindi, le fantomatiche similitudini con il lavoro svolto dai ragazzi di Turn 10 per Forza 3? Tutte quelle legate alla gestione della community. Ogni singolo elemento di Skate 3, può essere affrontato assieme ai propri amici, nel tentativo di trasformare il proprio brand nel più popolare della rete.

Avatar di Filippo Facchetti
Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.

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SKATE 3

PS3, Xbox 360

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