Sky: Children of the Light - recensione
Un meraviglioso volo nei ricordi...
"Con le stelle unite, la nostra luce era infinita". Sky: Children of The Light inizia come se leggessimo il prologo di un libro d'avventura a un bambino che non prende sonno perché ha paura del buio.
Sviluppato dai Thatgamecompany, questo videogioco evocativo ha avuto un grande successo nel mercato mobile, riuscendo ad appassionare una nutrita schiera di giocatori che hanno amato le vicende sull'isolamento sociale raccontate in Journey, la premiata ed acclamata esclusiva PlayStation 3 uscita nove anni fa, che di certo non ha bisogno di presentazioni.
Stavolta impersoniamo un bambino che stringe una candela, l'unico faro di speranza che illumina il nostro viaggio negli abissi più oscuri del creato, da cui le tenebre sono fuoriuscite minacciando il mondo fantastico di Sky, un luogo mistico e da sogno che incanta sin dal primo istante in scenari che rilassano e commuovono, curati con maestria e passione dal designer cinese Jenova Chen. Il viaggio, tema tanto amato da quest'ultimo, torna a essere il punto nevralgico dell'esperienza, il vero motore trainante che lega il sistema ludico a quello narrativo, presentandosi in una forma migliorata ed ampia rispetto al passato, in un mondo di gioco da sogno.
Sky: Children of the Light segue così le orme di Journey, espandendosi in diverse ambientazioni che esploriamo per avanzare nell'avventura di gioco, trattando con maturità le sette fasi della vita senza dare informazioni su quanto sia accaduto nel mondo attorno a noi ma lasciando dei preziosi indizi quando completiamo ogni scenario proposto.
A differenza però del precedessore, il mantello che indossiamo ci consente di volare tra le nuvole per raggiungere dei luoghi d'interesse, aiutando altri giocatori a trovare la strada giusta nei vari livelli di gioco selezionabili nell'hub principale, un luogo che ci permette di raggiungere in tutta facilità la varie località che sblocchiamo nel corso dell'esperienza.
Se in Journey l'avventura limitava il proprio comparto multigiocatore dando la possibilità a un solo giocatore di unirsi a una nostra partita, Sky: Children of the Light abbraccia uno stile cooperativo convincente e ben implementato, che ci ha sorpreso in positivo dandoci modo di conoscere altri Figli della Luce.
Non per niente, il titolo del team californiano offre un gameplay solido e fluido, divertente e mai scontato. Sky: Children of the Light è un'avventura dinamica in terza persona che si concentra principalmente sull'esplorazione, portando all'estremo la tematica del viaggio e tutte le sue più delicate sfaccettature, in un vero e proprio esperimento sociale che regala momenti unici ed emozionanti.
Mentre esploriamo i livelli del titolo, raccogliamo gli istanti di vita vissuta degli spiriti che dimorano nel mondo di Sky, rivivendo momenti commoventi come la scoperta di un nuovo amore o la morte di qualcuno. Per sbloccare delle espressioni utili a comunicare con gli altri giocatori e per sapere tutto sui personaggi che un tempo dimoravano in questo luogo mistico, non ci resta che seguire dei percorsi portando alla luce i loro attimi più intimi e profondi.
Ve lo assicuriamo, è quasi impossibile trattenere le lacrime: sono vicende emozionanti scritte con estrema delicatezza. Le storie degli spiriti, raccontate attraverso l'interazione e l'esperienza audiovisiva, sono il reale fiore all'occhiello dell'intera produzione. Siamo venuti a conoscenza di vicende gioiose e istanti indimenticabili in cui è sbocciato un nuovo amore, vissuto l'incontro tra due fratelli costretti dal fato a separarsi, l'isolamento di un uomo che ha perso tutto e la nascita di una nuova vita pronta a giocare, a vivere e ad amare splendendo nel firmamento.
Proprio come accade in qualunque titolo multigiocatore, comunicare risulta fondamentale anche in Sky: Children of the Light. Per farlo non resta che donare una candela unendo la propria fiamma con quella di un altro giocatore, sbloccando un menù a tendina in cui possiamo migliorare il nostro rapporto, come tenersi per mano per trovare uno spirito ben nascosto o gesticolando per indicare la posizione di una Stella Perduta, migliorando il mantello di Luce Alata che ci permette librarci in aria sempre più in alto raggiungendo dei luoghi altrimenti inaccessibili.
Stando vicino alle nuvole, inoltre possiamo ricaricare la barra che ci permette di spiccare il volo in tutta libertà verso nuove località. Prima che pensiate di essere imbattibili e che nessuno possa ferirvi, sappiate che in alcuni livelli sono presenti delle creature capaci di strappare la luce da cui siete avvolti con un colpo solo, trasformandovi in involucri incolori privi di emozioni.
Può capitare di chiacchierare seduti a un tavolo oppure su una panchina, digitando saluti e auguri a chiunque stia affrontando il viaggio nelle contrade di Sky, scrivendo dei messaggi nei laghetti con delle barchette e su foglietti di carta, indicando magari l'ubicazione di qualche spirito nascosto chissà dove o il versetto della nostra poesia preferita (com'è accaduto a noi).
La consideriamo un'aggiunta importante e godibile, sensibile e rispettosa dei legami che si possono creare al suo interno, capace di formare nuove amicizie e degli scambi che vadano ben oltre questo affascinante mondo virtuale.
Ma le sorprese non finiscono qui. In occasione del secondo anniversario del gioco, abbiamo esplorato per la prima volta un episodio crossover inedito dedicato al Piccolo Principe, il capolavoro letterario dello scrittore francese Antoine de Saint-Exupéry. In collaborazione con Olivier d'Agay, pronipote del romanziere, Thatgamecompany ci conduce nel Deserto Stellare assieme al Piccolo Principe in un'avventura intensa e dolce, ispirata totalmente al libro, in cui sono disponibili degli elementi cosmetici e tanti altri contenuti.
"È meraviglioso vedere Il Piccolo Principe in Sky. Siamo lieti che Jenova e il suo team abbiano pensato a questa collaborazione. Ha perfettamente senso poiché Il Piccolo Principe e Sky hanno forti valori in comune ed entrambi ispirano le persone ad amare l'amicizia, l'amore e l'infanzia", ha dichiarato Olivier d'Agay con entusiasmo, orgoglioso del lavoro svolto da parte dei Thatgamecompany per onorare la favola per ragazzi dell'adorato prozio.
La direzione artistica, un altro punto a favore imprescindibile della produzione del team californiano, offre degli scenari incredibili e autoriali, dei quadri in movimento da incorniciare nella memoria e nel cuore, offrendo al giocatore non solo un mondo rilassante dove rasserenare i propri pensieri, ma anche una via di fuga da una realtà superficiale spesso più arrabbiata che mai.
Complice una grafica meravigliosa e d'impatto, non dimenticherete facilmente le nuvole, il cielo azzurro e gli astri che vi accompagneranno in questo mondo fantastico: sarete incantati da una bellezza che vi riempirà l'anima, diventerete la luce di un mondo silenzioso e spaventato che avrà bisogno di tante altre stelle, le stelle con cui vi legherete.
Sul lato tecnico non c'è niente da eccepire. Il team ha migliorato sensibilmente i comandi, che al tempo erano decisamente scomodi su mobile. Il porting su Nintendo Switch è dunque godibile e ben realizzato grazie a un lavoro certosino sull'ottimizzazione e la resa grafica, un ennesimo pregio della produzione che ci sentiamo di lodare.
Sky: Children of the Light ha però un altro punto a suo favore: è scaricabile gratuitamente dallo store online di Nintendo. Considerato il valore del prodotto, è una buona notizia per chiunque abbia amato Journey e sia appassionato dalla mente vivace di Jenova Chen, che anche stavolta è riuscito a sviluppare un videogioco di qualità in grado non solo d'intrattenere e divertire per svariate ore, ma di riconnetterci con la nostra fanciullezza mentre esploriamo le tante altre sfaccettature che la vita offre e che comprendiamo nei momenti più difficili.