Super Happy Fun Time
Reportage obbligatorio sulle stranezze dell'ultimo TGS.
Let's Tap
Questa titolo in esclusiva per Wii arriva direttamente dal genio di Yuji Naka, ovvero il papà di Sonic. Come riportato da Joystiq, Naka ha etichettato la sua ultima fatica come "il videogame che persino i pinguini potrebbero giocare". Eurogamer deve ancora mettere alla prova questa affermazione, ma nel frattempo posso già dirvi che si tratta del più delirante esempio di pazzia giapponese che io abbia visto al TGS.
Ho avuto modo di provarlo allo stand di SEGA: il Wiimote va lasciato a faccia in giù su una superficie piana (in fiera si trattava di una scatola delle dimensioni di un libro riempita con un materiale abbastanza pesante ed elastico). Non spiccicando mezza parola di Giapponese, non ho potuto però chiedere se la scatola verrà commercializzata o meno in bundle col prodotto.
Dinnanzi ad uno schermo zeppo di palline colorate, ho iniziato a battere in modo un po' titubante sulla scatola. La premurosa standista SEGA, vestita con stivali al ginocchio e pantaloncini microbici, mi ha sorriso con fare incoraggiante. Ho colpito più forte e le palline hanno iniziato a rimbalzare per aria.
Un attimo dopo lo schermo era diventato una tela nera. Ho dato qualche colpo ed uno schizzo di colore è apparso. Ho continuato così fino a quando lo schermo si è completamente riempito di colore, e a quel punto l'immagine si è dissolta mostrando un topo acquarellato.
A quel punto è comparso un disegno in wireframe di una serie di grattacieli, e colpendo la superficie piana ho fatto esplodere dei fuochi d'artificio sopra la skyline. In seguito la scena si è spostata sott'acqua, e battendo sulla scatola ho fatto apparire delle bolle con tanto di relativi pesci curiosi nelle vicinanze. Non ho mai capito cosa volesse significare il tutto, né quale fosse il mio reale obiettivo, eppure devo ammettere che non è stato affatto male.
A quel punto io e la standista ci siamo spostati in un'altra postazione e lì mi è stato mostrato un gioco in cui far correre dei piccoli personaggi in wireframe. Colpendo rapidamente (ma con una certa delicatezza) sulla scatola ho fatto muovere lungo la pista di neon il mio omino, e rimanendo fermo ho capito che potevo farlo saltare, in modo da fargli evitare gli ostacoli sparsi sul suo cammino. Lungo il percorso c'erano anche dei palloni da far scoppiare battendo ritmicamente, giusto per aumentare la varietà e la complessità della sfida.
Questa parte è apparsa dannatamente più sensata delle palline rimbalzanti e del topo fatto con gli acquarelli, e io e la standista siamo pure riusciti a trascendere le barriere linguistiche ridendo per quanto stessi giocando male. Resta da vedere se Let's Tap si rivelerà appetibile per i pinguini e se SEGA deciderà di lanciarlo al di fuori della terra del Sol Levante, noi nel frattempo possiamo incominciare a sperare.
Tutti questi giochi sono disponibili o sono prossimi al lancio in Giappone, e non abbiamo indicazioni precise relativamente alla loro eventuale release europea.