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Stacking

Tim Schafer colpisce ancora.

Il cuore pulsante del prodotto non è tuttavia la sua coinvolgente atmosfera, bensì il gameplay, semplice ma al tempo stesso forte di una notevole profondità, specie per quanto riguarda l'interazione con i numerosi NPC disseminati per gli scenari, uno dei cardini dell'esperienza di gioco.

Non appena avrete iniziato la vostra avventura nei panni di Charlie, e sarete stati proiettati nel vivo della stazione ferroviaria che fa da sfondo alle vicende del primo capitolo, vi basteranno infatti pochi minuti per scoprire la vera peculiarità del prodotto e il motivo che ha spinto il team di sviluppo a popolare il mondo di Stacking con un gran numero di bambole: la possibilità di incastrare le matrioske l'una all'interno dell'altra.

Il fatto che Charlie sia piccolo non sarà dunque un limite bensì la chiave del suo successo, perché proprio alla luce di questa sua "condizione fisica" potrà penetrare in tutte le bambole più grosse di lui, acquisendone così non solo l'aspetto estetico ma anche le abilità speciali.

Da un punto di vista puramente stilistico Stacking è un prodotto davvero straordinario.
Potrete inserirvi solo nelle matrioske più grosse di voi di una taglia, il che richiederà dei passaggi intermedi.

Tutte le matrioske "penetrabili" godono infatti di un'abilità distintiva che potrà rivelarsi più o meno utile in base alle specifiche situazioni: c'è chi sculetta, puntando sul fascino femminile, chi può sfruttare i propri problemi gastrointestinali per "rinfrescare" l'ambiente con attacchi di meteorismo o chi, facendo leva sulla stazza, può prendere a pugni gli altri NPC. Il fatto che ogni "missione" disponibile nei cinque scenari proposti possa essere superata con diversi approcci (minimo tre), rende il tutto ancor più interessante e stimolante.

L'avventura del prode Charlie vi vedrà dunque affrontare le situazioni più diverse (passerete dal dover interrompere uno sciopero, al trovarvi costretti a fomentare una rivolta a bordo di una nave da crociera) ma il "come superarle" dipenderà solo e soltanto da voi.

Sfruttando particolari bambole, avrete infatti la possibilità di suscitare negli NPC principali, ovvero in quelli che regolano lo svolgimenti e la progressione della storyline, particolari reazioni che andranno a influenzare lo svolgimento degli eventi successivi, sebbene non la struttura narrativa nel suo insieme.

Ed è proprio questo particolare aspetto dell'esperienza a rappresentare uno dei maggiori punti di forza di Stacking, poiché che vi spingerà ad esplorare ogni angolo del territorio a vostra disposizione per sperimentare gli approcci più strani o particolari.

La libertà decisionale è, sì, limitata a una serie di "percorsi prestabiliti", ma nonostante questo avrete comunque la chiara percezione di poter agire seguendo l'istinto, per dare così libero sfogo alla vostra creatività.

Un esempio? Nel secondo livello dovrete far sì che un safari improvvisato venga chiuso, e per raggiungere tale obiettivo potrete ad esempio distruggere la scenografia, o magari causare un incidente che possa mettere in pericolo l'incolumità dei presenti... e questi sono solo due esempi delle cinque soluzioni a vostra disposizione in questo particolare frangente.

I primi 15 minuti.
Avatar di Davide Persiani
Davide Persiani: Davide inizia a lavorare nel campo dell'editoria videoludica all'età di 16 anni. Dopo qualche anno di gavetta in Spaziogames e Play Media Company, subisce l'irresistibile fascino di Eurogamer.it.

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Stacking

PS3, Xbox 360, PC

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