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StarCraft II: Wings of Liberty

Il re della strategia resta saldo sul suo trono.

Il fatto di essere nella next generation non ha lasciato immune nemmeno StarCraft II, che vede al suo interno tutta una serie di “Imprese”, in pratica nient'altro che un altro nome per i classici achievement di “boxiana” memoria.

Quattro livelli di difficoltà, una mini campagna segreta nei panni dei Protoss e un divertente titolo in 2D giocabile dal ponte di comando dell'Hyperion, completano l'offerta per una modalità a singolo giocatore per certi versi decisamente sopra le aspettative. Ma ora è il momento del multiplayer, per cui sedetevi comodi e preparatevi...

Il servizio Battle.net, profondamente rivisto per accogliere l'ondata di giocatori destinata a sfidarsi con StarCraft II, ha sicuramente beneficiato dei cambiamenti apportati, risultando ora estremamente accessibile e in grado di accontentare i neofiti così come i veterani. Ogni esigenza sembra essere stata prevista, così da lasciare ben pochi giocatori a bocca asciutta.

Alcune unità possono sviluppare uno scudo per difendersi dagli attacchi dei nemici.

Le possibilità offerte spaziano dalla semplice amichevole, con impostazioni e regolamenti da stabilire in maniera personalizzata, alla partecipazione alla lega ufficiale di StarCraft II, passando per la possibilità di gestire partite in modalità cooperativa o tutti contro tutti fino a otto giocatori contemporaneamente.

Il servizio del campionato principale è suddiviso in cinque differenti leghe, da quella bronzo fino ad arrivare a quella diamante, e il vostro piazzamento iniziale verrà deciso da una serie di cinque partite contro avversari scelti casualmente, così da permettere di valutare la vostra reale consistenza.

Quest'ultimo punto ci permette poi di parlare anche del sistema di matchmaking, encomiabile per velocità e precisione, e in grado di garantire sempre uno sfidante nel giro di pochi secondi.

In questo momento purtroppo non è però ancora prevista la possibilità di gestire dei tornei fa i vostri amici, così come non vengono conteggiate ai fini delle leghe le partite svolte in modalità cooperativa.

La grafica è molto curata e dettagliata, senza eccedere in particolari virtuosisimi.

Sebbene questi aspetti possano essere considerati come marginali alla luce dell'esperienza complessiva, crediamo sinceramente che verranno presto implementati non appena il feedback dei fan farà il suo corso.

Il multiplayer permette inoltre di utilizzare una qualsiasi tra le tre razze originali, andando a completare l’esperienza altrimenti limitata a una sola fazione del single player: com’era logico aspettarsi le tre razze hanno mantenuto la loro capacità nel richiedere strategie differenziate, sebbene abbiamo avuto l'impressione che i Terran abbiano un leggero vantaggio competitivo in virtù delle nuove unità introdotte.

L'equilibrio complessivo è comunque stato preservato, e per riuscire a padroneggiare i punti di forza e di debolezza di ogni fazione dovrete spendere diverse ore, in maniera tale da poter scegliere in ogni occasione quale unità utilizzare per affrontate il vostro avversario.

La chiave del successo è sempre e comunque la capacità di gestire le proprie attività in multitasking, dando vita a un furioso cliccare per riuscire ad anticipare le mosse del nemico.

Il gameplay del single player.
Avatar di Roberto Bertoni
Roberto Bertoni: Proveniente dalla ridente Brianza, è cresciuto a pane e Amiga. Ama inoltre in maniera viscerale il retro, ma solo videoludico. Piatto preferito: pollo con la carrucola in mezzo.

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