Sonic Unleashed
Quando la mediocrità è un traguardo.
Recensire la versione Wii di un titolo multipiattaforma può risultare spesso un compito piuttosto ingrato. Nonostante si parli del formato di gran lunga dominante in questa generazione di console, troppo spesso infatti i possessori della bianca macchina N devono sorbirsi porting raffazzonati alla peggio; giochi sviluppati prendendo come riferimento le console più potenti crudelmente downgradati e forzatamente dotati di motion control il più delle volte inutile.
Ogni tanto però fa capolino qualche prodotto in cui le limitazioni dettate dall'architettura del Wii risultano paradossalmente un vero e proprio toccasana, capace di sottolineare alla perfezione quanto la rincorsa a giocattoloni sempre più grossi e belli da vedere spesso faccia completamente perdere la bussola agli sviluppatori. E Sonic Unleashed è uno di quei rari casi. Un fiacco e confuso ibrido di generi mal amalgamati nella sua versione PS360, reso ancora peggiore da seri problemi di gestione della telecamera e da una struttura dissennata che finisce col disorientare puntualmente il giocatore, perso tra location spoglie e senza una vaga indicazione di cosa fare e dove dirigersi di volta in volta.
Ma nell'adattare il progetto al Wii, il Sonic Team (anzi a dire il vero Dimps...) è stato giocoforza costretto ad abbandonare o a rivedere la maggior parte dei problematici elementi che caratterizzavano le versioni PS3 e 360. Gli eccessivi ed inutili ornamenti adventure sono stati ad esempio eliminati, e dunque non sarete più costretti a vagare per le tristi città-hub attivando conversazioni a caso alla ricerca del dialogo giusto. Al contrario vi ritroverete con una piantina della città, e cliccando su ogni location sentirete quello che gli abitanti avranno da dirvi. Avrete così modo di rendere il tutto assai più veloce ed indolore, godendovi pure nel mentre qualche fase giocata, nello stesso tempo che avreste impiegato nell'altra versione per intavolare una conversazione probabilmente infruttuosa.
L'involuta struttura generale è stata inoltre resa più chiara e complessivamente migliore. Visitere ancora le varie aree nel medesimo ordine, ma il gioco stavolta vi dirà dove dirigervi per proseguire nella storia e vi segnalerà i diversi livelli bonus. Le medaglie del sole e della luna non rivestiranno più un ruolo determinante ai fini della continuazione dell'avventura, e saranno in generale più semplici da reperire.
Anche la progressione in termini di possibilità è diventata più lineare, dal momento che la versione Wii si discosta dall'idea di permettere al giocatore di agire sul tempo, alternando le fasi di luce e di buio in maniera automatica. In questo modo spenderete molto più tempo a giocare e molto meno a cercare oggetti e cose da fare. Certo, si potrebbe affermare che queste omissioni abbiano reso il gioco meno profondo ed evoluto, ma dal momento che la complessità strutturale non offriva nulla di particolarmente godibile (anzi...) si tratta di una perdita assolutamente ben accetta. Dopotutto la linearità non è sempre e comunque una cattiva soluzione, soprattutto se l'alternativa è un confuso pasticcio di idee.
Anche i livelli sono stati significativamente migliorati, al punto da risultare spesso completamente diversi da quelli visti su PS360. E sono gli stage di Werehog ad aver beneficiato maggiormente del cambiamento. Visto che la tipologia di controllo su Wii non ha mai incentivato all'impego di telecamere in 3D, la visuale è per la maggior parte del tempo fissa alle spalle del personaggio, e gli schemi sono stati riprogettati di conseguenza. In questo modo la frustrazione derivante dalle sezioni platform risulterà ridotta al minimo, visto che per lo meno riuscirete sempre a vedere dove starete saltando. Anche il porcospino mannaro ha subito un parziale makeover nel combat system, con i movimenti delle braccia estensibili ora assegnati al Nunchuck e al Wiimote.
Una soluzione che si rivela alla lunga un po' stancante (soprattutto negli stage più avanzati dove i nemici saranno davvero parecchi...) e che certamente non rappresenta il combat system più preciso di sempre, ma che non appare nemmeno peggiore del button mashing visto sulle altre console. Guadagnerete sempre punti esperienza eliminando i vostri avversari e distruggendo parti dello scenario, ma le combo saranno in numero minore e sbloccate in maniera automatica alla fine dei livelli. Questa sorta di acerba componente RPG non era certo ben riuscita sulle piattaforme di riferimento, quindi ancora una volta si tratta di una feature inutile resa senza danno alcuno più vincolata.
Gli stage di Sonic sono invece cambiati pochissimo, anche se indubbiamente si trattava di quelli meno bisognosi di radicali miglioramenti. E' certo un peccato che la serie appaia così fissata con quei passaggi spesso non interattivi su giri della morte e barre da grindare, ma probabilmente le cose non cambieranno molto presto. L'unica reale critica in questo senso riguarda il bilanciamento di alcuni dei livelli avanzati, davvero eccessivi nelle loro richieste in termini di velocità e precisione. In particolare un tremendo livello ghiacciato vi obbligherà a raggiungere il traguardo entro 90 secondi senza essere colpiti da stalattiti e stalagmiti, provocandovi non pochi grattacapi a causa della difficoltà e dell'inerzia. Roba da strapparvi i capelli, siete avvisati.
Non facciamoci però trasportare inutilmente dall'entusiasmo. Sonic Unleashed su Wii è un gioco molto diverso dalle squallide controparti 360 e PS3, e ovviamente questo è un punto suo a favore, eppure non ci troviamo ancora al cospetto di un ritorno in grande stile. Privato di alcune forzature narrative e vincolato a punti di vista diversi e ad un level design rinnovato, si tratta comunque di una riproposizione più soddisfacente della stessa formula non certo realmente (con)vincente, ma è comunque senza ombra di dubbio questa la versione da prendere per i fan di Sonic. Il personaggio di Werehog è tutto sommato una presenza di cui nessuno sentiva l'esigenza, e Unleashed è davvero poca cosa se paragonato ai migliori platform disponibili, ma per lo meno questa incarnazione risulta meno frustrante, e quindi più divertente da giocare, delle sue tristi sorelle maggiori in HD.