SNES Classic Mini è l'arma di Nintendo per la vostra anima (e non solo) - editoriale
Una strategia commerciale che non coinvolge più soltanto i videogiochi e le console.
SNES Classic Mini non è soltanto una console. Rappresenta infatti un altro tassello in una strategia commerciale ben precisa e che non riguarda più soltanto i videogiochi, bensì la conquista del cuore degli affezionati in tanti settori. Parchi a tema, smartphone, film d'animazione: Nintendo sta sfruttando ogni modo possibile per bombardare gli utenti con il suo marchio, centellinando con precisione gli annunci affinché vi sia un flusso costante di informazione. Nintendo vuole la vostra anima e sa come prendersela.
SNES Classic Mini fra collezionisti e comodità
SNES Classic Mini si presenta come un prodotto da comprare assolutamente. A conti fatti, non è altro che un mini PC dedicato unicamente all'emulazione di 21 giochi, fra cui classici come Super Mario Kart, Super Metroid e Donkey Kong Country. Tanti di quei giochi e la stessa console possono essere trovati usati su eBay a poche decine di euro, e non è difficile accaparrarsi l'originale con due o tre cartucce a cifre attorno ai 60 euro. SNES Classic Mini, però, è un pacchetto unico che, come già NES Classic Mini, ha un rapporto quantità/prezzo semplicemente fenomenale: gli stessi giochi e la stessa console in versione originale sarebbero una spesa di alcune centinaia di euro.
D'altro canto, però, SNES Classic Mini e lo SNES usato appartengono a due tipologie di pubblico molto diverso: da un lato abbiamo chi cerca una soluzione comoda (per di più dotata di porta HDMI) per rivivere i bei tempi andati, dall'altro troviamo chi, parte di una fetta più di nicchia ma molto più appassionata, guarda l'idea di un simile prodotto con grande disprezzo. Perché il "sapore" dei giochi di una volta può essere gustato davvero soltanto attraverso un televisore a tubo catodico e una presa SCART, secondo il pensiero del retrogamer hardcore.
Ma soprattutto SNES Classic Mini è la volontà di Nintendo di tenere i videogiocatori sintonizzati sul proprio canale. Come già NES Classic Mini, l'obiettivo non è solo fare fatturato ma conquistare l'anima dei giocatori, facendo leva sulla scarsità di scorte in magazzino e gestendo con grande esperienza l'interesse e l'attenzione verso il proprio marchio.
A circa tre mesi di distanza dallo stop alla produzione del NES Classic Mini, parliamo di SNES Classic Mini. Come la nebbia si stava diradando, Nintendo ha iniziato a parlare di un altro prodotto, largamente atteso e probabilmente con un potenziale commerciale ancora maggiore, considerando la grandezza della console originale. Al punto che nessuno si stupirebbe se, magari a inizio 2018, ci trovassimo a commentare un Nintendo 64 Classic Mini.
Come SNES Classic Mini sarà nei negozi, Nintendo sarà in procinto di lanciare l'applicazione dedicata ad Animal Crossing, la terza (escludendo il social Miitomo) dopo Super Mario Run e Fire Emblem Heroes. A ottobre sarà la volta di Super Mario Odyssey, rimpolpando la line-up di Switch; poco dopo sarà invece il turno di Pokémon Ultrasole e Ultraluna. Un vortice che sta continuando dallo scorso novembre e che sta creando un momento commerciale in cui Nintendo è sulla bocca di tutti. Senza dimenticare che da poco ha confermato un accordo con Universal Studios Japan per un'area completamente dedicata a Mario e compagni nel parco a tema di Osaka.
L'effetto positivo è sicuramente quello che osserviamo sulle vendite di Switch che, ad oggi, sono positive e stabili. Un bilancio lo si potrà fare attorno a marzo 2018, a un anno dalla sua comparsa sul mercato, ma al momento l'entusiasmo per la nuova console di Nintendo pare resistere immutato. Merito anche della casa giapponese, che ha sapientemente centellinato le sue esclusive così da essere protagonista ogni mese, pur giocandosi già carte potentissime quali The Legend of Zelda e Super Mario, generalmente prodotti unici in una generazione (Super Mario Galaxy 2 è un'eccezione alla regola).
Perché la "maledizione Nintendo" non ha risparmiato nemmeno Switch, e nonostante si sperasse il contrario Call of Duty: WWII, Assassin's Creed: Origins, Far Cry 5, Anthem e Destiny 2 (per dirne alcuni) non appariranno su Switch. Spetterà quindi alla grande N, ancora una volta, produrre esperienze che risaltino sulla sua nuova console.
La nostalgia è potente in questo 2017
Nintendo non è l'unica che nel corso dell'anno punterà sul fattore nostalgia. Non possiamo dimenticare che a settembre SEGA commercializzerà il Mega Drive Mini e avremo - letteralmente - la guerra a 16-bit riproposta in chiave moderna e "mini". La società giapponese ha da pochi giorni presentato anche l'iniziativa SEGA Forever, che permette di giocare gratuitamente su smartphone Android e iOS giochi per Mega Drive, Saturn e Dreamcast (il catalogo si amplierà di mese in mese).
Un fenomeno che non ha risparmiato nemmeno Sony con Crash Bandicoot N. Sane Trilogy, che abbiamo appena recensito. Ma nel 2017, sono stati e saranno molti altri i giochi che attingeranno a piene mani dal passato, come Sonic Mania, Thimbleweed Park, Yooka-Laylee, Full Throttle Remastered, Double Dragon IV e Toe Jam & Earl: Back in the Groove. Senza dimenticare che all'E3 2017 Sony ha annunciato il remake di Shadow of the Colossus e che prima o poi vedremo Shenmue 3 e Final Fantasy VII Remake, i pesi massimi della nostalgia.
Semplicemente, esistono classici che non tramontano mai, che sono capaci di solcare l'onda dell'entusiasmo in ogni momento. E che ogni tanto riappaiono, magari nei momenti un po' morti di creatività a ricordarci di quando, forse, il videogioco era un po' più spensierato. Anche se questo è probabilmente solo un altro pensiero nostalgico. Lo stesso che ha già portato al tutto esaurito del SNES Classic Mini.