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Skullgirls: 2nd Encore - recensione

Ricco, completo e dannatamente divertente.

Gli appassionati di giochi di combattimento che amano sperimentare nuovi tipi di gameplay invece di rimanere inchiodati sui grandi nomi del genere, conosceranno di certo Skullgirls, titolo americano realizzato da un team composto in gran parte da giocatori cresciuti a pane e Marvel vs Capcom.

Creato dagli appassionati per gli appassionati, questo progetto è andato incontro a uno sviluppo piuttosto travagliato che lo ha visto cambiare publisher, passare attraverso una ricchissima campagna di crowdfunding su Indiegogo e, mese dopo mese, evolversi per raggiungere la sua forma definitiva.

Skullgirls: 2nd Encore è la versione PlayStation 4 di questo gioco di combattimento e rappresenta senza alcun dubbio tutto ciò che i fan di questo affascinante progetto hanno sempre desiderato. In questa incarnazione, infatti, il titolo sviluppato dal team Lab Zero Games appare finalmente completo, andando a tappare i buchi presenti nella sua prima uscita.

Nonostante si distinguesse per un sistema di combattimento ricco e ben studiato, capace di raccogliere il meglio di Marvel vs Capcom e di farlo evolvere in qualcosa di unico, al tempo della sua prima apparizione Skullgirls era ridimensionato da una serie di mancanze piuttosto importanti.

Tra i nuovi personaggi del cast spuntano anche combattenti di sesso maschile. Il gioco ha perso la sua natura completamente femminile!

Non solo il gioco vantava un numero troppo ristretto di modalità (soprattutto in single player), ma era perfino sprovvisto della command list dei vari personaggi, oltre a non offrire nulla che potesse permettere ai giocatori meno esperti di apprendere a fondo le combo e le strategie dei vari personaggi.

Nella versione 2nd Encore tutto questo è solo un vago ricordo, visto che acquistando il gioco in versione digitale (l'unica disponibile, purtroppo) si porta a casa un pacchetto ricco e dannatamente curato, in grado di tenervi incollati alla console (e all'Arcade Stick) per tantissime ore.

Per la gioia di chi ama giocare ai picchiaduro anche in completa solitudine, Lab Zero Games ha aggiunto il classico Survival Mode, dove è necessario sfidare uno dopo l'altro un numero infinito di avversari potendo contare su un'unica barra di energia, più o meno ripristinata in base alla qualità delle prestazioni nell'arena.

A questa si affianca il Challenge Mode, che testa l'abilità di ogni giocatore attraverso una serie di combattimenti legati a regole sempre diverse, pensate per limitare le opzioni a disposizione e costringere a variare il proprio stile di gioco in base alle necessità.

Anche i nuovi membri del cast si distinguono per un gameplay unico. In Skullgirls non troverete doppioni!

La terza aggiunta è rappresentata dalle ormai immancabili Prove, utili per apprendere alcune delle combo più efficaci di ogni personaggio. Com'è già accaduto per molti altri elementi del gioco originale, anche in questo caso emerge in modo evidente il passato da giocatori professionisti di alcuni degli sviluppatori.

A differenza di quanto accade nella maggior parte dei picchiaduro in circolazione, dove le prove tendono a contenere combo difficilmente sfruttabili nelle partite reali, in Skullgirls ogni sequenza di mosse proposta rappresenta un'arma formidabile da aggiungere al proprio arsenale, una volta nell'arena.

L'impegno profuso per cercare d'imparare al meglio il tempismo necessario per ogni combo, quindi, non serve solo per ottenere eventuali trofei ma anche a migliorare drasticamente le proprie prestazioni in battaglia, sia contro la CPU che contro avversari umani.

A questi interessanti extra si aggiungono il doppiaggio completo della modalità Storia, tutti i personaggi precedentemente usciti in forma di DLC (compresa Robo Fortune), nuovi stage, una valanga di fantastiche illustrazioni e nuovi brani della sempre eccezionale colonna sonora jazz.

Al momento la versione per PlayStation Vita non è ancora disponibile, ma dovrebbe uscire a breve.

Il sistema di combattimento è lo stesso che abbiamo apprezzato negli ultimi anni grazie alla versione del gioco uscita su PC e sulla scorsa generazione di console, quindi per tutti gli approfondimenti del caso vi invitiamo a leggere la nostra vecchia recensione di Skullgirls.

Per il resto vi segnaliamo che acquistando la versione PS4 del gioco si riceverà automaticamente anche quella per PS Vita (e viceversa), mentre a quanto detto dagli sviluppatori su PC basterà un semplice aggiornamento della vecchia versione attraverso un DLC (opzione non ancora confermata, ma semplicemente promessa).

Già in passato avevamo lodato Skullgirls sotto molti punti di vista. Design ricercato, colonna sonora fenomenale, attenzione a dettagli apparentemente insignificanti ma essenziali per i giocatori più hardcore, e un sistema di combattimento fresco e profondo, sono sempre stati i punti di forza del titolo sviluppato da Lab Zero Games.

In questa versione sono scomparsi tutti i difetti precedentemente segnalati. Ora il gioco è ricco di modalità, ha un roster di personaggi piuttosto corposo e un online solido ed estremamente godibile.

Guarda su YouTube

Naturalmente torna anche il ricco tutorial (interamente tradotto in Italiano) che spiega nel dettaglio le basi dei picchiaduro, oltre a chiarire il funzionamento del sistema anti-infinite creato appositamente per Skullgirls.

Con poco meno di 25 euro, quindi, potete scaricare un picchiaduro a incontri coi fiocchi, adatto sia per le partite uno contro uno che per gli scontri tra squadre (da due o da tre) in perfetto stile Marvel vs Capcom, con assist personalizzati e combo incredibili.

Il cross buy tra PS4 e PS Vita e il cross play tra le varie console della famiglia PlayStation garantiscono una community piuttosto nutrita, a tutto vantaggio della crescita della stessa. Se siete alla ricerca di un picchiaduro ricco di stile e con un sistema di combattimento intelligente e ben studiato, non possiamo che consigliarvi l'acquisto di questa piccola meraviglia tutta occidentale.

9 / 10
Avatar di Filippo Facchetti
Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.

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