Star Wars, il gioco arcade del 1983 ricreato in VR da un fan
Come divertirsi con un vecchio titolo arcade.
Dimenticate la controversia sulle loot box, la mia più grande delusione quando si è trattato di Star Wars Battlefront 2 è stata la mancanza di una modalità VR dedicata. Dopo l'eccellente, ma piuttosto breve, Rogue One: VR Mission che è stato incluso nella versione PS4 di Star Wars Battlefront, mi aspettavo pienamente una campagna VR più grande e migliore nel sequel.
Purtroppo non è stato così, ma dove EA ha fallito, un ricercatore VR incredibilmente talentuoso e uno sviluppatore di software della Utah University hanno colmato la mancanza. Project Stardust: X-Wing VR nasce da un'idea di Dylan Stout che ha trascorso tempo nel 2018 sviluppando un'esperienza VR per uno studio sul cosiddetto "mal di VR". Nel tempo e con l'aiuto di alcuni amici, questa esperienza si è lentamente trasformata in un vero remake per PC VR del gioco arcade di Star Wars del 1983, che segue Luke Skywalker nella sua X-Wing, Red 5 mentre tenta di far saltare in aria la Morte Nera durante la Battaglia di Yavin.
Potete guardarmi mentre gioco all'ultima build del gioco, che include combattimenti nello spazio, crivellare di colpi la superficie della Morte Nera e, naturalmente, la famosa Trench Run di Ian nell'episodio "Ian's VR Corner" di questa settimana. Oh ci sono anche io che creo un bug piuttosto bizzarro in cui la mia X-Wing si gira al contrario in un momento cruciale.
Per un gioco creato dai fan, Project Stardust è un vero successo. Non solo è davvero bello, in effetti la grafica è migliore di molti giochi VR che ho provato e pagato, ma è anche incredibilmente divertente da giocare. L'atmosfera del film del 1977 viene catturata particolarmente bene grazie alle linee familiari del film che vengono incorporate nell'esperienza, e mentre volavo attraverso la trincea della Morte Nera, mi è bastato questo per avere pelle d'oca e un'enorme ondata di adrenalina.
In alcuni punti sembra legittimamente un sogno d'infanzia diventato realtà, finalmente ero l'eroe in Star Wars, stavo vivendo l'avventura di Luke attraverso i suoi occhi. In alcuni momenti addirittura la musica che ha unito la sensazione di volo e il brivido del combattimento mi ha fatto ridere di gioia. Il fatto che qualcosa che sembrava così autentico potesse essere creato da un team di fan con budget zero dimostra semplicemente la potenza e il potenziale della realtà virtuale come un modo per espandere o ricreare esperienze cinematografiche.
Ci sono alcuni difetti ovviamente. La mira è un po' rigida rispetto a quella di Rogue One: VR Mission ed è spesso difficile vedere i Tie-Fighters nemici poiché sono facilmente oscurati dal cono del muso dell'X-Wing. Le armi mancano, è possibile solo sparare laser e non c'è nessun mirino per un facile monitoraggio del bersaglio. Anche le transizioni tra ciascuna sezione stonano tra loro e, come vedrete nel video sopra, ci sono sicuramente alcuni bug che devono essere risolti.
Se volete provare Project Stardust, potete scaricare l'ultima versione dal sito web di Dylan, ma secondo la sua roadmap di sviluppo, la build finale dovrebbe arrivare intorno al 4 maggio. Insieme al supporto HOTAS, Dylan vuole aggiungere cose come una modalità di gioco Sopravvivenza, il salto alla velocità della luce, i siluri Proton e una varietà di diverse navi imperiali e ribelli.
Speriamo che la Disney permetta a Dylan di continuare con il suo progetto perché mi piacerebbe che diventasse fonte d'ispirazione per un gioco VR di Star Wars a tutti gli effetti. Voglio dire, pensate a quanto sarebbe fantastico un remake VR dei vecchi giochi di Star Wars: X-Wing!
Continua così, Dylan!