Sonic Colors Ultimate - recensione
La coloratissima ex-esclusiva Wii ritorna rimasterizzata sulle piattaforme attuali.
Sembra ieri che Sonic the Hedgehog, il porcospino blu creato da SEGA come mascotte carismatica nel tentativo di rivaleggiare con Nintendo e lo strapotere di Mario Bros, arrivava su Mega Drive con i suoi fulminei scatti attraverso colorati e meravigliosi livelli a scorrimento laterale.
Sembra ieri (ben consci che molti dei nostri lettori probabilmente non erano ancora nati), eppure sono passati ben 30 anni, perché era il 1991. SEGA vinse la scommessa e negli anni '90 Sonic divenne un'icona dei platform, generando numerosi sequel e porting anche sulle console a 8-bit Master System e Game Gear.
Il passaggio alle tre dimensioni fu ben più che controverso. Se Nintendo è riuscita ottimamente nell'impresa con Mario 64, considerato tutt'ora uno dei platform più brillanti di sempre, con Sonic le cose sono state ben più complicate, principalmente per l'approccio con cui il porcospino affronta i mondi di gioco, ovvero a velocità supersonica. Se Sonic R è stato una specie di aborto su Saturn, SEGA si è ampiamente rifatta con la serie Adventure su Dreamcast, anche se i giochi non erano esenti da difetti, uno su tutti la gestione delle telecamere.
Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti: SEGA ha mollato l'hardware per dedicarsi solo al software e Sonic è finito niente meno che sulle console Nintendo (chi l'avrebbe mai detto negli anni '90?!) e Sony. Tra porting, spin-off, remaster e nuovi capitoli sia in 3D per le console di nuova generazione, che 2D per quelle portatili e meno potenti, Sonic ha continuato a farci correre su tutte le piattaforme, e in casa SEGA sono previsti grandi festeggiamenti per il 30° anniversario, festeggiamenti che iniziano con la release di Sonic Colors Ultimate, una versione rimasterizzata e arricchita dell'esclusiva Wii del 2010 che arriva su PlayStation, Xbox, Switch e PC.
La principale missione di questa release è innanzitutto di permettere di giocare quest'ottimo platform a tutti coloro i quali non hanno mai posseduto un Nintendo Wii, visto che il gioco non ha mai ricevuto dei porting in 11 anni. In secondo luogo, lo scopo è quello di offrire una versione rimasterizzata al passo coi tempi, ma anche di aggiungere nuovi contenuti per invogliare i giocatori che hanno già giocato all'originale.
I capitoli 3D di Sonic non sono sempre stati accolti favorevolmente, basti pensare al reboot del 2006 Sonic the Hedgehog o Unleashed, massacrati da critica e utenti. Tra alti e bassi, successi e insuccessi, titoli classici e innovativi, il Sonic Team aveva però fatto centro con Sonic Colors, realizzando un titolo avvincente, veloce, colorato e ricco di contenuti. Da questo punto di vista, quindi, la remaster parte già da basi solide.
In Sonic Colors, il solito mattacchione Dr Eggman (precedentemente Robotnik) ne ha combinata un'altra delle sue: un parco di divertimenti interstellare che manda avanti schiavizzando i poveri alieni Wisp. Non appena il nostro beniamino blu lo viene a sapere, si lancia in una spedizione insieme con i suoi storici amici Tails, Knuckles e compagnia. Se ci pensiamo, cambia lo scenario ma non la sostanza, visto che nel primissimo capitolo della serie, il malvagio scienziato sfruttava gli animali terrestri per i suoi scopi, rinchiudendoli in un container che Sonic distruggeva puntualmente al termine di ogni zona.
Sonic Colors propone diversi mondi, ognuno suddiviso in sei atti, con quello finale che ci propone ogni volta una lotta contro un boss. Come di consueto, per concludere un atto basta arrivare fino al traguardo. Il punteggio sarà tanto più alto quanto minore sarà il tempo impiegato per concludere, ma come al solito ritroviamo tanti elementi da raccogliere e zone segrete da raggiungere che possono facilmente sfuggire andando troppo spediti. Anelli rossi e gettoni per il parco sono solo alcuni di questi collezionabili la cui raccolta non è solo a scopo di completismo, ma serve a sbloccare diversi elementi e modalità del gioco stesso.
I livelli sono sapientemente progettati: si affrontano alla giusta velocità, alternando visuali 2,5D laterali a tridimensionali con telecamera mobile, così da accontentare tutti, sia i puristi di Sonic bidimensionale che i giocatori che non disdegnano l'approccio moderno. Se ci pensiamo, quest'idea verrà poi applicata in forma più estesa e vincente in Sonic Generations del 2011.
Man mano che proseguiremo lungo gli atti dei vari mondi, sbloccheremo diversi poteri conferitici dai Wisp. Ve ne sono di diversi tipi e ognuno di essi permetterà di compiere azioni diverse, come rimbalzare nell'aria come un laser facendo a pezzi tutto quello che si frappone, oppure di trasformarci in una trivella e scavare sottoterra alla ricerca di aree segrete e tesori. Questi poteri erano già presenti nell'originale per Wii, ma gli sviluppatori ne hanno aggiunto un nuovo tipo, che permette di trasformarci in un simpatico fantasmino in grado di attraversare superfici solide.
Col senno di poi, sappiamo che tutti questi elementi puzzle sono poi divenuti comuni in tutti i giochi di Sonic realizzati successivamente, e hanno contribuito a svecchiare il gameplay slegando Sonic dalla sola velocità e trasformandolo in un platform più tradizionale. Quindi, in questo senso, Sonic Colors è stato un titolo determinante all'evoluzione della serie.
Questo ci porta direttamente all'aspetto centrale di questa recensione, che consiste nella valutazione dell'opera di rimasterizzazione. Partiamo con l'aspetto tecnico che è quello che più salta all'occhio e che mira a vendere il gioco. La risoluzione è stata notevolmente aumentata, arrivando a 4K sulle console di nuova generazione.
La qualità grafica, delle texture e dei filtri è pure stata notevolmente migliorata, così come è rinnovato il sistema d'illuminazione: tutto è più chiaro e definito e questo aiuta notevolmente nelle sezioni ad alta velocità, dove c'è spesso appena una frazione di tempo a disposizione per schivare un ostacolo.
Per quanto riguarda il frame-rate, era stato inizialmente sponsorizzato un upgrade a 60fps rispetto ai 30fps dell'originale per Wii. Successivamente, SEGA ha rimosso questa dicitura nell'ultimo trailer, questo perché si è scelto di non estendere questo upgrade a tutte le piattaforme.
La versione che abbiamo testato in questa sede, PS4 base, gira a 60fps, mentre la versione Switch è l'unica che è stata lasciata a 30fps. Ipotizziamo dunque che quest'ultima non fosse abbastanza solida a 60fps, portando gli sviluppatori a dimezzare il frame-rate per offrire un'esperienza più stabile. In ogni caso, su Switch ci sono sempre gli upgrade grafici e la risoluzione 480p del Wii passa a 720p sul tablet e fullHD in configurazione docked.
L'opera di rimasterizzazione ha coinvolto anche il comparto sonoro con una colonna sonora riarrangiata. Il suono ovviamente è multicanale su PlayStation, Xbox e PC, ma la colonna sonora adesso ha delle tonalità differenti.
Confrontando le varie tracce, oltre al riarrangiamento di alcuni strumenti, abbiamo notato che il volume generale è più tenue e "pompa meno nelle casse", e nel complesso distrae meno dal gameplay. Ma questa è una cosa soggettiva e potrebbe non piacere a tutti, poiché alla fin fine nessuna delle tracce rimane in testa e difficilmente si finirà per canticchiarle mentre passeggiamo.
Oltre a questi upgrade tecnici, ci sono sul piatto una nuova serie di contenuti che rendono il gioco più appetibile anche per chi l'avesse già giocato. Oltre al suddetto fantasmino Jade, ci sono anche i gettoni da raccogliere sparsi per i vari livelli e da utilizzare nel parco. Lì troveremo un vero e proprio store in cui spendere questi gettoni per sbloccare oggetti cosmetici come guanti e stivali per Sonic, effetti speciali a tema, ma anche altri personaggi appartenenti ai vari franchise di SEGA.
Una nuova icona di Tails sotto forma di box attiva il salvataggio automatico dalle cadute. Una volta attivata questa opzione, il nostro amico bi-coda ci recupererà come un elicottero quando cadiamo giù dai dirupi. Quando non è disponibile il salvataggio, un'icona ci avverte del pericolo caduta, un'opzione assente nell'originale che abbassa la curva di difficoltà aumentando l'accessibilità del gioco.
Il team ha anche lavorato sui controlli. Il gioco veniva dall'esclusività per Wii, quindi è stato fisiologico adattarlo alle piattaforme attuali. Ora i comandi sono personalizzabili a proprio piacimento per adattarsi ai vari tipi di controller e alle esigenze di ciascuno.
La ciliegina sulla torta delle aggiunte è infine un' inedita modalità Boss Rival Rush, in cui dovremo percorrere vari livelli in una gara di velocità contro Metal Sonic, in modo simile al gameplay proposto in Sonic Rivals per PlayStation Portable. Questa è una modalità interamente focalizzata sullo speedrun, in pratica l'essenza pura e semplice del DNA di Sonic. Vengono messi da parte tutti gli elementi puzzle accessori e si deve spingere a tavoletta sulle gambe. Questa modalità, sbloccabile con i progressi di gioco, risulta decisamente divertente.
Si può anche giocare in multiplayer locale, tramite l'apposita sezione Game Land, che ci offre il Sonic Simulator. Si tratta di una modalità già presente nell'originale che ci propone una serie di livelli speciali semplificati affrontabili in cooperativa con la CPU o con un amico. I livelli sono basati sul layout delle aree dei vari mondi ma sono privati di tutti gli elementi decorativi e degli oggetti superflui, quindi il gameplay risulta più fluido e adrenalinico.
Alla luce di tutte queste considerazioni, è giunta l'ora di tirare le sommme. Sonic Colors Ultimate è un remaster di quelli fatti bene. Gli sviluppatori non sono stati pigri e non si sono limitati al semplice upgrade della risoluzione e del frame-rate.
Un nuovo sistema d'illuminazione e texture rinnovate danno nuovo splendore a un gioco che già era gradevole su Wii. Sul fronte gameplay non c'era molto di cui lamentarsi, era uno dei giochi di Sonic più apprezzati dell'epoca tridimensionale. Tutto è ben bilanciato, tra sezioni ad alta velocità e platforming con elementi puzzle. Anche quando si va a tutto gas, non c'è mai la sensazione di perdere il controllo della situazione e le telecamere nel complesso sono funzionali.
Sul piatto vengono poi servite una serie di aggiunte mirate che potrebbero invogliare all'acquisto i possessori del gioco originale per Wii. La longevità è abbastanza buona, visto che una volta completato il gioco occorre ripercorrere ogni atto per raccogliere i collezionabili con i nuovi potenziamenti.
Non è obbligatorio, certo, ma offre sicuramente un livello di sfida più alto a un gioco che di per sé non è difficile ed è perciò molto accessibile, adatto quindi anche al pubblico giovanissimo. Sonic Colors Ultimate è un platform riuscito, sicuramente più di Forces. Su PS4 base il gioco gira inchiodato a 60fps e 1080p, e su console superiori non abbiamo dubbi che giri pure così bene ma a risoluzioni più alte.
Se ve lo siete persi su Wii, al prezzo di €39,99 questa remaster è un'ottima occasione per recuperarlo. Avendo possibilità di scelta, optate per una versione Xbox, PS (o PC) per avere i 60fps: fanno la differenza in un gioco come questo.