Skull and Bones, Anteprima
Alla scoperta dei nuovo videogioco piratesco di Ubisoft!
Se state leggendo queste righe, anche voi come noi sarete increduli che questo articolo parla di Skull & Bones e non per comunicare un rinvio o per raccontare di uno di quei titoli finiti in un limbo impenetrabile ad un passo dal dimenticatoio. Grazie all’evento appena concluso, che ha mostrato per la prima volta il gameplay, possiamo finalmente affermare che la nuova IP Ubisoft non solo è viva e vegeta ma arriverà su console e PC l’8 novembre di quest’anno.
Le vicissitudini che hanno coinvolto questo titolo sono molteplici: annunciato per la prima volta durante l’E3 2018, le uniche notizie successive si sono concentrate esclusivamente su problemi di sviluppo e sullo slittamento all’anno successivo. Dopo 4 anni, quasi a sorpresa, la compagnia francese è uscita allo scoperto, conscia che dopo così tanto tempo e lavoro non vi era più spazio per procrastinare l’uscita.
A parlarci del titolo è stata Vanessa Seow, World Producer di Ubisoft Seoul, che lo ha definito come qualcosa di completamente diverso rispetto all’immaginario comune sui pirati: Skull & Bones punterà su tematiche molto più cupe e belligeranti. Non a caso, il gioco sarà ambientato durante gli anni d’oro della pirateria, dove chi solcava i mari dell’Oceano Pacifico non poteva dormire mai sonni tranquilli.
Con l’evento di oggi abbiamo ricevuto molte informazioni in più, come ad esempio chi interpreteremo e un piccolo accenno al background tecnico-narrativo. Skull & Bones ci metterà nei panni di un pirata che è naufragato e si ritrova nell’esotica e misteriosa isola di Saint-Anne, luogo da cui partirà il nostro cammino verso la gloria. Il mondo di gioco ci è stato descritto come spietato e popolato da persone senza scrupoli: sopravvivere sarà un compito molto arduo dato che non solo dovremmo vedercela con i pericoli che infestano le acque del Pacifico, ma non vi sarà alcuna sicurezza neanche sulla terra ferma.
Le principali insidie mostrate a schermo durante il reveal gameplay sono rappresentate da pericolosi e brutali animali come ippopotami, coccodrilli e squali, che fanno il paio con minacce ambientali come le tempeste, ma i peggior nemici potrebbero divenire anche gli stessi componenti della nostra ciurma. Non è ancora chiaro quanto siano profonde le dinamiche inerenti alla gestione dei nostri compagni di avventura comandati dall’IA, ma è stata confermata la possibilità di ammutinamento da parte di questi ultimi.
Come ci si poteva aspettare non è solo la trama in sé ad essere il fulcro di questa esperienza, il cui cuore pulsante sarà invece rappresentato dalle battaglie navali, e per rendere il tutto ancor più dinamico ed intrigante, progredendo nella storia si otterrà accesso a nuove armi, armature e classi di navi diverse. In Skull & Bones è l’Infamia il valore che determinerà la crescita e aprirà a nuovi progetti e ricompense utili per potenziare il nostro personaggio e la nostra imbarcazione. Quest’ultima, apparentemente, può essere ottenuta e migliora attraverso un classico sistema di progressione basato sull'esperienza guadagnata tramite gli scontri vinti tra le onde, completamento contratti e ulteriori quest secondarie, delle quali è ancora troppo presto per poter attestare il livello diqualità.
Per quanto concerne la crescita del personaggio non sembrano esserci dunque particolari innovazioni, anzi, Skull & Bones sembra reggersi su un sistema piuttosto classico dove maggiore è la nostra Infamia e migliori saranno i contratti che ci verranno offerti, e insieme a loro anche la ricompensa al completamento sarà più soddisfacente.
Il miglior modo per guadagnare rapidamente Infamia e denaro ovviamente è affrontare altri giocatori e far colare a picco le loro navi. Nell’evento di oggi si è chiaramente parlato di PVP Server in cui entrare da soli o in compagnia di amici, e questo ci fa quindi sorgere l'interrogativo riguardo la presenza di un server solamente PVE in cui godersi la storia ed affrontare solo IA. Ci saremmo aspettati un’impostazione simile a quella di Sea of Thieves, dove si può liberamente intraprendere missioni della storia ma allo stesso tempo venire ingaggiati e affondati da altri giocatori presenti nella lobby. Skull & Bones è sicuramente più profondo in termini di trama, e potrebbe invece scegliere di tenere distinte le due realtà, oppure mettere il giocatore di fronte alla scelta di come vivere la propria esperienza.
Ed arriviamo quindi a parlare di quel che è ovvio ed è impossibile da ignorare. Siamo sicuri che guardando il gameplay e leggendo questo articolo vi sarete detti “eppure questa cosa mi suona familiare”. Quanto visto raccoglie molto dell’eredità lasciata da Assassin’s Creed Black Flag, uno dei titoli più apprezzati della saga, ed anche alcune delle singole animazioni sembrano proprio rivivere in Skull & Bones, come ad esempio quella legata alla possibilità di abbordaggio per rubare le risorse alla nave appena sconfitta. Senza dubbio, rivivere Black Flag in chiave moderna può sicuramente incuriosire, anche se per adesso non sembrano emergere le evoluzioni che ci si aspetterebbe quasi 10 anni dopo.
Alcune dinamiche incontrate nel capitolo dedicato a Edward James Kenway saltano all’occhio immediatamente, anche durante l’attacco ai forti mostrati nel video mandato in onda da Ubisoft. La conquista di avamposti non sembra infatti particolarmente ispirata e si basa sulla distruzione dei mortai e delle torri di vedetta per poi concentrare il fuoco sulle strutture principali. Il tutto condito da un comparto grafico che non riesce a lasciarci a bocca aperta, lasciando spazio a qualche perplessità che solo il tempo ci saprà togliere.
Trattandosi di un titolo Ubisoft non siamo inoltre rimasti stupiti nel notare in alcuni frame il largo spazio che sarà dato a elementi cosmetici ed accessori, conquistabili in gioco o acquistabili tramite microtransazioni lungo pacchetti a tema. È sicuramente troppo presto per esprimersi al riguardo, ma al netto di un interessante concept ci sono alcuni elementi che non ci hanno convinto appieno, come il passaggio obbligato alla prima persona quando si è al timone della nave e l'effettiva bontà del gameplay sulla terra ferma. Inoltre Skull & Bones non sembra essere particolarmente punitivo in caso di sconfitta, in quanto si avrà la possibilità di riprendere il gioco da un avamposto e recuperare il carico perduto tra le onde nel punto esatto in cui la nave è affondata (diversa era la sorte, ad esempio, in Sea of Thieves).
Buone premesse si possono invece trarre dalla varietà di imbarcazioni presenti e dalle molteplici tipologie di armi utilizzabili, dai classici cannoni fino al Fuoco Greco, tra enormi balestre e mortai. Le navi, suddivise per classi, avranno dunque caratteristiche diverse tra loro così da poter permettere a ogni giocatore di scegliere quella più adatta alla missione che dovrà affrontare. Sono state mostrate imbarcazioni più snelle adatte per l’esplorazione, altre con un maggior spazio per il deposito per quando avremo bisogno di raccogliere un gran numero di risorse per il crafting, ed ancora altre studiate per il combattimento, lente e difficili da manovrare ma assolutamente letali.
Durante questo breve reveal è stato mostrato moltissimo di Skull & Bones, ma numerose domande restano senza risposta e diversi dubbi si annidano in mezzo alle aspettative. Non possiamo negare però di essere felici di sapere che questa nuova produzione targata Ubisoft è riuscita ad uscire da quel limbo di cui vi abbiamo parlato in apertura, e non ci resta dunque che aspettare di mettere presto le mani sul timone in modo da scoprire una nuova vita da pirati, solcando le acque del Pacifico.