Start the Party
Un tuffo a bomba nel mondo dei casual gamer.
Dopo aver passato anni a scrivere di party game più o meno riusciti, nati sulla scia del successo del Wii, è davvero complesso avvicinarsi a Start The Party. Il motivo? Niente di più facile! In sostanza ci troviamo di fronte alla versione HD di Wii Play, sia in termini di contenuti che di strategia di mercato.
Start The Party, infatti, è un gioco pensato per permettere a un'intera famiglia (che non conti più di quattro elementi) di agitarsi come un gruppo di selvaggi di fronte al televisore, divertendosi per i primi 10 minuti e riprendendolo successivamente solo in compagnia di qualche amico curioso.
Una volta inserito il disco e calibrato il Move (attraverso un'operazione molto semplice e veloce: basta puntare la sfera colorata verso la telecamera e tenere premuto per qualche secondo il tasto appropriato), ci si trova di fronte a un menu essenziale, che permette di scegliere se affrontare un'estenuante modalità sopravvivenza oppure se dedicarsi semplicemente ai singoli mini-giochi, in base alle voglie del momento.
Le nove esperienze inserite dai programmatori all'interno di Start The Party sono tutte molto diverse tra loro ma fin troppo simili a quelle che abbiamo già affrontato in mille altri party game negli ultimi anni, a partire da alcune pietre miliari del vecchio Eye Toy.
Fortunatamente, però, funzionano piuttosto bene per dimostrare le potenzialità (e alcuni limiti) della nuova periferica per PlayStation 3. Se l'idea era offrire a un prezzo contenuto il Move e alcune piccole applicazioni con cui far passare ai giocatori occasionali un po' di tempo in compagnia, l'obiettivo può considerarsi raggiunto. Il concetto alla base di Start The Party è molto semplice: il giocatore vede la propria immagine specchiata sullo schermo e il Move assume forme sempre diverse a seconda del mini-gioco selezionato.
Esaminando singolarmente le nove sfide presenti in Start The Party, appare evidente quanto il Move sia più adatto per determinati utilizzi piuttosto che per altri e quanto alcuni dei movimenti ad esso associati presentino ancora qualche problema.
In Blown Away, l'obiettivo è soffiare una serie di piccoli uccelli che piovono dall'alto verso alcuni cesti che compaiono sui lati dello schermo. Per far questo si può contare su un potente ventilatore elettrico, che permette d'influenzare a piacimento la direzione di caduta dei pennuti.
In Bug Bash il ventilatore lascia il posto a una piccola racchetta, con cui non bisogna fare altro che schiacciare il maggior numero di scarafaggi verdi, avendo cura di evitare quelli rossi e cattivi (che esplodendo mandano in pezzi il nostro ferro del mestiere, costringendoci a sprecare qualche secondo prezioso prima di riceverne uno nuovo).