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Gli Speedrunning dei giochi di Mario hanno cambiato il modo in cui vivo i videogiochi - articolo

Adesso vedo sentieri ovunque!

Conosciamo tutti Usain Bolt e la sua incredibile velocità nei 100 metri. L'atleta giamaicano detiene il record mondiale di 9,58 secondi. Paula Radcliffe invece è la più veloce maratoneta con un tempo di 2 ore, 15 minuti e 25 secondi. Nello sport i record mondiali equivalgono alla gloria e alla chance di entrare nel circolo dei business più allettanti. Ma l'ossessione umana per i record mondiali non è relegata alle piste o ai campi sportivi. Tony Glover è un nome che non vi dirà nulla a meno che non vi siate cimentati nell'agricoltura; l'uomo detiene infatti il record mondiale per aver fatto crescere la più pesante cipolla, del peso di ben 8,5 Kg. Potreste anche non aver mai sentito parlare di Silvio Sabba, un italiano che cerca di ottenere il maggior numero di record possibili. Al momento detiene ben 70 record registrati a sui nome, tra i quali il maggior numero di mollette attaccate al volto in un minuto (51), il maggior numero di pile AA tenute in mano (48) e il maggior numero di Compact Disc tenuti su un solo dito (255).

I videogame non sono estranei al fenomeno dello stabilire e del rompere i record, e c'è persino un libro annuale dedicato al proposito. C'è però un aspetto dei giochi che brilla in particolare, lo speedrunnung. Eurogamer fa reportage sugli speedrunning regolarmente e non è difficile capire il perché: uno speedrunner tenta di portare a termine un titolo nel minor tempo possibile. In tutto il mondo si svolgono eventi e maratone, solitamente con lo scopo di raccogliere fondi per beneficenza. Twitch e YouTube sono animati da speedrunner vecchi e nuovi che tentano imprese impossibili, ed ogni settimana si sente di qualcuno che ha completato Dark Souls a tempo record con un controller di Guitar Hero, o di qualcuno che ha giocato Zelda completamente bendato. E quindi com'è giocare col pad in mano e l'orologio che con il suo tic-tac conta ogni secondo? Qual è il vero appeal dello speedrunning? E come cambia il modo di vedere i giochi?

Lo speedrunning non ha catturato fino in fondo la mia attenzione fino a quando non andai su YouTube, un po' di anni fa, alla ricerca di alcuni consigli per Spelunky. Cercavo una guida per raggiungere il livello Inferno, e avevo bisogno di vedere come fosse una 'Eggplant run'. Come spesso accade navigando su YouTube, caddi in una sorta di tunnel senza fine, e dopo diverse ore ero ancora seduto davanti allo schermo a gambe incrociate come un bambino, guardando dei tizi che finivano l'intero Spelunky in appena qualche minuto.

Dopodiché, il canale Games Done Quick puntava su un tipo chiamato Kinnijup che doveva fare una speedrun di Spelunky. Non sono rimasto impressionato solo dalla sua abilità, ma soprattutto dal fatto che fosse riuscito a finire il gioco in meno di cinque minuti, e senza raccogliere nessun oro! L'ho seguito su Twitch e mi sono segnato i nomi di altri runner; nel giro di due settimane mi sono ritrovato a guardare tutte le speedrun che potevo.

Guarda su YouTube

'Speedrun' è diventato parte del mio lessico videoludico. Non riuscivo più a smettere di guardare video, leggere guide e parlare con gli amici di tutto ciò che stava accadendo nella scena. La mia nuova ossessione mi ha reso una sorta di collezionista; ho iniziato a seguire MitchFlowerPower, GrandPooBear, BubblesDelFuego, Edobean, Darbian ed altri su Twitch. La mia cartella dei preferiti si è presto riempita di tutti i video che avrei voluto guardare nuovamente o mostrare ad altri. E dopo, decisi di che volevo diventare parte di tutto ciò.

La mascotte di Nintendo è l'approdo perfetto per questa ossessione della velocità. Molte persone hanno tenuto un controller in mano e guidato Mario (o Luigi, se eravate il fratello minore) in giro per il Regno dei Funghi. Conosciamo anche le sue mosse dall'era 8-bit sino allo Switch, ma nelle mani dei migliori del mondo tutto cambia decisamente. Mario è il punto di partenza ideale per questo hobby poiché i livelli classici sono scolpiti nei nostri ricordi, e questo implica che il runner bypassi tutte le basi, ed è tutto molto più bello da guardare.

E quindi ho dato il via alla mia avventura per diventare uno speedrunner. Ovviamente ho preso il primo Super Mario Bros poiché i miei muscoli avevano già la memoria di tenere premuto il pulsante "vai veloce" e di premere il salto quando fosse necessario. Ho rispolverato il mio NES, ritrovato la mia cartuccia Mario/Duck Hunt e ho avviato il gioco, ma non prima di aver dato ovviamente una bella soffiata alla cartuccia! Sapevo già dove stavano le condutture warp dai tempi dell'infanzia, e partecipai a una categoria chiamata Any%, quella cioè di coloro che intendono completare il gioco nel minor tempo possibile usando tutte le scorciatoie.

Il mio primo tempo nel finire il gioco è stato un pessimo 20 minuti. Sapevo che pratica e ricerche avrebbero migliorato il mio risultato. Guardavo costantemente Darbian: il suo record era di 4 minuti, 56 secondi e 528ms, e provavo a tenere in mente tutti i suoi movimenti.

Sono morto un sacco. Vedevo dove avrei dovuto saltare, dove avrei avuto abbastanza spazio per passare sopra una pianta carnivora che fuoriusciva da un tubo. Ho iniziato a memorizzare gli schemi dei nemici, a vedere dove atterravano quelle Koopa volanti così da poter scivolare sotto di loro. Il mio tempo stava lentamente iniziando a migliorare e presto riuscii a finire il gioco in 16 minuti.

Super Metroid è il paradiso dello speedrunning: ci sono così tanti trucchetti diversi per ottenere un tempo killer.

Tornando ai video, ho notato che se saltavo su un blocco vicino all'estremità dei pixel potevo colpire il mattone della pianta di fagioli in un'area specifica senza mandare il gioco in pausa. Sì, avevo la memoria dei muscoli per la sequenza dei pulsanti da premere, ma adesso dovevo modificare la il ricordo delle strade preferite da percorrere nel gioco. Dovevo acquisire sicurezza nelle nuove e rischiose mosse che stavo iniziando a compiere.

Il mio tempo si è ridotto a 14 minuti, e poi ulteriormente a 12. Volevo ardentemente rompere il muro dei 10 minuti. Stavo iniziando a diventare dipendente dall'adrenalina che seguiva una buona run, ed anche se pensavo che non avrei mai impensierito il migliore del mondo, i videogiochi mi stavano comunque regalando qualcosa di nuovo ed entusiasmante.

Ed è proprio questo il punto. Lo speedrunning conferisce nuova vita ai videogame andando molto oltre quanto lo sviluppatore potesse avere mai pianificato originariamente. Prendete per esempio Mario Odyssey. I runner si sono scontrati all'ultimo millisecondo in tutti i giochi di Mario, quindi tutti avevano gli occhi puntati su Odyssey dall'inizio. Ad appena una settimana dalla sua release, i siti web di speedrunning erano inondati di runner vecchi e nuovi. In moltissimi si contendevano il primo posto in classifica dato dal tempo minore, e questo tempo cambiava di giorno in giorno, a volte anche più volte al giorno. Non riuscivo a stare lontano da questo fenomeno.

In altre parole, anche se nella forma è speedrunning, nella sostanza si riduce tutto a competizione e spavalderia, e l'aspetto più allettante è proprio la community. I runner non vogliono altro che sempre più utenti provino a battere il tempo del loro gioco preferito (o anche di giochi non così famosi, infatti c'è un enorme interesse su titoli che sarebbero stati considerati altrimenti dei fallimenti). E tutti condividono nuovi percorsi, consigli e strategie.

Nel corso del tempo lo speedrunning è iniziato a essere percepito come arte della performance. Ho iniziato a guardare a ogni speedrunner come a un artista che crea momenti unici ed emozionanti all'interno del nostro medium. E come in tutte le arti, ci sono varie forme e stili. Alcuni nella community si concentrano sulla pura velocità e su nient'altro. Altri creano meme-run che spiccano sulla massa, usando controller particolari come le chitarre, finendo il gioco senza subire nemmeno un colpo o senza raccogliere alcuna moneta. Loro offrono uno sguardo surreale sui videogame convenzionali, il tutto andando tremendamente veloci.

I giochi Souls generano, per via della loro stessa natura, delle speedrun veramente particolari.

E per me? È stato un bel cambiamento. Probabilmente adesso muoio più che mai in ogni titolo che gioco. Muoio perché spingo me stesso oltre i miei limiti per raggiungere quella piattaforma prima di quanto avrei fatto in passato, o perché corro a più non posso nella speranza di battere quelle lancette che vanno avanti nella mia testa. Ho la mentalità di un pilota di auto da corsa che analizza i tracciati delineando nella sua testa le linee più dritte da un punto A ad un punto B. Non gareggio con nessun altro se non con me stesso, ma è questo ciò che gran parte degli speedrunner fa, fino a che non raggiungono la gloria con un record mondiale.

Dubito fortemente che batterò mai un record ma non per questo smetterò di correre. Ho raggiunto un punto in cui il tempo conta ma quello che conta di più è il modo in cui lo percepisco. Lo speedrunning dà nuova linfa ai miei videogiochi e, oltre a questo, un sacco di nuove cose con cui divertirmi e tante nuove persone con cui parlare nelle chat di Twitch, nei thread di Reddit e nei server Discord. Le community hanno cambiato qualcosa in me. Il gaming era solitario in passato, ma adesso mi sento parte di un qualcosa di grande.

E questo fenomeno può anche avere riflessi sul mondo reale. Se taglio la strada calpestando l'erba piuttosto che seguendo il sentiero in pietra, quanti secondi guadagnerò per arrivare in città? Se salto un basso muretto invece di seguire il sentiero lineare, potrò raggiungere la mia destinazione un po' prima? Potrei solo guadagnare una manciata di secondi e non sono certo un atleta da Parkour, ma adesso vedo percorsi che prima per me non esistevano. Posso accorgermi di modi per risparmiare del tempo.

Nella vita cerco sempre scorciatoie per arrivare ai traguardi, anche se non le prendo. E nei videogame? Sono spericolato e gioco con un gioioso senso di abbandono nella speranza di essere veloce e, cosa più importante, che il risultato finale sia buono.