Star Trek
L’ultima frontiera si affronta meglio in due.
"Non stiamo cercando di fare un gioco su Star Trek"
Con questa frase Steve Sinclair ha iniziato la presentazione all'E3 riguardante, beh, proprio il suo prossimo gioco su Star Trek, progetto che coinvolge i canadesi Digital Extremes, già a lavoro su The Darkness II, basato sul secondo film di J.J. Abrams dedicato a Kirk e soci. La release? Si spera nel 2012.
Ciò che Sinclair vuole veramente dire con la sua dichiarazione ad effetto è che il suo studio ha scelto di impiegare lo stesso metodo utilizzato da Abrams per il reboot del 2009. Secondo il regista, la pellicola doveva essere innanzitutto "un gran film di fantascienza" e solo dopo un film di Star Trek, esaltando il lato più action e spettacolare a discapito dei toni solitamente sobri e pacati della saga. Non tutti i fan duri e puri di Star Trek hanno apprezzato la mossa, ma l'alto valore d'intrattenimento della pellicola, grazie anche ad un cast di tutto rispetto, è comunque innegabile.
E anche se gli studiosi della Federazione e della lingua Klingon storceranno il naso, Digital Extremes ha intenzione di percorrere il medesimo sentiero, con l'obbiettivo di far spiccare il suo titolo nel triste panorama dei tie-in. Niente regole d'ingaggio o strategia stellare, Star Trek sarà un gioco dal ritmo serrato e fortemente impostato sulla modalità co-op, con Kirk e Spock impegnati a saldare la propria amicizia uscendo vivi da una serie continua di scontri a base di phaser.
Come molti tie-in di successo, come The Chronicles of Riddick, il gioco non si limiterà a farvi ripetere le stesse scene viste sullo schermo, ma riempirà lo spazio vuoto tra le due pellicole raccontandoci una storia costruita appositamente per venire incontro alle dinamiche di gioco. A tal proposito, Alex Kurtzman e Bob Orci, già sceneggiatori del film, stanno lavorando a stretto contatto con la scrittrice di God of War, Marianne Krawczyk per creare un'avventura che valga davvero la pena di essere giocata.
Sinclair ha descritto il gioco con il singolare termine di "bro-op", una collaborazione tra amici fraterni, per enfatizzare lo spirito di cameratismo, ma anche le differenze caratteriali alla base del rapporto tra Kirk e Spock che hanno portato gli sviluppatori a creare una co-op fortemente asimmetrica.
Questa scelta fortunatamente non è rimasta soltanto nelle intenzioni, ma si è tradotta in un gameplay completamente diverso in base al personaggio che andrete ad utilizzare. Kirk e Spock non solo posso contare su strumenti differenti, ma anche le tattiche e i ruoli che dovranno ricoprire saranno assolutamente diversi, livello dopo livello, e diventeranno sempre più complementari col procedere della storia.
Per questo motivo, anche se il titolo supporterà la possibilità di partecipare a una partita già iniziata da un amico, sarà impossibile scambiarsi i ruoli, e i livelli andranno sbloccati individualmente per entrambi i personaggi. Probabilmente Digital Extremes spera che il gioco vi piaccia così tanto, che vorrete rigiocarlo una seconda volta da una prospettiva differente.