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SOCOM: Forze Speciali

È il momento di fare squadra!

Delle 14 missioni, quattro vedono protagonista un agguerrito componente della nostra squadra: si tratta di una ragazza coreana che ha come nome in codice 45. Infiltrazione e sabotaggio sono le sue specialità e di conseguenza queste sono missioni tipicamente stealth dove armi silenziate e pugnali sono la preferenza.

Quando si gioca con 45 diventa più importante l'ombra, con missioni che richiedono un approccio ragionato, privilegiano gli attacchi di sorpresa all'arma bianca e preferibilmente senza lasciare in giro cadaveri che potrebbero allertare le sentinelle.

La campagna per giocatore singolo è certamente bene accetta, ma la struttura del gioco è chiaramente improntata alle sfide in multiplayer, ed è qui che il vero senso dell'elemento "Gioco di squadra" viene a galla nel modo più evidente.

Si comincia con la modalità coop per cinque giocatori. Qui i compiti sono sostanzialmente due: Takedown ed Espionage. Il primo consiste nella ricerca e nell'eliminazione del leader avversario. Il secondo è invece una sorta di missione che ha come obiettivo il recupero di oggetti particolari (roba da servizi segreti).

La città soffre le conseguenze della rivolta. È tutto in rovina ed è il terreno ideale per i cecchini.

In questa modalità si possono giocare scenari singoli oppure linkare più missioni per creare delle campagne più articolate. Secondo gli autori questi scenari offrono anche un buon livello di rigiocabilità grazie all'Intelligenza Artificiale dinamica e alla randomizzazione degli oggetti sparsi per gli ambienti. Questo significa che nelle missioni Espionage i documenti da trovare saranno ogni volta nascosti in un luogo diverso.

La seconda modalità online è il multi competitivo. Qui si può giocare in 32 e i tipi di partita a squadre sono quattro: Suppression, Uplink, Last Defence e Bomb Squad. La prima è chiaramente un classico "spazza via il nemico". Uplink è fondamentalmente un capture the flag con dei documenti segreti al posto della bandiera. Last Defence è basato invece sui punti di controllo da sottrarre al nemico e mantenere in proprio possesso.

Più originale è invece Bomb Squad. Qui un giocatore veste i panni dell'artificiere pesantemente corazzato ma molto lento nei movimenti. Il suo compito è quello di disinnescare le bombe piazzate dal nemico mentre il resto della squadra lo protegge. Sembra molto divertente.

Le sfide online sono governate da un sistema di match making molto veloce. Non è previsto il respawn durante la partita e chi muore rimarrà fuori gioco fino alla sessione successiva. C'è anche una modalità Custom, all'interno della quale gli autori promettono di realizzare scenari o modalità specifiche basate sulle richieste e sul feedback dei fan della community.

Nome in codice 45. La ragazza coreana se la cava bene con silenziatori e armi bianche nelle quattro missioni stealth.

Il nuovo SOCOM supporta sia il 3D, sia il Move. Gli autori garantiscono che il controller Move offre una risposta precisa e capace di soddisfare le esigenze dei veterani senza mettere troppo in difficoltà i novellini. Il software che si occupa della gestione di tutto questo si chiama Sharpshooter, un nome una garanzia.

All'atto pratico possiamo confermare la precisione e la fluidità dei controlli. Il 3D ci è sembrato bene implementato, con un aumento della prospettiva ma non tanto accentuato da infastidire. Buona ma non miracolosa la grafica, probabilmente mantenuta entro limiti gestibili a causa della vocazione evidentemente multiplayer. Ci è piaciuto il senso di confusione generato dal fumo delle esplosioni, mentre abbiamo apprezzato un po' meno l'effetto del fuoco e il fatto che i tank avversari sembrassero quasi appiattirsi in seguito agli attacchi aerei.

Da ultimo, segnaliamo una piccola chicca grafica. In base al paese nel quale si gioca, la squadra mostrerà le relative mostrine nazionali. Ce ne sono dodici in tutto, compreso il nostro tricolore. La data di uscita è fissata per il 20 aprile.

Dopo avere ascoltato la presentazione e provato il gioco, abbiamo avuto occasione di scambiare quattro chiacchiere con il simpatico e disponibile Travis Steiner. Ecco cosa ci ha rivelato.

Vediamo un po' di gameplay della modalità cooperativa.
Avatar di Mike Ortolani
Mike Ortolani: Dopo un passato di musicista, incontra il buon Silvestri che lo coinvolge con Eurogamer. Mike ne è entusiasta, ma nel suo animo è ancora abbastanza sicuro di essere un musicista.
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