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Sudden Strike 4 - recensione

Gli antichi sapori della guerra di una volta…

Il genere RTS sta conoscendo una sorta di seconda giovinezza: gli sviluppatori sembrano apprezzarne le prospettive di mercato e le potenzialità di innovazione e investono sia in nuovi franchise che in seguiti più o meno riusciti. Il 2017 è stato l'anno di Steel Division, Dawn of War 3, Halo Wars 2 e Ultimate General Civil War mentre aspettiamo che Northgard esca dall'early access e che arrivi Tooth and Tails (occhio a questa perla).

Il 2017 è anche l'anno in cui Sudden Strike, serie storica per il genere RTS, ritorna sui nostri schermi con la quarta puntata: il tema caldo per questo titolo è sicuramente legato alla tradizione del franchise, ovvero alla formula classica degli RTS, al base building e a quanto, in effetti, Sudden Strike 4 abbia deciso di innovare.

La risposta è, apparentemente, molto poco, poiché il titolo offre al giocatore una ricetta classica già a partire dalle modalità di gioco: Seconda guerra mondiale in tre campagne da sette missioni l'una (Alleati, Germania e Unione Sovietica), skirmish (solo cinque mappe) e multiplayer (sulle stesse cinque mappe della modalità skirmish).

E' chiaro da subito che il focus degli sviluppatori si sia concentrato sulle campagne visto che ogni singola missione è una sorta di puzzle studiato a tavolino dai designer per offrire scelte strategiche e, in generale, una sfida interessante. Ciò vuol dire che lo scripting regna supremo in Sudden Strike 4 con eventi che sbloccano zone della mappa, rinforzi che arrivano in momenti precisi, nemici che occupano posizioni per generare obiettivi e via dicendo. Le mappe sono tutte abbastanza limitate in quanto a dimensioni poiché le situazioni proposte sono tattiche su scala molto ravvicinata: ciò vuol dire che vi troverete a gestire un numero limitato di risorse in uno spazio ristretto.

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Non esiste base building. Per quanto questo possa essere uno shock per alcuni giocatori, si tratta di una scelta da rispettare perché Sudden Strike 4 costruisce la totalità del suo gameplay sul gruppo ristretto di unità che affida al giocatore all'inizio di ogni missione; terminate queste, a meno di rinforzi scriptati, si ottiene una bella schermata di sconfitta e si deve ripetere il tutto per poter accedere alla missione successiva. Insomma, vecchia scuola pura. Ma entriamo maggiormente nel dettaglio.

L'arsenale che vi viene affidato è il più delle volte un misto di fanteria, carri armati e unità di supporto. La fanteria è particolarmente fragile, utile soprattutto come mezzo di ricognizione e di cattura degli obiettivi; fucilieri, mitraglieri, anti tank, mortai, sniper, ricognitori, medici, ufficiali, ogni singolo soldato ha la sua barra di energia e la sua specializzazione. Particolarmente utile è la capacità di nascondersi utilizzando tipi di terreno che lo permettano (vegetazione rigogliosa in generale); utilizzando questa funzione si possono pianificare imboscate e ottenere informazioni sulla disposizione del nemico senza scatenare conflitti a fuoco. Edifici, veicoli e armi fisse sono tutti utilizzabili dalla fanteria ma sono anche tutti distruggibili dal nemico con relativa perdita disastrosa in termini umani; in particolare l'artiglieria (tipo i mortai) è devastante su gruppi di soldati.

In molte missioni vi troverete a gestire un piccolo commando di uomini impegnati in compiti dietro le linee, con obiettivi di sabotaggio o di eliminazione mirata; queste missioni sono decisamente divertenti e la gestione di ogni singolo soldato risulta interessante e gratificante.

Dopo aver costruito un ponte di fortuna lanciamo i nostri tank alla conquista di un avamposto fisso; Sudden Strike 4 ha poche pretese di realismo militare…

I carri armati costituiscono l'altra parte maggioritaria del gameplay. Ve ne sono di diversi tipi caratterizzati per velocità, armatura e potenza di fuoco. Ogni singolo tank ha la sua barra di energia ma può anche guastarsi e perdere la capacità di muoversi e/o di sparare; in questo caso è necessaria un'unità di supporto per la riparazione. Il gameplay dei tank è legato soprattutto alla concentrazione del fuoco, alla superiorità numerica, ma anche all'aggiramento poiché le armature laterali e posteriori dei carri più potenti sono il loro punto debole che è sempre utile sfruttare. La gestione dei tank è spesso fondamentale poiché perderne troppi significa spesso terminare la missione prematuramente; ciò vuol dire che è necessario un micromanaging estremo per evitare disastri.

Le unità di supporto prevedono veicoli leggeri per ricognizione, rifornimenti (ogni veicolo ha benzina e munizioni limitate), trasporto. Oltre a questo ci sono unità di artiglieria e batterie anti-aeree. Sudden Strike 4 richiede al giocatore la cura di ogni singola unità, e questo elemento va decisamente sottolineato perché potrebbe essere una delle discriminanti principali sulla decisione d'acquisto.

Esempio pratico: in una missione ho dovuto condurre una colonna di veicoli e tank (circa venti unità) nei pressi di una stazione di benzina e rifornimento e spendere circa cinque minuti per rifornire di benzina e munizioni (due azioni diverse) ogni singolo mezzo. Il task non è automatizzato ma va eseguito portando il mezzo nei pressi della stazione ed eseguendo ben tre click (veicolo, pulsante, stazione). Mentre alcuni compiti sono automatizzati (come i medici che curano la fanteria), altri non lo sono e la sensazione di trovarsi alla fine degli anni '90 è decisamente presente.

Stug e Panzer all'attacco di un bunker fisso; è un lavoro decisamente troppo duro per la fragilissima fanteria.

Detto questo, ho trovato le missioni estremamente divertenti e interessanti dal punto di vista tattico. Il team di sviluppo ha anche cercato di dare a ogni missione un tocco di rigiocabilità randomizzando, a volte, la locazione degli obiettivi e prevedendo una modalità 'challenge' per i più competitivi: raggiungendo il successo in condizioni particolarmente penalizzanti si ottiene una stella in più.

A proposito di stelle...ogni missione può essere giocata con un generale diverso tra i tre disponibili per ogni fazione. Ogni generale dà accesso ad abilità speciali in tre ambiti differenti (fanteria, tank, supporto) acquistabili tramite stelle che si guadagnano nelle missioni a seconda dell'efficienza con cui si completano i task. Oltre a questo sono presenti degli achievement sotto forma di medaglie.

Questa parte è abbastanza soddisfacente e offre al giocatore un motivo in più per accedere alla missione successiva. Motivi che, in verità scarseggiano poiché la caratterizzazione storica è piuttosto debole (non ci sono scene in CG a introdurre le missioni, solo filmati di repertorio accessibili in una sezione separata), le unità non sono persistenti e non sono presenti personaggi riconoscibili.

Difendersi da assalti nemici creando postazioni che generano fuoco incrociato è una delle sfide tattiche più soddisfacenti in Sudden Strike 4

Dal punto di vista estetico Sudden Strike 4 rimane fedele alla tradizione con uno stile 'a sprite' che ricorda molto gli albori del genere ma che è comunque ben eseguito e molto ricco di effetti e di particolari. Quando vedrete le tracce lasciate sui vari tipi di terreno da fanteria e veicoli, l'ottima realizzazione dell'acqua e i particolari sulle unità (fino al sigaro fumato dagli ufficiali) sentirete tutta la potenza evocativa della tradizione del genere RTS. Purtroppo tutto questo si accompagna a mappe ruotabili solo temporaneamente (giusto per evitare occlusioni di visuale) e a livelli di zoom disponibili decisamente insufficienti.

Sul lato degli effetti speciali siamo invece su ottimi livelli con esplosioni pirotecniche e campi di battaglia densi di detriti e cadaveri che hanno un grande impatto evocativo. Va infine riconosciuto a Sudden Strike 4 lo sforzo in quanto a varietà, poiché ogni mappa è realizzata con grande cura e precisione nei dettagli, dalla Normandia ai ghiacci della Russia settentrionale.

Il sonoro segue la stessa stregua con botti ed esplosioni convincenti e una colonna sonora trionfante e potente come ci si aspetterebbe. Il parlato da una missione all'altra è anch'esso ben realizzato e privo degli accenti stereotipici che ci troviamo spesso a dover ascoltare.

Le modalità skirmish e multiplayer fanno una piccola concessione al base building. Ogni mappa in questa modalità offre punti di conquista e punti di rifornimento: occupare i primi porta punti (e vittoria in caso li si conquisti tutti), occupare i secondi dà accesso a un menù di rinforzi in cui si acquista utilizzando, appunto, i punti. Il sistema è semplice, molto pulito e avremmo voluto vederlo implementato su più mappe.

Poteva mancare lo sbarco in Normandia?

In definitiva Sudden Strike 4 è un titolo con le idee molto chiare, concentrato su un gameplay tradizionale che non concede nulla all'innovazione ma che ripete una formula che ha ormai più di vent'anni. L'assenza di base building e le mappe ristrette richiederebbero una maggior caratterizzazione delle unità e una storia che riesca a legare il giocatore ai personaggi e alle vicende. Invece Sudden Strike 4 è, alla fin fine, una serie di sfide di ottimizzazione e di micromanaging che non ha né la profondità di gestioni strategiche più profonde (tipo Steel Division) né la personalità di altri titoli tattici (tipo Stracraft).

Tuttavia la scelta è da rispettare, e in caso siate ancora appassionati di questo stile di gioco, e non abbiate velleità di innovazione o di profondità strategica, Sudden Strike 4 può essere un acquisto azzeccato

7 / 10