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Steel Series Rival - review

Supersensibilità da gamer a un prezzo invitante.

Dopo Logitech e Razer, anche Steel Series finisce tra le grinfie dei tester di Eurogamer.it e il Rival è il primo prodotto che l'azienda danese ha deciso di mandarci per una recensione. Si tratta di un mouse a filo pensato per i giocatori destrimani che vogliono una soluzione di un certo livello, facile da utilizzare e configurare su una piattaforma Windows o Mac.

Appena tolto dalla confezione il Steel Series Rival dà una buona impressione in quanto a forma e materiali utilizzati: è ricoperto nella parte superiore da una patina satinata che lo rende piacevole al tatto e svolge anche la funzione di antisudore per quanto riguarda il palmo della mano. Lateralmente è caratterizzato da due inserti in gomma con lo scopo è quello di garantire il miglior grip possibile per il pollice nella parte interna e il mignolo/anulare in quella esterna. Si tratta di una soluzione molto simile a quella usata da Razer con molti suoi modelli come il Taipan e il Deathadder. Nonostante il Steel Series Rival sia leggerissimo (128 grammi), le dimensioni sono notevoli, visto che misura sette centimetri per quattro e mezzo: un mouse piuttosto lungo e largo dunque pensato sopratutto per utenti con mani di medie e grosse dimensioni.

Oltre ai due tasti canonici sulla parte superiore troviamo due pulsanti funzione nella parte sinistra molto grossi e comodamente a portata di pollice. Sulla parte superiore poco dietro la rotella (cliccabile anch'essa) è presente lo switch della sensibilità per un totale di sei tasti configurabili tramite il tool di configurazione da scaricare al momento della prima installazione. In realtà, nell'uso ludico quelli a disposizione sono fondamentalmente tre: i due interni e quello integrato nella rotella. I due tasti principali si lasciano in genere alle azioni principali e quello sulla parte superiore viene usato per cambiare al volo la sensibilità.

Il Rival è un mouse dalla forma piuttosto convenzionale. Nonostante questo, il look è indubbiamente piacevole.

I due pulsanti principali e i due laterali hanno una corsa molto corta e una certa sensibilità che rende nettamente percepibile il clic, pur senza essere troppo rumorosi. La rotella è ricoperta di gomma morbida zigrinata ed è molto reattiva, forse persino troppo nella sua configurazione di default e questo obbliga a una rifinitura nel pannello di controllo del software. Nella parte inferiore troviamo ovviamente il sensore ma ad interessarci e la piedinatura in teflon che permette un'ottima scorrevolezza su superfici lisce e su tappetini. Il cavo è lungo circa un metro e mezzo ed è composto da gomma morbida di discreta qualità, per quanto alla lunga questo genere di materiali tenda alle classiche piegature e attorcigliamenti che i cavi ricoperti in tessuto degli ultimi tempi stanno ultimamente eliminando.

"Nell'uso intenso il Steel Series Rival è sicuramente un prodotto interessante"

Da segnalare nella parte posteriore, sotto il logo retroilluminato, la presenza di un inserto in gomma con la scritta Rival: è staccabile e all'interno della confezione se ne trova uno sostitutivo con la scritta Steel Series che potete a sostituire a piacimento per modificare l'estetica. Volendo, come suggerisce il produttore, è possibile usare una stampante 3D per realizzarne uno personalizzato e inserirlo nell'apposito scomparto.

Nell'uso intenso il Steel Series Rival è sicuramente un prodotto interessante: la patina antisudore funziona molto bene mentre la forma e gli inserti in gomma garantiscono un ottimo grip nell'uso prolungato, in particolare per quei giocatori che ricadono nella categoria dei "palm-gripper". Se siete abituati a impugnare il mouse con tutto il palmo della mano sfruttando la gobba molto pronunciata sul dorso, distendendo le dita sull'ampia superficie superiore e apprezzate una parte posteriore molto ripida che permette al polso di adagiarsi sul tappetino, allora questo Rival potrebbe fare al caso vostro. Se l'ergonomia è buona e adatta a una categoria di giocatori piuttosto ampia, il vero punto di forza del Rival è comunque rappresentato dal sensore integrato e dalle possibilità di personalizzazione del pannello di controllo.

Il video di presentazione del Rival.Guarda su YouTube

Oltre alla gestione dei tasti funzione e regolazione dell'estetica pilotando la colorazione del logo trasparente sul dorso e sulla rotella, è possibile gestire in vari modi la sensibilità e qui il Steel Series Rival mette in mostra tutta una serie di opzioni piuttosto interessanti. Nella parte destra del panello sono presenti due controlli tachimetrici che permettono una doppia impostazione del valore di CPI fino a un valore massimo di 6500: questo significa che potete impostare due sensibilità separate e passare dall'una all'altra cliccando sull'apposito tasto posto sul dorso in ogni momento.

"Nella parte destra del panello sono presenti due controlli tachimetrici che permettono una doppia impostazione del valore di CPI"

Si tratta di una feature sempre molto apprezzata dagli appassionati di sparatutto multiplayer deputati al ruolo di cecchino: non raggiungerà la sofisticazione dei profili di sensibilità multipli presenti sui mouse di categoria superiore, ma fornisce un'alternativa più che valida agli utenti che non necessitano di un mare di opzioni "al volo".

Questo anche in virtù dell'eccellente precisione del sensore: abbiamo usato tappetini di vari colori e materiali e il Steel Series Rival non ha perso un colpo nella sensibilità, né ci ha lasciati perplessi per qualche movimento strano. La precisione in Battlefield 4 e Quake 3 Arena si è confermata sempre perfetta non solo grazie agli alti valori di CPI ottenibili, ma anche grazie a tutta una serie di opzioni supplementari da gestire nel pannello di controllo. La frequenza pooling massima è di 1 GHz, ma tramite gli appositi slider dedicati ad accelerazione, decelerazione e angle snapping si possono ottenere infinite possibilità di personalizzazione.

Il pannello di controllo è molto semplice e permette numerose tipologie di personalizzazioni della sensibilità.

Quest'ultima funzione è interessante e abbastanza inedita nel panorama attuale: i driver percepiscono quando il giocatore vuole effettuare un movimento preciso in linea retta verso destra o verso sinistra riducendo l'oscillazione verticale (si parla di valori infinitesimali) per aiutare nel puntamento rapido di oggetti molto piccoli che si trovano sulla parallela del mirino.

"Il software di configurazione presenta anche feature che i gamer apprezzeranno"

Il software di configurazione presenta anche altre feature che i gamer apprezzeranno, ma che sono in realtà lo standard per i mouse di questa categoria. La possibilità di registrare qualsiasi genere di macro e assegnarla a un tasto funzione, ma anche creare quanti profili personalizzati si desidera per associarli automaticamente all'eseguibile di un gioco. Una volta trovata la configurazione che fa per voi, non dovrete impazzire ad attivarla ogni volta che lancerete il gioco o anche un normale programma.

In definitiva, possiamo dire che questo Rival di Steel Series è indubbiamente un solido mouse da gamer. La forma è congeniale al tipo di presa prediletto da molti utenti, in particolare chi ha le mani di dimensioni medio-grandi. La precisione già a livelli medi è stratosferica e sia gli highsenser che non necessitano di milioni di profili CPI, sia i lowsenser desiderosi di un'impostazione di accelerazione e decelerazione raffinata, troveranno pane per i loro denti. Per il resto, tutto è come ce lo si aspetta da un mouse di questo livello: materiali di buona qualità, un'estetica piacevole, e, più in generale, un ottimo livello di personalizzazione permesso dal software.

Una veloce introduzione alle caratteristiche tecniche essenziali di questo mouse di Steel Series.Guarda su YouTube

Difetti? Qualcuno c'è ma tutto sommato trascurabile. La patina antisudore è gradevole al tatto ma trattiene le ditate facilmente e rovina un po' l'estetica complessiva sotto la luce artificiale. L'inserto in gomma posteriore intercambiabile è solo un vezzo visto il prezzo ancora esorbitante delle stampanti 3D. Più di tutto, qualche tasto in più nella parte interna non avrebbe guastato per migliorarne l'appetibilità nei confronti degli appassionati di RPG o RTS. Ma nella fascia di prezzo sempre calda dei 55-60 euro, molto difficilmente troverete mouse di marca dotati un numero maggiore di tasti e un sensore di questo livello.

8 / 10
Avatar di Matteo Lorenzetti
Matteo Lorenzetti: Dopo dieci anni di The Games Machine, approda finalmente alla redazione di Eurogamer.it. Onnivoro per quanto riguarda i generi, predilige sparatutto, giochi di guida ed RTS.

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