Space Ace
Destra, sinistra, fuoco.
Nel gioco, vestiremo i panni del prode Ace, alle prese col perfido Borf e con il suo Infant Ray, un raggio speciale in grado di ringiovanire chi ne sia colpito e riporta il nostro eroe alla pubertà. Da Ace a Dexter quindi, con la bella Kimberly, la sua fidanzata patonza, rapita e portata su un pianeta lontano. Scopo di Dexter sarà quello di riprendersi il maltolto e di ritornare grande, mentre Borf proverà nel contempo a conquistare l'universo. Durante l’avventura, ci saranno momenti in cui Dexter verrà ritrasformato in Ace, per poi tornare giovane di nuovo. Si parla dei momenti d'azione più che altro: sparatorie e inseguimenti.
La conversione del titolo è assolutamente perfetta, tanto nella sua brillantezza estetica, quanto nel suo originale ed essenziale sistema di gioco. Abbiamo uno Space Ace tascabile con tutto ciò che ne consegue. Né più, né meno. E questo farà impazzire i vecchietti come noi (trentenni più che altro), dicendo probabilmente molto poco a chi con questo titolo cerca il sano divertimento dei giorni nostri, ai giovinastri insomma. Fai la mossa giusta, al momento giusto…poi vediti la successiva scena. Space era questo ed è ancora questo (per fortuna) in questo adattamento portatile.
Al livello più semplice l’azione da fare, ci verrà indicata da una vera e propria freccia su schermo. Preme il touch screen al momento giusto, con il giusto input, ci consentirà di andare avanti.
Ovviamente, la parte grafica sarà la vera punta di diamante del titolo. Tutto lascia posto ad un vero e proprio cartone animato, proprio come accadeva in sala giochi, magistralmente disegnato ed in grado di non sfigurare se paragonato alle produzioni attuali. Stile e carattere, non mancano e ce ne renderemo conto sin dalle prime battute, con il talento di Don Bluth, papà della saga e di Dragon's Lair, ben visibile. Bluth del resto è stato un animatore Disney, non l'ultimo dei pirla.
La storia scorre via gradevole senza mai un momento di pausa sino alla conclusione che, una volta impratichitisi col sistema di controllo, non mancherà di arrivare piuttosto in fretta. Fortunatamente il titolo, complice anche qualche problema, presenta una discreta rigiocabilità.
L'iPhone risponde piuttosto bene ma per bisogna stare attenti a pigiare la giusta zona dello schermo. Potrebbe accadere che, durante scene più concitate, vi capiti di buttare il dito in una zona morta (non toccando perfettamente l'area "sensibile") e vedere il proprio eroe morire (non che sia un male, vista la simpatia dei vari epiloghi). Questo sarà lo scotto da pagare nel giocare Space Ace su di un touch screen. La giocabilità dunque sarà, per certi versi, il tallone di Achille di Space Ace: non per errori di programmazione, ma piuttosto per la scelta di portare tale esperienza su di un sistema portatile, conservando lo spirito dell’originale a 3.99 Euro, un prezzo elevato ma non troppo per rivivere gli anni '80.