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Skylanders Battlecast - recensione

Activision entra nel mondo dei giochi di carte collezionabili.

Dopo cinque videogiochi della serie regolare e altrettanti spin-off, la saga che ha inaugurato i toys-to-life si appresta a esplorare per la prima volta il mondo delle carte collezionabili, con un titolo pensato ancora una volta per i più giovani. L'idea di Skylanders Battlecast è tanto semplice quanto intrigante: proseguire sulle orme del franchise proponendo carte su supporto fisico, per dare vita a battaglie virtuali all'interno di un free to play che può essere goduto nella sua interezza anche senza sborsare un centesimo.

Certo, ma andatelo a dire ai vostri figli di giocare a Battlecast senza avere tra le mani le carte: ne uscirete sconfitti. I pacchetti si suddividono in booster pack da 8 carte e battle pack da 22, che possono essere acquistati sia con la valuta virtuale ottenuta nel gioco, sia con soldi reali, con prezzi che vanno dai 4.99 ai 9.99 Euro. La collezione attuale include la bellezza di 300 carte, suddivise tra personaggi, magie e cimeli, e possono essere importate semplicemente scannerizzandole con la fotocamera del vostro smartphone o tablet.

Inoltre, grazie alla realtà aumentata è possibile ruotare l'inquadratura sul modello tridimensionale degli Skylanders della vostra collezione, aggiungendo un tocco di originalità che i più piccoli sicuramente apprezzeranno. È bene ricordare che una volta registrata una carta fisica, questa rimane esclusivamente legata all'account che state utilizzando.

Skylanders Battlecast propone un'interfaccia differente rispetto agli altri titoli del genere, grazie a una grafica tridimensionale colorata in perfetto stile Skylanders.

Passiamo ora ad illustrarvi il gioco vero e proprio, che, lo diciamo subito, fa dell'accessibilità la sua colonna portante, proponendo un gameplay semplice ma non per questo poco appagante. Tralasciando la trama che vede di ritorno il solito Kaos, Skylanders Battlecast permette innanzitutto di scegliere tre Skylander, ognuno dei quali va affiancato da dieci carte di supporto, a loro volta suddivise in magie, reliquie o accessori.

Per creare i mazzi è necessario scegliere manualmente trenta carte della nostra collezione, oppure lasciare l'operazione nelle mani del tasto dedicato. Quest'ultimo risulta molto utile per i neofiti ma alla lunga si rischia di ritrovarsi con troppe carte con un valore elevato e quindi impossibili da utilizzare durante le prime fasi della battaglia.

Il trucco per diventare sempre più forti risiede nel bilanciare il mazzo con gli Skylander e le carte di supporto, creando tra di loro delle sinergie in grado di scatenare combo devastanti. I personaggi infatti sono divisi in tre categorie riassumibili semplicemente in tanker, healer e damage, e associandoli ai vari elementi è possibile costruire una squadra che più si avvicina alle proprie esigenze.

Scannerizzando le carte acquistate nei negozi potrete utilizzarle nel gioco e aggiungerle ai vostri mazzi. Inoltre, grazie alla realtà aumentata si possono ammirare i modelli poligonali degli Skylanders, ruotando a 360° la fotocamera del vostro dispositivo.

Una volta scesi sul campo di battaglia, solo uno Skylander alla volta ha il potere di attaccare il nemico, mentre i due compagni sono sistemati nelle retrovie, pronti a dare il cambio quando lo si desidera. La regola si applica comunque sempre e solo una volta per turno, a patto di utilizzare alcune tipologie di carte che permettono lo scambio dei personaggi. Ma il ritmo dell'azione non è tra i più veloci che ci sia capitato di vedere.

A differenza degli altri titoli del genere, sull'arena non vengono mostrate le carte, bensì i modelli poligonali degli Skylanders, con tanto di effetti speciali e frasi ad effetto che sottolineano un attacco o un'entrata/uscita di scena. Per utilizzare le carte bisogna spendere il numero di cristalli di mana che sono riportati su di esse: i giocatori cominciano con una sola unità di mana, alla quale andranno ad aggiungersene altre alla fine di ogni turno.

Il sistema con cui vengono assegnati i cristalli però non è convincente, dato che in poche parole funziona come una roulette. Di norma si ottiene un punto ad ogni giro ma di tanto in tanto è possibile incappare sullo zero, che se sciaguratamente viene estratto per due turni di fila nei momenti cruciali, può mettere a rischio l'esito di un combattimento. Occhio quindi a portare sul tavolo un mazzo con troppe carte di valore elevato.

Alcuni tipi di carte permettono di attaccare due o più Skylander avversari in un solo colpo. Se ne pescate una, tenetevela stretta per tentare di uscire da una situazione di svantaggio.

Lo Skylander in prima linea può anche lanciare un attacco fisico ed eventualmente lasciare il posto a un suo compagno prima della fine del turno, per evitare di ricevere danni. Lasciare davanti un personaggio in grado di contrattaccare è sempre e comunque consigliato, anche se hanno un valore d'attacco più basso rispetto ai tank.

Per ogni mossa effettuata poi, gli Skylander ottengono esperienza in grado di far aumentare la potenza fisica e difensiva. Raggiunto il secondo livello è possibile utilizzare ad ogni turno una carta speciale, che varia a secondo della creatura scelta. Attenzione però, perché facendo ciò non si guadagnerà esperienza.

Oltre alla campagna single player, che include 60 livelli suddivisi su 8 isole, Skylanders Battlecast propone una modalità PvP per sfidare giocatori da tutto il mondo e i nostri amici, che possono essere aggiunti tramite l'apposito menù. Sono anche disponibili bonus, sfide e regali giornalieri, carte disponibili per un tempo limitato e altri strumenti per invogliare i giocatori a non abbandonare il gioco. Fortunatamente questi extra non sono troppo invadenti o strettamente necessari come in altri titoli free-to-play.

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Per il nostro test abbiamo utilizzato un iPhone 6s, il quale non ha dato alcun tipo di problema a livello tecnico. Ma visto che un titolo del genere lo si gode maggiormente su un tablet, abbiamo fatto qualche partita anche su un vetusto iPad Mini di prima generazione, con risultati a malapena accettabili. Se quindi siete intenzionati a giocarci su una dei tablet di Apple, assicuratevi di avere tra le mani perlomeno un dispositivo con processore A7 (iPad Air o Mini di seconda generazione), prima di scaricare il gigabyte di dati.

In conclusione, Skylanders Battlecast riesce senza troppi problemi a strapparci un giudizio positivo, nonostante qualche difetto come la velocità dell'azione e il sistema casuale di assegnazione del mana. Dal quale, purtroppo, deriva una componente casuale troppo marcata, a tutto svantaggio della strategia. E vista la tipologia di gioco di cui parliamo, si tratta di un fattore di una certa rilevanza.

Il voto che vedete qui sotto, dunque, deriva una questione puramente anagrafica: il lettorato di Eurogamer è composto da persone di un'età che non coincide col target di Battlecast e che continueranno a trovare in Hearthstone il gioco di carte collezionabili di riferimento. Ma se tra voi ci fossero dei bambini, aggiungete tranquillamente un punto.

7 / 10
Avatar di Manuel Stanislao
Manuel Stanislao: Manuel muove i primi passi nel mondo videoludico all’età di 8 anni, dopo essere rimasto stregato dal NES del vicino di casa. Nel 2010 entra a far parte di JAVS, per poi approdare ad Eurogamer nel tardo 2011 grazie a un'ignota congiunzione astrale.

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Skylanders Battlecast

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