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"Sono nato per fare DeathSpank!"

Ron Gilbert ai microfoni di EG.

Se amate le avventure grafiche, amate Ron Gilbert. Alcuni dei più grandi classici degli anni '80 e '90 sono quasi esclusivamente merito suo e della sua fantasia. Questo signore ha nel suo carnet titoli del calibro di Maniac Mansion, Indiana Jones e l’Ultima Crociata e i primi due Monkey Island 1 e 2.

Più recentemente, Gilbert ha lavorato ad un gioco presto disponibile in digital delivery, DeathSpank. Anche se non collabora più con il team Hothead Games, sviluppatori del titolo, si occupa ancora delle pubbliche relazioni, per spiegare al mondo come mai DeathSpank vale i vostri soldi.

Eurogamer Grazie per il tempo che ci concedi Ron. Secondo te perché sei così famoso?
Ron Gilbert

[Ride] Beh, penso perché, molto tempo fa, ho creato un paio di giochini chiamati Maniac Mansion e Monkey Island, a quanto pare sono piaciuti ad un sacco di persone.

Eurogamer Forse sono piaciuti perché sono giochi divertenti e tu sei un tipo divertente?
Ron Gilbert

Sì, erano molto divertenti. Il mio lavoro si è sempre basato su questo, l’umorismo. Sono entrambi avventure grafiche, giochi molto basati sulla storia, e questo permette di sviluppare le situazioni comiche. Adoro lavorare sui giochi d'avventura, più in generale adoro farlo su giochi che si basano molto sulla storia e sull’umorismo.

Eurogamer Parlaci un po’ di DeathSpank. Che tipo di gioco è?
Ron Gilbert

DeathSpank è il frutto di una combinazione di cose. Prende molto dai giochi d’avventura ed il mondo in cui questi giochi ti pongono davanti ad un puzzle, un enigma. Prendete ad esempio Monkey Island, il modo in cui si svolgono i dialoghi, in cui parli con le persone... Sì, direi che ha forti influenze da Monkey Island. Ma deve anche molto da altri generi, come i giochi di ruolo, mi piacciono i titolicome Diablo, adoro il combattimento e lo sviluppo del personaggio basato su punteggi e statistiche. Mi sarebbe piaciuto molto fondere i due generi. Ho preso dunque due tipologie di gioco che adoro e le ho mescolate bene per vedere cosa ne usciva, ecco come è nato Deathspank.

Eurogamer Immaginiamo che tu non ti sia svegliato un bel giorno decidendo che sarebbe stato bello fare una cosa così. E’ molto che l’idea di DeathSpank frulla nella tua mente?
Ron Gilbert

[Ride] Si, sono nato per fare DeathSpank! Per essere precisi, il personaggio di DeathSpank nasce come protagonista di una serie a fumetti che un mio amico, Clayton Kauzlaric, e io creammo per il mio sito web. Avevamo bisogno di un personaggio che fosse completamente ridicolo e originale, quindi creammo questo tizio di nome DeathSpank. Facemmo un paio di cartoni animati sulla sua vita e in un certo senso è come se da quel momento vivesse di vita propria. Un giorno ci siamo semplicemente detti “Sai una cosa? Ha veramente bisogno di un gioco tutto suo”. Da quel momento ci siamo messi a pensare al gioco e a progettare l’unione tra l’avventura grafica e il GdR. Ecco da dove è partito tutto.

Eurogamer A quando risale la nascita del gioco DeathSpank?
Ron Gilbert

Probabilmente a circa cinque anni fa. Sono andato in giro cercando qualcuno disposto a pubblicare il gioco, e mi sono imbattuto nei ragazzi della Hothead Games. In quel momento stavano sviluppando Penny Arcade Adventures ed io diventai un loro consulente. Da li è iniziato tutto ed ora che ci penso erano circa due anni fa.

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Lorenzo Fantoni: Dentro un rugbista di 110kg dedito agli stravizi, batte il cuore di nerd vecchio stampo con lo sguardo perennemente abbronzato da uno schermo, anche d'estate.
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DeathSpank

PS3, Xbox 360, PC

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