Soundblaster Z SE - recensione
Una variante della scheda audio interna di Creative sul nostro banco di prova.
Nell'era delle docking station e dei dispositivi audio esterni, recensire una scheda audio interna sembra quasi un anacronismo considerando quanto la portabilità e la comodità di utilizzare e controllare un device audio direttamente sulla propria scrivania, abbia cambiato le abitudini degli utenti.
Questo vale in termini di regolazione di volume di ascolto, di mute del microfono e di tutta una serie di funzionalità legate alla fruizione più nel dettaglio che hanno cambiato modo radicale la fruibilità di questo genere di dispositivi. Ma per un produttore come Creative, che ha fatto della realizzazione di schede audio interne un suo storico punto di forza in termini di capacità di penetrazione nel mercato e capacità innovativa, non ci si deve sorprendere se i prodotti di questo genere sono ancora a reggere il confronto con le schede audio integrate sulle motherboard al board e, come abbiamo appena detto, dei DAC esterni.
Il prodotto che ci troviamo a recensire quest'oggi è una Sound Blaster Z SE, una variante della scheda in versione standard già sul mercato qualche tempo. Si tratta di una scheda audio basata sul processore audio Sound core 3D proprietario di Creative ed è pensata per restituire un audio di qualità a un prezzo decisamente contenuto se andiamo considerare tutte le sue caratteristiche tecniche e le funzionalità messe in campo dal software e dalla compatibilità con tutta una serie di dispositivi che siano cuffie, casse, soundbar singole. La scheda viene venduta come in grado di ottenere una qualità massima di 24 bit per 192 KHz con una soglia di riduzione del rumore di 116 decibel.
Valori piuttosto alti ma che devono essere portati nel giusto frame di utilizzo a seconda del dispositivo di riproduzione utilizza a seconda dell'encoder utilizzato o del sistema di riproduzione prescelto. Nella parte posteriore è presente infatti la consueta pletora connettori con cui è possibile connettere una grande varietà di dispositivi. Dalle cuffie stereo con ingresso per il microfono, a casse 2.0, 2.1, 5.1 o 7.1 in modalità virtualizzata per degli auricolari o cuffie.
È presente anche l'uscita S/PDIF per connettersi direttamente a un amplificatore o sistema home theatre per spingere al massimo il sistema che supporta la codifica in Dolby Digital o Live DTS. Ma per usare queste funzionalità occorre installare sul PC il Sound Blaster Command Center di cui spiegheremo più nel dettaglio le funzionalità tra qualche paragrafo.
le differenze tra la versione SE in nostro possesso e quella standard non sono poi così tante: il modello che abbiamo recensito è infatti caratterizzato dalla possibilità di accedere a 11 preset di equalizzazione del microfono che invece sono assenti in quella standard punto Al contrario non è disponibile il microfono ambientale di dotazione standard sulle versioni Z normali.
Anche se non abbiamo effettuato un classico Unboxing, possiamo dire la scheda appare sicuramente ben realizzata: La struttura è ricoperta da una bella cover in alluminio rossa con al centro una copertura trasparente in plexiglass che lascia intravedere il processore audio installato sulla parte centrale. Questo a sua volta è circondato da un dissipatore passivo a forma di cornice metallica bordata di rosso che conferisce alla scheda un look molto piacevole.
Diciamo che le schede video non sono proprio il prodotto che attira più maggiormente l'attenzione all'interno di un case ben organizzato punto sulla parte frontale, ma questa Soundblaster Z SE, ha tutto l'aspetto di un prodotto esteticamente curato e realizzato con materiali di buona qualità, aspetto spesso trascurato in prodotti di questo genere.
L'installazione è stata facile e veloce con Windows 10 che ha riconosciuto immediatamente la scheda e ha permesso di utilizzarla fin da subito come dispositivo di riproduzione e di registrazione. Ovviamente abbiamo scaricato immediatamente dal sito ufficiale il SoundBlaster Command Center che avevamo già visto in azione con altre periferiche del costruttore americano e che ci ha permesso di accedere un'ampia selezione di opzioni di configurazione sia per quanto riguarda i preset di equalizzazione disponibili per musica, film, giochi ma anche per adattare al meglio la resa vocale a seconda della qualità del microfono posseduto: la vera feature presente il presente in questa edizione speciale della Sound Blaster Z rispetto a quella standard.
Il menù del SoundBlaster Command Center presenta sette schermate separate per la configurazione dell'audio. Nel primo è possibile impostare dei profili precaricati realizzati direttamente da Creative sia per le situazioni d'uso più classiche come musica, film, cinema, ma anche una serie di preset per i giochi più diffusi al momento come Strike Global offensive, Fortnite, Dota 2, Call of Duty e così via. Ce ne sono veramente tanti a disposizione ma quelli che abbiamo usato più spesso sono Cinema e Concerto, per una visualizzazione di video e soprattutto per l'ascolto di musica con Spotify.
Per il gaming ci siamo invece concentrati sui profili di base creati dal Soundblaster Team per FPS, RPG, giochi di guida, RTS, trovandoli veramente azzeccati e bilanciati. Ognuno di questi profili è tranquillamente modificabile per quanto riguarda il surround, l'utilizzo di bassi, alti, Smart volume e Dialog una feature che permette di migliorare il volume dei dialoghi nei videogiochi in cui sono presenti. L'abbiamo provata e in effetti con Mass Effect: Andromeda abbiamo percepito la differenza mentre con The Witcher 3 non abbiamo notato nulla di particolare.
È presente anche una classica schermata di equalizzazione dove è possibile andare a modificare a piacimento la risposta dell'audio e salvare il proprio preset. Nella schermata di riproduzione si può scegliere tra inviare l'audio direttamente agli altoparlanti oppure a delle cuffie collegate direttamente alla scheda audio. Punto interessante è la presenza del Direct Mode. Questo rileva la tipologia di segnale la trasmette nella sua forma più pura al massimo livello qualitativo.
Nel caso della musica si passa infatti alla riproduzione stereo, ma anche alla massima qualità possibile permessa dalla scheda che è di 24 Bit a 192 KHz. Per continuare in Direct Mode con il 5.1 o il 7.1 i giochi devono supportarlo e anche in quel caso è possibile arrivare al massimo livello qualitativo possibile permesso dalla scheda. Molto importante anche la possibilità di regolare nel dettaglio la potenza di uscita di ogni singolo altoparlante impostando la distanza dall'utilizzatore e il volume di uscita per effettuare una regolazione fine dell'ambiente
Gli altri tre menu gestiscono tutte le opzioni relative alla registrazione in termini di qualità e livelli del microfono, così come lo l'immancabile scout Mode che Creative inserisce nelle proprie soluzioni per gli sparatutto in cui occorre tenere le orecchie aperte per poi arrivare alla selezione degli encoder a disposizione di questa scheda video sono il Dolby Audio e DTS Connect anche in questo caso con possibilità di personalizzazione dell'audio. Chiude la carrellata, che trovate nella sequenza della galleria a corredo dell'articolo, la possibilità di regolare singolarmente i volumi di tutti gli ingressi.
Come da tradizione Creative, il menu è quindi estremamente completo e molto gradevole da usare: oltre alle diverse funzionalità relative all'equalizzazione, il vero valore aggiunto deriva dalla possibilità di utilizzare due encoder per chi vuole collegare la SoundBlaster Z SE a un impianto in grado di gestire le due codifiche surround e dalla possibilità di passare con un semplice clic dall'audio in cassa a quello in cuffia senza dover andare continuamente nel menu di Windows a cambiare periferica.
Per la prova pratica abbiamo collegato la scheda un impianto di casse 5.1 Creative Inspire, sia direttamente a un paio di cuffie Sound Blaster X H3 che abbiamo recensito qualche tempo fa caratterizzate da un cavo molto lungo e da un ingresso singolo da 3.5mm. Un altro dei punti di forza con cui Creative promuove questa scheda audio riguarda la possibilità di connettere cuffie in grado di supportare fino a 600 Ohm di impedenza: si tratta di un valore elevatissimo pensato per le cuffie da studio o comunque di fascia molto alta: se avete in casa delle cuffie analogiche di ottimo livello, il volume e pulizia del suono possono essere veramente stellari.
La nostra prima prova sul campo ha visto subito in evidenza proprio il confronto tra le Creative H3 e le Sennheiser e per metterle alla prova abbiamo provato una vecchia selezione di audio musicali FLAC di vari generi e li abbiamo confrontati con gli stessi presenti su Spotify. E infatti il confronto tra le H3, che sono cuffie di fascia bassa e le Sennheiser HD300 che supportano fino a 300 Ohm è stato quasi imbarazzante per il livello di potenza di uscita dell'audio raggiungibile con musica e giochi, così come le differenze sulla qualità del suono. Materiale da audiofili dunque, anche se è piuttosto chiaro che questo prodotto e dedicato ai gamer e nella prova con l'impianto 5.1, si è comportato altrettanto bene.
In quest'ambito i nostri cavalli di battaglia sono datati ma si confermano titoli eccezionali per quanto riguarda la gestione dell'audio posizionale. Dead Space 2 (Preset Cinema) è capace di incredibili capacità di surround per quanto riguarda l'esplorazione delle navi infestate il 5.1 a nostra disposizione ha reso in modo eccellente tutte le sfumature le direzionalità di cui vi abbiamo parlato altre volte. Giocando con i preset abbiamo notato che alcuni funzionano molto meglio di altri e quello che ci ha dato le migliori soddisfazioni è stato quello di Counterstrike. Sempre restando in ambito sparatutto, Battlefield 4 (preset Battlefield 1) è un altro titolo dall'audio posizionale eccellente, soprattutto se consideriamo la moltitudine di fonti sonore di un combattimento intenso.
Anche in questo caso, ci siamo trovati veramente bene, in particolare attivando lo scout mode. Ha il difetto di attutire un po' i suoni ma quanto al rilevamento dei passi è una vera manna dal cielo. Abbiamo provato le Z SE anche con un titolo recente come Call of Duty Black Ops Cold War (preset Call of Duty) e anche in questo caso il posizionamento e il distanziamento degli effetti sonori è stato eccellente ma a patto di scegliere il mix in gioco uniforme. Quello di Treyarch spegneva un po' troppo i rumori vicino ai nostri dando troppo risalto a quelli più lontani.
Nel complesso, possiamo dire che questa Soundblaster Creative Z SE è un valido prodotto per chi vuole qualcosa di più dal proprio PC in termini di audio per il gaming e l'intrattenimento in generale. La base tecnologica è ottima, grazie a un chipset audio in grado di gestire praticamente tutto: dalle cuffie economiche a quelle da audiofili, passando per i 2.0/2.1/5.1/7.1 da gaming.
Chi vuole esagerare e uscire direttamente sull'amplificatore con un'uscita ottica sfruttando il Dolby può farlo, trasformando il PC in un vero e proprio mediacenter di alto livello. Anche se le opzioni e gli ingressi ci sono, Creative sembra preferire un pubblico dedito alla riproduzione piuttosto che alla registrazione: in un contesto di necessità, la Z SE fa il suo dovere anche grazie ai diversi profili di acquisizione del microfono assenti sulla Z standard, ma probabilmente non si tratta di una feature per cui i gamer si affolleranno al pulsante della carta di credito.
Se la qualità della riproduzione, con margini di potenza e qualità dell'audio elevatissimi, nel caso delle cuffie dedicate, è fuori discussione dove spicca questo prodotto su una soluzione integrata che ormai tante schede madri di fascia media tendono a integrare? Nella riproduzione stereo possiamo dire che le differenze sono veramente poche rispetto a soluzioni basiche, mentre non abbiamo dubbi sulla qualità dell'hardware e software Creative per quanto riguarda l'audio posizionale.
Non solo nelle possibilità offerte dal Soundblaster Command Center, ma soprattutto dai profili di equalizzazione a disposizione, in particolare quelli predefiniti realizzati dal Soundblaster Team. Rappresentano una soluzione a portata di clic per le esigenze di un pubblico che vuole essere messo nella condizione di sperimentare l'audio migliore a seconda del genere preferito e in questo senso, la base offerta è veramente eccellente.
Si tratta di un prodotto che ci sentiamo di consigliare a tutti? Non proprio. Non tanto per difetti intrinseci, difficili da trovare, quanto alle esigenze che soddisfano. Se siete giocatori che non hanno spazio per un impianto surround, prediligete le cuffie e il multiplayer con gli amici, acquistare questa Soudndblaster Creative Z, (in versione SE o meno, non fa molta differenza) potrebbe essere un po' uno spreco visto che le sfruttereste al minimo del loro potenziale, soprattutto se non disponete di cuffie di alto livello in grado di sfruttare l'uscita amplificata.
Se invece siete consumatori di titoli singleplayer e volete l'atmosfera al massimo livello, vi siete già dotati di cuffie e un impianto surround di buona qualità, la flessibilità e il supporto di questa soluzione hanno pochi confronti al momento sul mercato per l'utenza gaming che può permettersi di investire cento euro nello spingere al massimo il proprio PC anche sul fronte del comparto audio.