Sonic Chronicles: La fratellanza oscura
Che dire? Sonic!
Sonic Chronicles è un prodotto interessante sotto diversi punti di vista, quindi facciamo subito un elenco. Si tratta del primo RPG che abbia come protagonista la mascotte Sega, finalmente decisasi -a ben 12 anni di distanza da quell'indimenticato The Legend of the Seven Stars apparso su SNES- a seguire le impronte di Mario. Ma non basta, è un RPG di Sonic sviluppato da Bioware, autentica leggenda dei GDR capace di regalarci gemme del calibro di Baldur's Gate, Knights of the Old Republic e Mass Effect. E per di più il titolo segna il debutto assoluto dello sviluppatore canadese su piattaforma Nintendo DS, dopo ben 18 anni di esperienza su PC.
Come avrete capito ci sono svariati motivi per essere intrigati da Sonic Chronicles, anche se purtroppo il gioco vero e proprio non è in cima a quella lista. Oh, è carino comunque -un gioco di ruolo colorato e accessibile che non è mai meno che piacevole- eppure, una volta portato a termine il tutto in un iperbolico sprint degno del miglior Knuckles, l'esperienza globale non lascia il segno come ci si sarebbe attesi.
Ambientato a qualche anno di distanza da qualunque fosse l'ultimo Sonic da considerarsi parte della serie “ufficiale”, in Chronicles ritroviamo ancora una volta il nostro eroe blu richiamato all'azione dall'ormai consueto furto degli Smeraldi del Caos. Sì, sempre la stessa trama, lo so. Però in questa specifica occasione la colpa non può essere fatta ricadere sul malvagio Dr Eggman (alias Robotnik, dal momento che stavolta è stato utilizzato il nome originale giapponese...), dal momento che lo stesso scienziato pazzo è stato definitivamente sconfitto e si trova ora nascosto chissà dove. E infatti l'oltraggioso crimine è da attribuirsi ai Marauders -misteriosi meccanoidi alieni dalle intenzioni a dir poco crudeli.
Ovviamente la storia non è mai stata il punto forte della serie, a dispetto di quanto qualche fan ossessivo potrebbe sostenere (sfida bonus per gli stomaci veramente forti: cercate su Google “Sonic Passion” e preparatevi all'incubo...). Eppure, nonostante tutto, è un peccato constatare che nemmeno una software house celebre per le sue trame articolate e i suoi plot densissimi come Bioware sia riuscita a proporre per il debutto di Sonic in un'avventura sulla carta più profonda e matura qualcosa di diverso dalle solite pretestuose banalità viste e straviste nei platform. Se state cercando una vicenda dal sapore squisitamente epico, siete nel posto sbagliato. Questo è rigorosamente uno di quei casi di “corri qui, prendi questo, corri là, combatti contro i cattivi, vinci”. La componente emozionale è prossima allo zero, a meno che non siate naturalmente interessati a scoprire se Sonic e Shadow si faranno nuovi amici nel corso dell'avventura (e no, non mi riferisco ai termini intesi da Sonic Passion), e tutti le eventuali sorprese a livello di trama -a parte quelle già spoilerate da Sega durante le preview- saranno prevedibilissime.
A livello di gameplay il gioco si divide in due sezioni del tutto distinte: esplorazione e combattimento. L'esplorazione è basata sull'idea di condurre il proprio team, composto da un numero crescente di personaggi presi dall'universo del porcospino Sega, all'interno di zone ben definite. Inizialmente le ambientazioni sono basate sugli episodi classici della serie -si comincia con la mitica Green Hill Zone- ma da metà gioco la narrazione si sposta in una inedita dimensione parallela ovviamente legata ai temibili Marauders.
Il controllo è completamente affidato al pennino, e basta un click sullo schermo per far muovere la nostra squadra (rappresentata dal personaggio selezionato in quel preciso momento) nel punto desiderato. Più a lungo si preme sul touch screen, più velocemente i nostri eroi si muoveranno. Ma non è sempre tutto così semplice e diretto, e spesso infatti si dovrà fare ricorso alle abilità peculiari dei vari personaggi per accedere ad aree altrimenti irraggiungibili e nascoste. La corsa di Sonic può essere impiegata per lanciarsi a perdifiato su rampe e giri della morte. Knuckles può scalare particolari superfici. Tails può volare per brevi tratti. Alcuni potranno più avanti anche acquisire nuove capacità, ad esempio Knucles sarà in grado di distruggere gli ostacoli -un'abilità in comune con Amy. Rouge, la pipistrella un po'mignotta, ha le stesse doti aeree di Tails.
Lo scopo principale dell'esplorazione è quello di trovare i classici anelli da impiegare come merce di scambio per comprare oggetti, power-up vari -benché sia possibile equippare soltanto un oggetto alla volta- e le preziose Uova dei Chao. Ne esistono 40 nascoste in tutto il gioco, e una volta trovate vengono immediatamente trasferite nell'apposito giardino dei Chao dove in seguito si schiuderanno. Un Chao può poi essere associato ad ogni protagonista per modificare i suoi valori: alcuni aggiungono semplicemente bonus alla difesa o all'attacco, mentre altri più rari possono rivelarsi tanto utili quanto determinanti. I Chao costituiscono inoltre l'unico elemento multiplayer del gioco, dal momento che possono essere scambiati in wireless con gli amici. Soltanto in questo modo (a dire il vero piuttosto eleborato e un po'goffo) saremo fra l'altro in grado di fare aumentare di livello i Chao, anche se gli upgrade delle creature sono tutto fuorché essenziali.