Star Wars: The Old Republic: Knights of the Fallen Empire - anteprima
Bioware trasforma il suo MMO puntando tutto sulla narrazione.
Star Wars: The Old Republic è arrivato sui nostri schermi nell'ormai lontano 2011, con la promessa di portare una ventata di novità nel mercato degli MMO e di far dimenticare a tutti World of Warcraft. A quasi quattro anni di distanza possiamo ammettere serenamente che la delusione, dopo un primo breve periodo di euforia, è stata tanta e ha gettato un'ombra che ancora oggi il titolo non è riuscito a scrollarsi di dosso.
Bioware però è tenace e non ha mai gettato la spugna, ci troviamo pur sempre di fronte ad una tra le software house più strutturare e meglio organizzate dell'industria, in grado di produrre universi di gioco eccezionali come Mass Effect e Dragon Age. Anzi, ha provato costantemente ad evolvere The Old Republic, arrivando persino a renderlo un titolo free-to-play e sfornando continuamente nuove espansioni.
Ed è proprio in occasione della prossima espansione intitolata Knights of the Fallen Empire, in arrivo il 27 ottobre, che assisteremo ad un nuovo cambio di prospettiva con il quale si vuole rivoluzionare il prodotto dal punto di vista del suo gameplay complessivo.
Finalmente gli sviluppatori hanno abbracciato a piene mani l'unico reale elemento che sin dall'inizio è stato un punto di forza di ogni loro progetto: lo sviluppo di una narrazione di primo livello, in grado di coinvolgere completamente il giocatore.
La storia delle varie classi presenti oggi in The Old Republic è infatti di ottimo livello ed è inoltre perfettamente fruibile senza spendere un solo euro. L'espansione si focalizzerà ancora di più su questo elemento e sul proporre una storia personale che vivremo in prima persona, andando inoltre ad eliminare tutte quelle missioni secondarie che in ogni altro prodotto simile tendono ad annacquare e diluire eccessivamente le vicende realmente importanti.
Questo cambio di prospettiva non poteva non essere accompagnato da una forte svolta narrativa, Knights of the Fallen Empire vede l'arrivo di una nuova forza nella galassia che, dopo aver sconfitto sia le forze Imperiali che quelle della Repubblica, starà a noi fermare.
L'intera trama si dipanerà inizialmente in 9 capitoli, disponibili il 27 ottobre, e continuerà ad evolversi in successivi episodi in arrivo con cadenza mensile a partire da gennaio 2016. Le speranze degli sviluppatori sono chiaramente quelle di mantenere alta l'attenzione proponendo costantemente un flusso di storie da vivere in prima persona.
Tutto bello ed interessante fin qui, ma la narrazione riuscirà ad essere realmente interessante? Negli ultimi mesi gli sviluppatori hanno mostrato in varie occasioni le novità in arrivo, come ad esempio una parte del terzo capitolo dell'espansione che andiamo ora a ripercorrere.
Nelle prime scene si vedeva il personaggio del giocatore tenuto prigioniero, in una sorta di stato di ibernazione, all'interno di una base della nuova fazione nemica. All'improvviso veniva liberato, per ragioni non del tutto chiare che a quanto si è capito verranno spiegate man mano che la storia procederà, ed il suo obbiettivo è diventato quello di riuscire a scappare.
Per riuscire in questo intento si è ritrovato di fronte a diverse scelte e possibilità. Una di queste consisteva nel decidere se il generatore energetico della base dovesse essere distrutto, in modo da creare caos nel nemico e magari agevolare la sua fuga, oppure preservato per evitare inutili perdite tra i civili presenti nell'installazione. Ciascuna scelta, stando alle parole degli sviluppatori, modificava sostanzialmente le vicende successive che ci avrebbero portato a fuggire.
Siamo un po' tutti cattivi dentro, quindi hanno optato per mostrare la distruzione del generatore e la fuga dell'eroe è proseguita con la base nemica sempre più danneggiata. Non è stato possibile vedere a quali situazioni avrebbe portato l'altra scelta, ma poco dopo è arrivato un ulteriore esempio di questa dualità narrativa quando il personaggio ha affrontato due soldati che avevano il compito di fermarlo. Li ha sconfitti ed alla fine ha avuto la possibilità di scegliere se lasciarli andare o giustiziarli.
Gli sviluppatori hanno in quell'occasione sottolineato che salvando i due soldati ci sarebbe stata la possibilità di instillare in loro il dubbio che non fossimo poi noi i cattivi, che forse le nostre azioni e motivazioni avevano un fondo di verità, ma allo stesso tempo poteva anche non accadere nulla di tutto questo e semplicemente li avremmo dovuti affrontare nuovamente in futuro.
Proprio questo elemento, del vedere un effetto alle nostre azioni anche un po' di tempo dopo la loro esecuzione, è stato ripreso più volte nelle ultime settimane. Tali scelte avranno infatti un impatto molto maggiore rispetto al passato ed influiranno profondamente anche nelle relazioni con i nostri compagni di avventure, un altro degli elementi del gioco rivisitati. La loro storia sarà ancora più integrata alla nostra, sapremo perfettamente perché sono con noi e soprattutto le varie azioni che compiremo influiranno in modo molto evidente in questi rapporti. Si punta insomma a creare un legame molto più forte con chi sta intorno al nostro personaggio.
Ovviamente queste sono nei fatti solo promesse al momento, per forza di cose fino ad oggi si sono viste solo brevi dimostrazioni e non si sono palesate tutte queste possibili interconnessioni future, ma le intenzioni di Bioware sembrano non solo genuine ma anche molto stimolanti. Aver finalmente capito quale fosse l'unico elemento che sin dall'inizio ha funzionato perfettamente in Star Wars: The Old Republic e aver deciso di puntare tutte le proprie energie in questa direzione è un ottimo segnale.
Per avere però anche solo una minima possibilità di successo e di sfruttare l'onda di popolarità che Star Wars: Il Risveglio della Forza porterà a tutto il brand a dicembre, è indispensabile rendere accessibili queste novità.
Bioware lo ha capito alla perfezione ed ha incluso nell'espansione la possibilità di iniziare la propria avventura direttamente con un personaggio di livello 60 e quindi di poter accedere subito ai nuovi contenuti, senza essere obbligati a giocare anni di aggiornamenti passati.
Le premesse ci sono tutte, Star Wars: The Old Republic sembra proprio arrivato ad un punto di svolta che sulla carta non dovrebbe far altro che portargli dei benefici. Non vediamo l'ora di poter provare con mano Knights of the Fallen Empire il prossimo 27 ottobre, per valutare direttamente la reale portata di questa trasformazione.