Suicide Squad, l'ex writer rifiuta un premio sponsorizzato da Rocksteady. Lo studio è al centro di accuse di molestie
Kim MacAskill ribadisce le accuse di molestie da parte di Rocksteady.
Kim MacAskill, una scrittrice la cui carriera include il lavoro sul prossimo gioco Rocksteady Suicide Squad: Kill the Justice League, è stata recentemente nominata per un premio alla carriera dall'organizzazione no-profit Women in Games.
Tuttavia, attraverso Twitter ha annunciato di non poter accettare il premio, poiché sia Rocksteady Studios che la sua società madre, Warner Bros. Interactive, sono tra gli sponsor dell'evento. MacAskill ha affermato che Rocksteady e la Warner Bros. non avevano affrontato adeguatamente le molestie dilaganti e il sessismo che lei e altre dipendenti avrebbero subito in studio. "Smettete di abilitare comportamenti scorretti", ha scritto MacAskill. “Potete dare il vostro nome a ogni evento sulla diversità, ma a meno che non vi assumete la responsabilità, questo non significa nulla".
Facendo un piccolo riassunto, nell'agosto 2020, The Guardian ha pubblicato un rapporto dannoso sulle accuse di molestie sessuali e discriminazione allo studio dietro la serie Batman: Arkham. La storia ha rivelato che nel 2018, oltre la metà del personale femminile di Rocksteady ha firmato una lettera che tentava di portare la questione all'attenzione della leadership, in cui affermava di dover sopportare le avances indesiderate dei colleghi, che "guardavano maliziosamente parti del corpo di una donna e facevano commenti inappropriati in ufficio”, tra le altre cose.
Attualmente Rocksteady non ha ancora fatto nessun commento a riguardo e MacAskill ha ribadito che tutto ciò che vuole sono delle scuse ufficiali per quei comportamenti.
Fonte: Eurogamer