SOCOM U.S. Navy Seals: Fireteam Bravo 3
Gli U.S. Navy pronti a tornare nel palmo della nostra mano.
SOCOM è uno dei brand a sfondo militare che negli ultimi anni ha saputo sfornare una notevole quantità di episodi, ben nove dai tempi del primo capitolo, apparso su PS2 nel 2002. Il successo riscosso sulla vecchia ammiraglia ha spinto Sony a creare anche una controparte portatile che fosse all’altezza dal punto di vista del coinvolgimento e del gameplay particolarmente votato alla strategia, qualità che peraltro non è mai riuscita a farsi strada in ambito portatile, principalmente a causa degli ormai noti problemi del sistema di controllo di PSP in questo genere di titoli.
La trama di SOCOM, come da tradizione, ci vede protagonisti di serrate lotte perpetrate nei confronti di pericolosi e poco raccomandabili individui. Questa volta la minaccia si chiama Alexander Gozorov, ex agente del KGB, sospettato di essere in possesso di vitali informazioni relative a un imminente attacco terroristico in cui dovrebbero essere utilizzate potenti armi di distruzione di massa.
Nel corso della breve demo è stato possibile partecipare all’operazione Snow Blind, durante la quale la nostra squadra è stata incaricata di recuperare alcuni documenti di intelligence in un villaggio presso un’area montana, nonché di localizzare l’agente Toro, tenuto prigioniero dalle truppe nemiche.
Ancora una volta la squadra a propria disposizione sarà composta da quattro membri, che saranno selezionabili a piacimento prima dell’inizio della missione e che avranno equipaggiamenti personalizzati e differenziati.
Oltre alla classica scelta dell’arma primaria e di quella secondaria, si potrà decidere di modificare con alcuni oggetti extra il proprio arsenale, sbloccando progressivamente nuove funzionalità mentre si procede nel completamento degli obiettivi. La struttura di gioco è stata mantenuta pressoché identica ai predecessori, si dovrà pertanto agire in gruppo andando alla ricerca di ripari e tenendo sempre come riferimento il radar posto nella parte alta dello schermo.
Il sistema di mira, come già accennato in apertura, riesce a dimostrarsi funzionale grazie ai facili automatismi garantiti dalla pressione del dorsale destro, ma pecca inevitabilmente di profondità rendendo la mira eccessivamente semplice ed automatizzata. Come se non bastasse continua ad avvertirsi una certa limitatezza nei movimenti di camera, affidati unicamente allo stick analogico, che si rendono ancora più evidenti negli scontri ravvicinati o negli attacchi in mischia.
Gli altri membri del team provvederanno a coprirvi quando ci si trova esposti al fuoco nemico, ma anche su questo versante non sono state introdotte particolari novità rispetto al passato, a esclusione dei danni subiti, che non saranno più ristabiliti per mezzo di classici medikit ma recuperati in tempo reale mantenendosi in una posizione riparata dal fuoco nemico.
Si può scegliere di muoversi in gruppo, rimanendo compatti, o in alternativa mandare gli altri membri in avanscoperta in determinate aree della mappa per scovare i nemici, magari aggirandoli. Meccaniche che ormai sono piuttosto inflazionate per il genere, sarebbe infatti interessante poter assegnare compiti differenziati e specifici per ciascun membro, ne gioverebbe anche la componente strategica.
Purtroppo non abbiamo potuto provare la modalità cooperativa, la vera novità introdotta dagli sviluppatori, che permetterà di prendere parte alle missioni in compagnia degli amici, potendo anche sbloccare medaglie, oggetti e premi di vario tipo.
Siamo certi che rappresenterà un buon valore aggiunto dal momento che, nel complesso, l’esperienza ci è sembrata pressoché immutata rispetto a Fireteam Bravo 2. L’appuntamento è per il 25 Novembre, data confermata per l’arrivo del titolo nei negozi.