Sniper Ghost Warrior 3 - prova
Sempre più ghost, sempre meno sniper.
Monaco - Nonostante una media voto che avrebbe fatto preoccupare i genitori di Pierino, la serie di Sniper Ghost Warrior il prossimo aprile si prepara ad accogliere il terzo capitolo. Il gioco di City Interactive, infatti, registra sempre buone performance al botteghino, spingendo dunque lo sviluppatore di Lords of the Fallen a continuare ad investire nel progetto.
Presso gli uffici bavaresi di Koch Media, il distributore italiano prodotto, abbiamo potuto giocare qualche ora con una versione piuttosto avanzata del codice, grazie alla quale abbiamo cominciato a farci un'idea sulle potenzialità di questo nuovo viaggio all'interno dell'universo dei cecchini fantasma.
Prendendo un po' spunto da Metal Gear Solid V ed evolvendo il concept abbozzato nel secondo capitolo, Sniper Ghost Warrior 3 consentirà di muoversi e agire come un letale e silenzioso marine alle prese con l'ennesima guerra. Solo che stavolta saremo liberi di spostarci all'interno di ambienti open world piuttosto ampi e ricchi di sfide.
Il focus sembra dunque essersi spostato sulla parte "Ghost Warrior" del titolo, piuttosto che su quella "Sniper". Nei livelli da noi provati, infatti, le possibilità di usare un fucile di precisione erano limitate alle prime fasi delle missioni, quelle nelle quali i nemici non erano ancora consapevoli della nostra presenza. Dopo i primi colpi messi a segno, infatti, le guardie hanno cominciato a convergere nel punto da cui è partito il colpo, costringendoci a sposarci per far perdere le nostre tracce. Mediamente bastano pochi proiettili per mandarci KO, il che invita a prediligere strategie di guerriglia piuttosto che un approccio più sfrontato in stile Call of Duty o Battlefield.
I gadget e le abilità a disposizione di Jonathan North, questo il nome del protagonista che ha scelto una Georgia sull'orla della guerra fredda come luogo nel quale passare gli anni da pensionato, sono infatti più votati alla segretezza e alla silenziosità che al modern warfare. Avremo un drone con il quale esplorare la mappa dall'alto, così da evidenziare potenziali punti focali delle strutture come i generatori dell'energia o la disposizione delle videocamere. Ovviamente non avremo la possibilità di stordire i nemici o di hackerare i computer in stile Watch Dogs 2. Non potevano mancare anche una pistola munita di silenziatore e la possibilità di lanciare dei ciottoli, così da allontanare o distrarre le guardie troppo vicine.
E cosa dire della possibilità di raccogliere da terra i cadaveri dei nemici per nasconderli e celare le prove del nostro passaggio? Un'opzione interessante cui si aggiunge la possibilità di interrogare le guardie nemiche sorprese alle spalle, così da farci dare dei consigli su come superare la missione o dove trovare un particolare oggetto.
Non c'è, però, un modo giusto o uno sbagliato di agire. A seconda della situazione potremo decidere se tentare un approccio stealth, se provare ad essere un assassino fantasma, che uccide e fa perdere le sue tracce in un istante, o se tentare la via del 'one man army', facendo fuori tutto quello che si muove.
Nelle prime due occasioni il comportamento dei nemici è già accettabile, nonostante manchino ancora tanti mesi alla pubblicazione del gioco. Agendo silenziosamente, ovviamente, le guardie saranno inconsapevoli della vostra presenza e anzi si dimostreranno in possesso di una vista e un udito piuttosto raffinati, che useranno per vederci se la nostra mimetizzazione non sarà perfetta o per individuarci dopo aver sparato un colpo a vuoto.
Adottando una tattica mordi e fuggi i soldati nemici si allerteranno, indagheranno più o meno numerosamente in base alla confusione che avremo creato e poi ci perderanno come lacrime nella pioggia nel caso in cui saremo sufficientemente abili da far perdere le nostre tracce.
Con un approccio a viso aperto, invece, le guardie mostreranno alcuni limiti nelle routine comportamentali piuttosto evidenti, dato che convergeranno tutte in un punto, solitamente seguendo un percorso predefinito. Questo ci ha consentito di organizzare una difesa tanto banale quanto efficace: è bastato infatti rifugiarsi all'interno di una stanza cieca per vederli sfilare di fronte alla porta e diventare un facile bersaglio. È bastato un così semplice espediente per "rompere" il gioco. Non importava infatti si trattasse di soldati normali o di uno degli ufficiali, tutti sono comparsi da dietro lo stipite della porta e tutti si sono fatti crivellare di colpi.
In questo modo abbiamo aggirato anche il sistema di rinforzi ideato dagli sviluppatori per mantenere alta la sfida e disincentivare un atteggiamento troppo aggressivo, dato che anche questi si sono uniti al mattatoio, attratti dai rumori degli spari.
In questo modo crolla purtroppo il castello di carte faticosamente costruito dagli sviluppatori per cercare di dare a Sniper Ghost Warrior 3 un tono maturo e "realistico" all'esperienza che, in altri frangenti o tentando un approccio più convenzionale, sembrano piuttosto riusciti.
Per esempio in un altro tentativo di completare la missione della demo i rinforzi chiamati dalle guardie si sono dimostrati piuttosto temibili se affrontati in campo aperto, dato che sono arrivati persino a bombardare il luogo nel quale erano convinti fossimo nascosti. Inoltre le truppe di rinforzo erano composte per la maggior parte da ufficiali, soldati armati fino ai denti ed equipaggiati in modo tale da lasciare solo poche parti del corpo esposte ai colpi dei nostri formidabili fucili di precisione.
La struttura delle missioni, anche in questo caso in maniera simile a The Phantom Pain, sarà per la maggior parte "open world" ma talvolta l'azione non disdegnerà compiti da svolgere in ambientazioni più guidate, in omaggio a Sniper Ghost Warrior 2.
Quando non avrete un incarico da portare a termine potrete gironzolare liberamente per la mappa. Nel gioco finale ci saranno tre macro aree, più una più piccola nella quale sarà ambientato il prologo. Infine a tutti coloro che prenoteranno Sniper Ghost Warrior 3 sarà regalata un'ulteriore missione avente una protagonista femminile. In queste aree non dovremo semplicemente fare turismo ma potremo andare alla ricerca di materiali utili a costruire nuove armi, gadget o proiettili o alla scoperta dei vari segreti disseminati lungo la mappa.
Grazie alla potenza del CryEngine, Sniper Ghost Warrior 3 riesce a convincere sotto il profilo grafico. È vero che manca qualsiasi tipo di fisica e di distruttibilità dei livelli, ma il livello di dettaglio e l'ottimizzazione sembrano già a buon punto, soprattutto considerando lo stato di avanzamento dei lavori. Particolarmente pregevoli sono gli effetti atmosferici, come il ciclo giorno/notte o le condizioni climatiche variabili. Da notare che, durante alcune missioni, la nebbia potrà arrivare a celare le vostre mosse.
L'esperienza tra PC e console dovrebbe differire semplicemente dal punto di vista grafico, soprattutto perché al momento gli sviluppatori non prevedono specifici accorgimenti per sfruttare la maggiore potenza di calcolo della PS4 Pro.
Mancano ancora quattro mesi pieni di sviluppo, nei quali City Interactive si adopererà, speriamo, per sistemare i limiti dell'intelligenza artificiale che muove i soldati e per arricchire l'esperienza con contenuti e missioni entusiasmanti. C'è ancora da scoprire, per esempio, la modalità multigiocatore, oltre che tutte le mappe che visiteremo.
Le premesse sono quelle di portare sul mercato uno sparatutto in prima persona con una personalità ben definita, che gli faccia conquistare una fetta mi mercato attualmente vacante. L'ambizione, dopo due tentativi andati a vuoto, è invece quella di offrire un prodotto di qualità. La strada da fare è tanta ma le basi gettate sembrano interessanti. Rimanete con noi per essere sempre aggiornati su Sniper Ghost Warrior 3.