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Stronghold Crusader 2: L'Imperatore e l'Eremita - recensione

Torniamo a gestire il nostro amato castello medioevale.

Sono passati poco più di otto mesi dall'arrivo di Stronghold Crusader 2 e il supporto fornito dagli sviluppatori a questo titolo non accenna a diminuire, anzi ha subito un'importante accelerata nell'ultimo periodo. Nei primi mesi successivi al lancio sono state aggiunte una manciata di nuove mappe ed il supporto allo Steam Workshop ma è da fine marzo con l'arrivo del primo DLC a pagamento, La Principessa ed il Maiale, che i ragazzi di Firefly Studios hanno messo il turbo.

Dopo quel primo DLC che ha portato in Stronghold Crusader 2 due nuovi personaggi, un nuovo percorso schermaglia e una manciata di contenuti minori, a fine aprile è arrivato l'aggiornamento gratuito Invasioni contenente importanti novità al gameplay. Oggi invece siamo qui per parlare del secondo DLC a pagamento arrivato a fine maggio, L'Imperatore e l'Eremita.

Fino ad ora gli sviluppatori si sono impegnati per offrire gratuitamente a tutti i possessori del gioco le 20 mappe aggiunte nel corso dei mesi, tre delle quali incluse nell'odierno L'Imperatore e l'Eremita, ed anche tutte le aggiunte al gameplay che hanno contraddistinto l'aggiornamento Invasioni. Un modus operandi meritevole che punta ad offrire anche a chi non ha intenzione di comprare ulteriori DLC a pagamento degli importanti aggiornamenti al titolo base.

Due cinte murarie sono molto meglio di una: difendere bene il proprio castello è sempre fondamentale.

Gli stessi sviluppatori hanno sottolineato quanto l'idea di pubblicare un nuovo DLC contenente mappe esclusive disponibili solo a chi lo acquista sia stupida, e noi non possiamo che essere d'accordo con questa filosofia. Molte altre software house dovrebbero seguire questo esempio e non rifilarci come contenuti aggiuntivi a pagamento del materiale che anche solo qualche anno fa sarebbe stato pubblicato semplicemente sotto forma di normale patch gratuita.

L'Imperatore e l'Eremita ripropone lo schema del DLC a pagamento che lo ha preceduto, La Principessa ed il Maiale. Con l'acquisto sblocchiamo infatti un nuovo percorso schermaglia contenente 7 missioni, due personaggi, tre nuove mappe ed alcuni elementi estetici secondari al prezzo di 4,99€.

Abbiamo iniziato la prova proprio con il percorso schermaglia e ci siamo trovati di fronte a sfide veramente impegnative, tanto che abbiamo dovuto rimettere mano alle missioni iniziali della versione base di Stronghold Crusader 2 per rispolverare tutte le varie opzioni di gestione del castello e degli edifici collegati.

Questi contenuti non sono adatti ad un giocatore alle prime armi e rappresentano una sfida che per essere superata con successo richiede parecchi tentativi e varie ore di insuccessi. Sono delle missioni avanzate rivolte a giocatori esperti, in cerca di nuove prove da superare. Sette missioni potrebbero sembrare poche a prima vista, ma considerando l'impegno richiesto la loro longevità è adeguata ed appagante.

La tipica architettura delle mura dell'Eremita è molto riconoscibile.

In questa mini campagna fanno la loro comparsa i due nuovi personaggi inclusi nel pacchetto, l'Imperatore e l'Eremita, che possiamo poi anche utilizzare nelle partite multiplayer. Ci troviamo di fronte ai due successori spirituali dell'Imperatore e dell'Abate del primo Stronghold Crusader, personaggi guidati in queste guerre sante unicamente dalla loro fede religiosa. L'Eremita non detiene alcun titolo, è un religioso accecato dalla sua fede che vuole fermare a tutti i costi l'invasione portata avanti dalle truppe crociate e le sue truppe rispecchiano tale ostinazione.

Oltre alle normali truppe di terra, fa ricorso anche ad assassini che si annidano nell'ombra e colpiscono all'improvviso senza poter essere avvistate con anticipo. La mia prima partita contro di lui è durata ben poco proprio perché non ero assolutamente preparato all'arrivo di truppe di questo tipo. Le sue aggressioni saranno frequenti e costanti fin dalle prime fasi di ogni partita, preparare buone difese risulta fondamentale se non si vuole soccombere rapidamente.

L'Imperatore invece ha un'origine diversa: proveniente dalla Germania, era rispettato e riverito fino a quando non è stato scomunicato e caduto in miseria. Ora vuole a tutti i costi ottenere nuovamente il potere di un tempo e non si fermerà davanti a nulla pur di riuscire nel suo intento.

Nelle partite con più avversari dobbiamo sempre approfittare delle loro lotte, ogni unità che si uccidono a vicenda è un vantaggio per noi.

Le mappe aggiunte sono tre e, come abbiamo già detto sopra, sono disponibili anche a chi non acquista questo DLC. Una di esse, chiamata Attacchi da ogni lato, punta a offrire scontri frenetici a cui possono partecipare fino a quattro giocatori. I vari castelli sorgono tutti vicini in cima ad una collina e chi si trova al centro deve fronteggiare attacchi proveniente da ogni lato: il divertimento è assicurato! A contorno dei nuovi personaggi, delle missioni e delle mappe, troviamo anche 10 nuove imprese e 5 nuove icone a forma di scudo, che possiamo scegliere per identificare il nostro lord durante le varie partite.

L'Imperatore e l'Eremita aggiunge una quantità di contenuti in linea con quanto proposto con il precedente DLC a pagamento pubblicato per Stronghold Crusader 2, il problema principale risiede in parte proprio nell'approccio di cui abbiamo parlato ad inizio articolo e che abbiamo elogiato. Gli sviluppatori fino ad ora hanno optato per fornire gratuitamente nuove modalità di gioco, mappe ed altri contenuti destinati al multiplayer, in questo modo però non troviamo nulla di tutto questo in L'Imperatore e l'Eremita.

Siamo di fronte ad un DLC realmente opzionale, che non aggiunge novità significative e punta principalmente ad offrire contenuti a quei giocatori che sono fan appassionati di Stronghold Crusader 2 e sono alla ricerca di nuove sfide. Per loro l'acquisto è obbligato, mentre i neofiti e i meno dedicati possono tranquillamente passare oltre.

8 / 10
Avatar di Federico Chiesa
Federico Chiesa è un appassionato di videogame la cui curiosità lo ha spinto a provarne di ogni tipo, cercando sempre nuovi mezzi per condividere questa grande passione. Il suo motto è “Non c’è provare, fare o non fare.”

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