SOCOM: Forze Speciali
Il ritorno di Zipper Interactive.
In questo senso la pregevole IA amica gioca chiaramente un ruolo fondamentale, anche se talvolta ci si trova ad assistere a comportamenti poco comprensibili, mentre quella nemica stupisce con degli avversari estremamente aggressivi e dotati di un'ottima mira. L'impressione è che la difficoltà media sia leggermente inferiore rispetto a quella dei precedenti capitoli, ma questo sarà per molti un pregio piuttosto che un difetto.
Il vero fulcro dell'esperienza non è tuttavia il single bensì il multiplayer che, come da tradizione, permette di intraprendere le attività più diverse. Le modalità presenti, opportunamente suddivise tra competitive e cooperative, garantiscono infatti ore ed ore di divertimento, esaltando in maniera tutt'altro che marginale il gioco di squadra a prescindere dalla modalità selezionata, e questo anche a fronte delle numerose possibilità di personalizzazione proposte.
Nonostante una serie di ottime modalità, tra cui classici deathmatch, CLB e una in cui l'obiettivo è quello di disinnescare una bomba conducendovi il proprio artificiere, devo ammettere di aver provato le maggiori soddisfazioni con la variante Classica, severa e spietata tanto quanto i primissimi capitoli del franchise. Con zero respawn e una minor resistenza fisica, le sfide intraprese nella suddetta modalità risultano decisamente più intense e divertenti, garantendo grandissimi stimoli anche ai veri e propri puristi del genere.
Come da tradizione i lupi solitari avranno vita breve e sebbene questo possa scoraggiare i videogiocatori occasionali, gli amanti del genere andranno senz'altro incontro a diverse soddisfazioni.
SOCOM: Forze Speciali si dimostra dunque un prodotto di onesta fattura che, pur non essendo esente da qualche difetto, riesce a garantire un'esperienza tutto sommato godibile e divertente. Al di là di tutto è però impossibile non provare un certo dispiacere nel vedere come gli sviluppatori siano scesi a diversi compromessi nel tentativo di attrarre un pubblico più vasto rispetto al passato.
Fino a qualche anno fa il franchise poteva essere infatti definito come l'ultimo vero esponente degli sparatutto tattici su console, ma ora l'impressione è che stia lentamente ma inesorabilmente perdendo quella vena tattico-strategica che in passato ha sancito il suo successo.
Ma in fin dei conti non è forse questo che gran parte dei videogiocatori hanno dimostrato di volere negli ultimi anni?