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Soulcalibur V

Scopriamone di più dai Project Soul.

Uscito nel 1998 in sala giochi sulle piattaforme System 12 e quindi convertito nel 1999 per Dreamcast, Soulcalibur è stato capace di ritagliarsi una propria nicchia all'interno del panorama dei picchiaduro dominato dalle serie Virtua Fighter e Tekken.

Merito senz'altro del gameplay avvincente, delle tante feature messe a disposizione degli appassionati e della possibilità di combattere impugnando vere e proprie armi bianche, anziché usare le solite mani nude. Sebbene però il gioco permettesse di usare lance, bastoni o nunchaku, sono state le spade le vere protagoniste del gioco, rappresentate dalla Soulcalibur (la spada del bene) e dalla Soul Blade (quella del male).

Come qualsiasi picchiaduro che si rispetti, la serie è ambientata in un mondo dotato di un suo background, arricchitosi negli anni di personaggi e avvenimenti, sebbene come spesso accade in questi la sceneggiatura si riveli alquanto traballante.

Tutto nasce da una spada di nome Soul Edge, finita nelle mani del pirata Cervantes, il quale per 25 anni se ne serve per catturare le anime di coloro che si avventureranno sulle sue tracce.

Hisahary Tago posa insieme al sottoscritto durante la presentazione.

Solo l'azione congiunta di Sophitia e Taki (una guerriera divina e un ninja) riusciranno a fermare il regno di terrore del pirata, spaccando la spada in due. Questo avvenimento consentirà però al guerriero di nome Siegfried di mettere le mani sull'elsa del demoniaco artefatto, il quale corromperà la sua armatura trasformandolo in Nightmare.

Potrei stare qui a raccontarvi tutto il resto della telenovela (trovate ogni informazione su Wikipedia), ma resta il fatto che da allora si sono succeduti vari episodi e che Namco Bandai ha presentato in quel di Dubai il nuovo capitolo della serie , ovvero Soulcalibur V.

Purtroppo nel corso dell'evento è stato possibile assistere unicamente al teaser che vede qui sotto e scambiare quattro chiacchiere con gli sviluppatori di Project Soul. Questi hanno affermato che il gioco si colloca 17 anni dopo il quarto episodio e racconterà la storia di Patroklos, il figlio della succitata Sophitia, nonché le gesta di altri personaggi storici della serie.

Lo stile di combattimento del protagonista sarà chiaramente ispirato a quello della madre ma il combat system in generale sarà più "leggero" ed elegante. Stando alle dichiarazioni degli sviluppatori, infatti, in Soulcalibur IV i personaggi alla fine erano risultati troppo pesanti e poco reattivi, il che non aveva convinto del tutto gli appassionati.

Sebbene l'essenza dei combattimenti resti invariata, le mosse saranno quindi più facili da eseguire e più immediate. I fan di vecchia data della serie, però, non temano: il gioco non diventerà un "button masher" senza alcuna strategia, e a chi ha mostrato qualche preoccupazione in tal senso, Hisahary Tago ha risposto che SCV nasce proprio dalle richieste dei seguaci della serie, che quindi non sarebbe saggio scontentare proponendo una formula diversa da quella voluta.

Il teaser del gioco presentato al Level Up di Dubai.
Avatar di Stefano Silvestri
Stefano Silvestri: Il suo passato è costellato di tutto ciò che è stato giocabile negli ultimi 40 anni. Dal ’95 a oggi riesce a fare della sua passione un mestiere, non senza una grande ostinazione e un pizzico di incoscienza.
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Soulcalibur V

PS3, Xbox 360

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