SOCOM: Confrontation
C'era una volta un ottimo shooter.
Purtroppo le modalit? di gioco non aiutano a compensare con la variet? le carenze dello sbilanciato gameplay. I soliti deathmatch e missioni con obiettivo, variamente mescolabili per ottenere il mix desiderato, hanno luogo su mappe che possono essere "tagliate" sul numero di giocatori partecipanti (4 contro 4, 8 contro 8 o 16 contro 16) ma per quanto sembri che la dimensione delle mappe stesse sia stata oggetto di una qualche revisione circa le dimensioni dato che l'ultimo SOCOM su PS2 sembrava pi? un simulatore di nascondino che uno shooter, il tutto manca ancora della flessibilit? necessaria per creare partite divertenti con pochi giocatori.
L'azione di gioco ? tutt'altro che pessima, ma non si discosta dai canoni della normalit? senza nememno aspirare ad essere meglio di quello che ? ed era. A questo mediocre risultato concorrono gli elementi e i dettagli delle varie ambientazioni che appaiono, cos? come i modelli dei giocatori, piuttosto blocchettosi, oltre che dotati di animazioni rudimentiali e poco raffinate. Il senso d'immersione viene anche decisamente ridotto dai canonici muri invisibili o dalle limitazioni al movimento causate da ostacoli alti pochi centimetri, in gradi di bloccare ugualmente membri selezionati che appartengono alle migliori elite. Anche ammettendo che non si tratta del classico gioco d'azione/sparatutto in stile run-and-gun, va detto che movimenti basilari come quello del salto risultano sintetici e poco fluidi, premessa ad altri problemi tecnici pi? importanti e non legati strettamente al gameplay. I caricamenti e l'inizializzazione delle partite sono lenti, mentre le opzioni per clani e tornei devono ancora essere lanciate.
La selezione delle armi viene affidata a uno scomodo sistema, troppo complesso per essere efficace e utile nel mezzo di un'infuocata battaglia. Premendo L1 ? possibile usare una sorta di scorciatoia che richiama l'ultimo oggetto usato, funzionale fintanto che si devono solo alternare le granate all'arma principale, ma totalmente inutile nel momento in cui l'azione di gioco richiede una serie di scelte pi? complesse e dove il ritardo di qualche secondo pu? significare la morte. Dato che la maggior parte delle partite sono caratterizzate dalla policy "no respawn", ? incredibilmente frustrante essere ammazzati da un maledetto camper (in giro ce ne sono parecchi) mentre si erca di capire dove diavolo si ? finiti e dover spettare oltre dieci minuti prima di poter partecipare alla partita successiva.
A dispetto dei cinque mesi di ritardo e della patch da appena 153 MB che vi aspetta appena vi connetterete alla rete, SOCOM: Confrontation sembra ancora un titolo pronto a met? ma messo ugualmente in commercio. Non abbiamo capito se il cambio di sviluppatore da Zipper Interactive a Slant Six (creatore dell'altrettanto moscia versione per PSP) sia la vera causa di tutto. Ci? che ? lampante ? che il passaggio del timone allo sviluppatore canadese per il passaggio alla next-gen non ha dato i risulati sperati. Anche con il migliore bug fix possibile, questa proposta fa davvero pochissimo per giustificare la sua esistenza. Sette mappe delle quali solo quattro sono nuove? Nessuna modalit? di gioco oflline, nemmeno una di pratica contro bot controllati dall'IA? Le stesse modalit? nultiplayer che abbiamo giocato, identiche a loro stesse, in decine di titoli negli ultimi cinque anni?
Se questo titolo fosse stato semplicemente la porzione online di uno shooter completo, anche in questo caso si sarebbe comportato in modo deludente. Si tratta di uno stand-alone multiplayer, oltretutto appartente a una serie pionieristica che esordisce su next-gen e ogni suo elemento appare fastidiosamente leggero non soltanto per il nome che si porta addosso, ma anche per i tempi nei quali viene messo in commercio. Dov'? l'editor di mappe del suo (potenziale) rivale Halo? Che fine ha fatto il sistema di ladder di Call of Duty? Titoli come quelli citati, che appartengono a quella parte dello spettro degli shooter che potremmo quasi definire "casual", surclassano senza fatica SOCOM sia per quanto riguarda le idee sia per l'implementazione intuitiva delle loro meccaniche di gioco. Nel 2009 non ? pi? sufficiente mirare al mercato multiplayer. E sparare pure male.
Se togliamo dall'equazione l'elemento "fedelt? al marchio SOCOM" e ricordiamo l'esistenza di titoli del calibro di Warhawk, Killzone 2, Metal Gear Online, GRAW2 e Rainbow Six, aggiungendo la promessa di azione ancor pi? realistica e tattica con Operation Flashpoint e ArmA 2 nel prossimo futuro, non vediamo alcun motivo per cui un appassionato di shooter su PS3, dovrebbe investire su di un gioco cos? piccolo, ordinario e generico. Quando la cosa migliore che esce dalla confezione di Confrontation ? rappresentata dalla cuffia Bluetooth, sapete che c'? qualcosa che non va per niente.