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Skylanders SuperChargers, anche stavolta ha vinto lui - recensione

Activision reinventa per la quinta volta la sua serie.

Quando un nuovo Skylanders s'affaccia sul mercato ci chiediamo come riuscirà, anche quest'anno, ad appropriarsi di una parte consistente del budget che abbiamo destinato ai videogiochi. La serie di Activision, infatti, dalla sua nascita è riuscita costantemente a proporre idee nuove e originali che ne hanno fatto un vero e proprio modello per quest'industria, capace di rinnovarsi con intelligenza e costanza senza mai deludere i fan.

Tanto per intenderci, il ricchissimo segmento dei toy-to-life, quello delle statuette in grado di comunicare con un videogioco, non esisterebbe senza questo spin-off di Spyro. Da quel momento in poi sono arrivati personaggi giganti e combinabili, le trappole e ora è il momento delle macchinine. Una mossa azzeccata, perché da una parte rinnova e rinvigorisce l'intero gameplay di Skylandres e dall'altra va a rosicchiare altri due mercati piuttosto generosi, quello delle macchine giocattolo e quello dei giochi à la Mario Kart.

Per contrastare l'agguerrita concorrenza di Disney, infatti, Activision ha migliorato ulteriormente i suoi Skylanders producendo una collezione ancora più curata e ricca di dettagli che non in passato, con elementi trasparenti e parti semoventi. Tutti i nuovi veicoli, infatti, non saranno posizionati su di un classico piedistallo ma avranno delle parti mobili grazie alle quali poterli utilizzare liberamente anche una volta spenta la console.

L'unico difetto è che dovrete resistere alla tentazione, sia vostra che degli eventuali figli, di portare i sottomarini, una delle tre classi di mezzi disponibili, nella vasca da bagno così da usarli nel loro elemento "reale". Activision, infatti, non garantisce che questi tornino a sfrecciare anche in Skylanders SuperChargers dopo averli lavati.

I personaggi SuperChargers sono dettagliatissimi, pieni di effetti grafici fluo e animati alla perfezione.

I veicoli, infatti, non sono solo un'aggiunta estetica alla serie, un nuovo tipo di eroe da acquistare, ma hanno consentito agli sviluppatori di introdurre le corse all'interno del gioco, un tipo di attività che sorprendentemente s'incastra alla perfezione all'interno della formula classica di Skylanders.

Una volta superato un inizio che, per forza di cose, è incentrato sulla novità di quest'anno, Vicarious Visions è stata libera di cercare un bilanciamento pressoché perfetto tra le fasi di combattimento, quelle di esplorazione e quelle di corsa, creando un ritmo e una varietà di situazioni davvero piacevole da seguire.

Passerete dal correre sulla schiena di un enorme drago volante al risolvere semplici puzzle per ricomporre dei gong o aprire una serratura chiusa con un minigioco con dei respingenti. Senza dimenticarsi gli scontri coi boss, le partite a Pietrecielo Overdrive o le decine di gare a bordo dei vari veicoli, da giocare anche online in pieno stile Mario Kart. In altre parole anche quest'anno la carne al fuoco è davvero tantissima e andrà ben oltre la dozzina di ore necessarie per portare a termine la storia principale, da affrontare come al solito anche in cooperativa locale senza split screen.

Per completare tutto al 100%, però, Activision vi chiederà di acquistare almeno altri due veicoli, uno d'aria e uno d'acqua, oltre a quello presente nello Starter Pack, che risponde al nome di Hot Streak. Questo perché per ottenere tutte e tre le stelle in ogni livello dovrete affrontare anche alcuni circuiti e alcuni percorsi che sono percorribili solo a bordo di un mezzo acquatico e di uno volante, non inclusi nella confezione.

Nonostante le corse siano la grande novità di quest'anno, la varietà di situazioni è assicurata, così come la presenza di classiche fasi di esplorazione e combattimento.

Se da una parte non è piacevole non poter avere accesso a tutto il gioco appena acquistato, dall'altra i nuovi veicoli non vi daranno solo una versione esteticamente differente di un qualcosa che avrete già, ma vi consentiranno di accedere a tantissimi nuovi contenuti, come gare adatte solo alla nuova categoria di mezzi di trasporto acquistata, molto diverse come feeling e gameplay da quelle terrestri. Ciò dà un valore maggiore alla spesa supplementare richiesta e limita a due sole statue supplementari l'esborso richiesto per vedere tutto quello che ha da offrire il gioco.

Questo perché ogni mezzo può essere guidato indifferentemente da tutti gli Skylanders presenti sul mercato, anche quelli della prima edizione. Gli unici vantaggi tangibili li avrete abbinando un veicolo, per esempio il sottomarino Reef Ripper, col suo Skylander, in questo caso Deep Dive Gill Grunt. Con questa combinazione creerete un veicolo "supercaricato", in altre parole una versione un po' più performante e molto più tamarra del mezzo di base, per via delle luci al neon o delle fiamme che scaturiranno dall'abitacolo. Per il resto non vi sarà precluso nulla: potrete raggiungere tranquillamente la fine della storia e potrete accedere anche a tutti i potenziamenti di ogni veicolo.

A fianco del classico e semplice albero delle abilità che amplia le mosse a disposizione di ogni Skylander, infatti, potrete spendere i vostri sudati denari, questa volta virtuali, anche nei potenziamenti delle varie macchinine, così da renderle ancora più potenti e competitive. Potrete sia agire sulle statistiche di base del mezzo, migliorando le armi o gli scudi, sia montare dei pezzi speciali che troverete disseminati per i livelli, fondamentali per modificare le tenuta di strada, l'accelerazione e persino il clacson. In questo modo potrete modificare il feeling di ogni mezzo a piacimento, così da adattarlo al vostro stile di guida o alle caratteristiche del circuito.

Avrete bisogno anche di un mezzo acquatico e uno volante per poter accedere a tutte le piste.

Ogni aspetto di gioco è stato dunque curato nel minimo dettaglio e il gioco funziona perfettamente, sempre che decidiate di settare il livello di difficoltà in maniera adeguata alle vostre capacità. Anche al livello più ampio, comunque, Skylanders SuperCharges non sarà mai una sfida particolarmente impegnativa, dato che tutta l'esperienza è comunque tarata su di un target di età piuttosto basso.

In questo modo i dialoghi saranno recitati in modo chiaro e didascalico, la storia è piacevole da seguire ma piuttosto semplice e la sensazione di velocità, anche quando si sta compiendo un salto di diverse decine di metri, non sarà mai elevata. La precisione di guida e la sfida di un Mario Kart 8 sono su di un altro livello ma andare a competere col titolo di Nintendo non è tra le prerogative della serie, come dimostrano gli Skylanders/Amiibo di Donkey Kong e Bowser costruiti in collaborazione con Nintendo per la versione Wii U e 3DS del gioco.

Ancora una volta Activision ha ben chiaro il suo pubblico di riferimento e anche quest'anno centra l'obiettivo. Forse avremmo apprezzato un aggiornamento (perlomeno delle abilità) dei vecchi personaggi e delle le trappole, la grande novità dello scorso anno che in SuperCharges sono solo un mero power-up da usare durante le vostre corse, non particolarmente efficace oltretutto, ma la vostra vecchia collezione sarà comunque utilizzabile nel nuovo gioco senza alcun compromesso.

Ma si tratta di piccole sbavature all'interno di un quadro davvero divertente da giocare e bellissimo da vedere, ricco di dettagli e di colori, con mai mezza incertezza per quanto riguarda la fluidità del motore grafico e tanti divertenti giochi con la telecamera coi quali sorprendere l'osservatore.

Le versioni Nintendo possono contare su due ospiti d'eccezione: Bowser e Donkey Kong.

Skylanders SuperCharges è dunque un prodotto curato sotto tutti i punti di vista, che piacerà sicuramente ai fan della serie ma che potrebbe essere un buon punto di partenza per entrare in questo universo. La storia, che racconta di come il malvagio Kaos abbia messo in ginocchio le Skylands grazie all'incredibile Stazione Fatale dell'Annientamento Totale, è raccontata in modo tale che tutti possano comprendere facilmente quello che sta succedendo, e le meccaniche di gioco sono tra le più pulite ed ispirate della serie, con tante variazioni di ritmo e di situazioni.

Le macchinine poi sono l'ennesima trovata geniale, un po' perché hanno consentito di introdurre nel gioco un clone di Mario Kart, un po' perché rappresentano l'ennesimo giocattolo di qualità prodotto da Activision, che continuerà ad affollare i giochi vostri e dei vostri figli una volta spenta la console.

La domanda è dunque una sola: cosa s'inventeranno il prossimo anno?

9 / 10