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South Park: Scontri Di-Retti (Switch) - recensione

Gli Avengers? Non sono nessuno.

Iron Man, Captain America, Hulk, Spider-man, Vedova Nera, Black Panther, Dr. Strange... e questi li chiamate eroi? I veri "super" sono ben altri. Si chiamano Procione, New Kid, Mysterion e Toolshed. Non li avete visti al cinema e nemmeno nei fumetti. Non vivono nella Stark Tower o in un quartier generale nascosto chissà in quale deserto, ma in una tipica cittadina americana chiamata South Park.

Ci siamo tornati, stavolta con in mano la console ibrida che sta infrangendo tutti i record di velocità e popolarità, proprio come l'ultimo film degli Avengers. Scontri Di-Retti è da qualche giorno disponibile su Nintendo Switch e ha le potenzialità per essere la migliore versione di tutte. Forse non dal punto di vista tecnico, ma sicuramente da quello "logistico".

Seguito ufficiale del brillante "Il Bastone della Verità" uscito nel 2014, South Park: Scontri Di-Retti non solo è un caso più unico che raro di titolo tradotto in italiano in maniera egregia, ma anche un RPG di insospettabile profondità. La dove il precedente capitolo aveva puntato sul fantasy, con Cartman e soci impegnati in una sorta di campagna D&D dai toni a dir poco grotteschi, questo sequel rivolge lo sguardo al sempre più popolare genere fumettistico, che domina le classifiche di gradimento televisive e cinematografiche.

Il gioco è interamente doppiato in italiano, con le stesse voci della serie TV. Una cosa rara e assai gradita per i fan.

Chi segue da sempre la saga ideata da Trey Parker e Matt Stone, conosce alla perfezione il personaggio noto come The Coon. È l'alter-ego di Eric Cartman che in Scontri Di-Retti funge anche da guida carismatica di una schiera di improbabili eroi in calzamaglia. Siamo in piena Civil War bidimensionale, ma South Park ci ha abituati a ben altro e infatti durante le oltre 20 ore necessarie per arrivare ai titoli di coda vi ritroverete coinvolti in situazioni fuori di testa che strizzeranno l'occhio (nonché le palle) a blockbuster di fama mondiale e non solo.

South Park lascia ben poco all'immaginazione, al punto che almeno in una mezza dozzina di situazioni vi chiederete come sia possibile che un gioco del genere non sia stato censurato. Non lo è stato fortunatamente, neanche su Switch. Ciò significa che potrete godere l'intera esperienza originale in qualsiasi situazione, stando comodamente seduti davanti alla TV o in treno... e ovviamente sulla tazza del vostro bagno, luogo che calza a pennello alle battute sboccacciate e alle frequenti flatulenze di Scontri Di-Retti.

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L'edizione Switch è quasi identica a quelle PS4 e Xbox One. Non sono stati apportati cambiamenti al gameplay originale e nessun aggiustamento al livello di difficoltà o alle sfide proposte. Forse le uniche, piccole differenze riguardano le dimensioni un po' troppo piccole delle font (un problema comune di questi tempi, vedi God of War) e qualche problema di aliasing che a tratti rovina leggermente l'effetto "guarda è uguale al cartone animato". Per il resto c'è ovviamente da segnalare la presenza di comandi touch, che francamente però non apportano nulla di significativo al gioco, al punto che dopo averli provati qualche volta si torna senza patemi o traumi ai controlli classici.

Inizierete l'avventura nei panni del solito "nuovo arrivato" (che ormai tanto nuovo non è più), ormai unanimemente accettato nella comunità e coinvolto in un'altra avventura che divide i teenager della città in due fazioni. Da una parte abbiamo quella guidata da Cartman, pardon... Il Procione, dall'altra quella degli Amici della Libertà Neanche a dirlo, questo "conflitto" porterà il protagonista e i suoi amici/nemici a seguire missioni che ben poco hanno di eroico, ma che dal punto di vista del gameplay risultano incredibilmente divertenti ed esilaranti. La possibilità di scegliere tra varie classi con diversi poteri rappresenta la punta dell'iceberg di una struttura GDR davvero ottima. I combattimenti visti ne Il Bastone della Verità ricalcavano quelli classici a turni dei canonici JRPG, mentre quelli di Scontri Di-Retti offrono un pizzico di strategia in più, che contribuisce ad approfondire non poco queste fasi di gioco. Naturalmente non aspettatevi nulla di troppo complesso perché proprio quando inizierete a pensare che il tutto stia diventando troppo serioso un sonoro peto spazzerà via tutto.

Il team di cui disporrete durante i combattimenti è composto da quattro personaggi, che possono essere cambiati in corsa.

L'esplorazione è ancora una componente fondamentale in questo secondo capitolo di South Park. Avrete a disposizione l'intera cittadina, che pur essendo bidimensionale offre un'incredibile quantità di scenari e segreti. Ovviamente non tutte le location saranno disponibili da subito, le varie zone vengono infatti sbloccate con il progredire della storia e dei poteri dei protagonisti. Per tutti gli altri sordidi e divertenti dettagli sul gameplay di South Park: Scontri Di-Retti vi invitiamo a leggere anche la recensione delle versioni PC e console.

Scontri Di-Retti è quindi arrivato su Switch e questo è un bene. Chi avrebbe mai scommesso sul fatto che un gioco così politically in-correct sarebbe approdato su una console di casa Nintendo? Eppure è così, e sapete una cosa? È una gran figata. Il gioco di base era già di per sé divertente, ma l'ormai celebre "fattore portatile" aggiunto dalla console della grande N lo rende ancora più appetibile... sempre a patto che non lo abbiate già spolpato in una delle sue precedenti incarnazioni. In questo caso non esistono motivi sufficientemente validi per acquistarlo una seconda volta.

8 / 10