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Strania: The Stella Machina

Nostalgia portami via?

Quanti sparatutto a scorrimento verticale avete giocato in vita vostra? Chi è abbondantemente sopra i trenta avrà una vaga idea di come ci si sentiva alla fine degli anni Ottanta a essere sommersi da una montagna di cabinati che non facevano altro che reclamizzare l'ultimo sparatutto "made in Japan". La saturazione portò ben presto alla morte di un genere che ora sta rivivendo una seconda giovinezza grazie al Live Arcade di Microsoft.

In questo caso stiamo parlando di Strania, uno sparatutto a scorrimento verticale (ma non solo, visto che spesso ci si muove anche lateralmente) che riprende i temi tipici di questo gameplay per riproporli in una salsa riveduta e corretta che possa attirare anche l'attenzione dell'utente medio di oggi.

La giocabilità è abbastanza classica e vede il giocatore controllare a scelta due supermech dal design differente che dovranno attraversare la ridda di livelli permeati da alieni di ogni genere.

Abbattete quante più ondate e potrete accedere all'utilizzo di vari tipi di armi capaci di far progredire progressivamente la vostra potenza di fuoco. Oltre alla classica selezione di cannoncini singoli, doppi, tripli e quadrupli che sparano in ogni direzione, è possibile accedere anche a missili a ricerca, raggi al plasma e katane laser con cui affettare letteralmente le ondate che il gioco ci lancia contro.

Proprio la selezione dell'arma giusta (se ne possono usare solo due alla volta) è il punto focale di questo shoot'em up, visto che per arrivare in fondo non basta prendere quello che passa il convento ma cercare di adattare l'armamento a disposizione alle situazioni contingenti, risparmiando per quanto possibile le munizioni delle armi più potenti per quando i tempi si fanno grami.

Tutto questo va analizzato anche sotto il punto di vista della modalità cooperativa, visto che i due mech utilizzabili possono essere pilotati in contemporanea da due giocatori, per rendere la sparatoria ancora più caotica e devastante. Per questo motivo è caldamente consigliato l'uso di un grosso televisore per non impazzire alla visione dei milioni di proiettili che finiranno per popolare lo schermo. Molto carina è la possibilità data ai giocatori di entrare nella partita di un amico anche quando questa è in corso, senza dover aspettare il game over successivo

Il più trailer del gioco.

A parte ciò, non ci sono altri elementi degni di nota che possano differenziare Strania ulteriormente da quanto già visto in passato per questo genere di prodotti: scenari dinamici che cambiano in prospettiva e direzione, ostacoli da evitare in ogni parte dello schermo e ovviamente boss finali in tutte le salse possibili e immaginabili.

Vale quindi la pena scucire otto euro e qualche spicciolo per Strania? Se avete un debole per il genere sparatutto e un amico che la pensa come voi, potreste passare un paio di pomeriggi tutto sommato divertenti. In caso contrario, lasciate perdere: nonostante i frizzi, i lazzi e i cotillon di cui è infarcito, non c'è nulla di nuovo sotto il sole degli sparatutto a scorrimento made in Japan.

6 / 10