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Splinter Cell: Conviction

La prima sorpresa del nuovo E3.

La conferenza Microsoft è sicuramente stata all’altezza delle aspettative, per chi attendeva il giusto mix di annunci e spettacolo. Tra notizie più o meno note e rumor confermati e non, la vera sorpresa è arrivata tuttavia da Ubisoft, con quello Splinter Cell: Conviction, di cui si erano addirittura perse le tracce lo scorso anno, tanto da far pensare ad un’improvvisa cancellazione del progetto degli studi di Montreal.

Invece Sam Fisher è tornato e probabilmente, questa prima giornata di videogiochi si chiude proprio con la certezza di avere a che fare con un titolo spaventosamente curato, riuscito e divertente. Uno dei più famosi personaggi della scena videoludica, che all’inizio della sua “carriera” fu proposto (a ragione), come l’alternativa occidentale a Solid Snake, è tornato in un’inedita avventura in cui non sarà più cacciatore ma preda. Anzi, entrambe le cose.

La morte della figlia lo ha sconvolto (e per capire un po’ meglio la sua storia, vi consiglio qualcuno dei romanzi dedicati alla saga), e l’ormai ex agente NSA è deciso a fare chiarezza sull’accaduto, andando però a smuovere qualcosa di più grande di lui. Dopo il silenzio seguito al primo round di informazioni, filmati e immagini, ciò che è stato mostrato oggi fuga ogni dubbio sulla qualità del quinto capitolo di uno dei franchise più prolifici degli ultimi anni. Le immagini scorrono sul megaschermo, una regia sapiente ritrae Sam impegnato a malmenare in un bagno, due sgherri da cui necessita informazioni.

Il nuovo traile mostrato, ritrare un Sam invecchiato ma sempre sul pezzo. L'arma perfetta, come sempre...

L’inquadratura cambia, i credits si mescolano all’azione e lasciano intravedere situazioni auspicabilmente riconducibili al più classico dei setting fantapolitici in stile Clancy. Si passa direttamente al giocato vero e proprio, con una città pulsante di vita, in cui il nostro eroe si muove furtivo come se fosse braccato da qualcuno o qualcosa. Nuova variazione e via con le danze: si spara, si salta giù da tetti e balaustre, piombando sulla testa degli avversari.

Ci si arrampica su una finestra, facendo precipitare un avversario nel vuoto afferrandolo per il colletto e il tutto avviene a una velocità pazzesca (il tutto giocato in presa diretta dai ragazzi del team), senza nessun calo di prestazioni nonostante a schermo si muova e si distrugga (in mille pezzi), praticamente ogni cosa. Il set di mosse e abilità insomma, è stato ulteriormente allargato rispetto al passato e nonostante l’anima stealth del gioco che fu è ancora visibile in alcuni passaggi, determinate dinamiche lasciano intendere un passaggio sempre più graduale verso l’action puro, con pistole, coltelli e combattimenti corpo a corpo, coreografati e avvincenti.

Il brusio in sala aumenta mentre la demo termina, con la conferma dell’esclusiva della release su Xbox 360 e la conferma dell’uscita per il prossimo inverno. Applausi a scena aperta: una delle icone più amate, dopo un lungo silenzio, è tornata in pista con tutte le carte in regola per stupire e dettare nuovi standard per un genere. Si, Sam Fisher è sempre lo stesso. Ha solo qualche capello bianco in più, ma con lui non si scherza mai.