Super Stardust Ultra: la conferma di un classico - recensione
Attenzione: caduta meteoriti.
Quanti di voi sanno che la saga di Stardust ebbe inizio nel lontano 1993? Lo sconosciuto studio finlandese Bloodhouse, pubblicò lo strambo titolo avente come protagonista un pinguino mutante su DOS, Amiga e Atari, e ne realizzò anche un seguito poco tempo dopo. Da quel giorno sono passati circa vent'anni, Bloodhouse ha cambiato nome in Housemarque (a seguito della fusione con il team Terramarque), e la serie a base di meteoriti è diventata ormai un classico per tutte le recenti piattaforme di Sony.
Dopo essere apparso su PlayStation 3, PSP e PlayStation Vita, il twin stick shooter spaziale ritorna sulla nuova console del colosso nipponico con una versione tirata a lucido di Super Stardust HD, uscito nel 2007. Ad occuparsi del porting troviamo questa volta gli inglesi d3T, piccolo studio che annovera numerosi artisti che hanno collaborato a giochi come Killzone: Shadow Fall, LittleBigPlanet 3, la saga di Warhammer e moltissimi altri.
Per coloro che non ne conoscono le meccaniche, facciamo un breve riepilogo: al comando di una navicella spaziale, il nostro compito è quello di sopravvivere a migliaia di tempeste di meteoriti muovendosi sulle superfici di pianeti tridimensionali. Le armi a nostra disposizione sono molteplici e includono il boost per evadere da situazioni claustrofobiche e le classiche bombe, ma sono le tre parti con cui è strutturato l'attacco principale ad offrire un livello di strategia da non sottovalutare.
Ad ogni tipo di meteorite corrisponde infatti un determinato tipo di attacco: verde per le rocce classiche, rosso per quelle infuocate e blu per quelle ghiacciate, senza contare le altre decine di nemici di varia natura presenti e che ci rendono la vita ancora più complicata.
La caratteristica che più di tutte sorprende in Super Stardust Ultra è però l'incredibile numero di modalità presenti nel pacchetto: ben nove. Tra queste figurano il classico Arcade mode suddiviso in cinque pianeti e quattro difficoltà sbloccabili, la modalità che permette di affrontarli singolarmente per ottenere il miglior punteggio, quella in cui si deve sopravvivere il più possibile armati di un numero limitato di bombe, mentre in Impatto la sola via di salvezza è il boost, che si ricarica leggermente ogni volta che entriamo in contatto con un nemico.
Troviamo poi due novità assolute nella serie come la modalità Barricata, nella quale la nostra navicella accelera automaticamente e lascia dietro di sé una scia di rocce che è possibile disintegrare in soli due modi: tramite il boost o facendo esplodere le mine che di tanto in tanto piombano sul pianeta. Lo scopo naturalmente è quello di resistere il più a lungo possibile avendo solo una vita e tre bombe a disposizione.
Lo Streaming Interattivo infine permette di trasmettere la propria partita e dà la possibilità a chi ci sta guardando di lanciare ondate di nemici o inviare meteoriti contenenti power-up, votando insieme agli altri spettatori durante specifici momenti. L'unico vero problema è che al momento non ci sono molte persone disposte a guardare lo streaming del gioco e spesso e volentieri il tutto si riduce in noiose scorazzate nel livello con poco o nulla da fare. Peccato.
Le altre feature inserite in Super Stardust Ultra sono un basilare editor che permette di personalizzare il lato estetico della propria navicella, la possibilità di avvicinare l'inquadratura premendo il touch pad del DualShock 4 e quella di inviare sfide ai nostri amici dopo aver terminato una partita in quasi tutte le modalità presenti.
Per chi ama giocare in compagnia è presente anche una componente multiplayer locale fino a quattro giocatori, sia cooperativa che competitiva, ma sorprende (ancora una volta) la completa assenza dell'online, caratteristica che si sposerebbe perfettamente con questa tipologia di gioco. La classifiche e l'immancabile sezione con dozzine di statistiche, chiudono il comparto degli extra.
Ma se Super Stardust Ultra eccelle in gameplay e quantità di contenuti, lo stesso non si può dire del comparto grafico non del tutto al passo coi tempi. Non ci aspettavamo i prodigi tecnologici del Fox Engine ma almeno un upgrade come si deve rispetto alla versione PlayStation 3 era il minimo che d3t potesse fare.
L'impressione di giocare su una piattaforma di ultima generazione è praticamente inesistente e l'unica differenza grafica tra le due versioni è percepibile nell'introduzione dei vari pianeti e negli effetti particellari. Per il resto gira tutto come allora: risoluzione 1080p a sessanta (stabilissimi) fotogrammi al secondo e supporto per i televisori in 3D, dove però il numero dei pixel scende fino ai 720p.
Anche la colona sonora non ha subito cambiamenti se non per qualche strumento aggiunto qua e là nei brani che tutti i fan della serie conoscono a memoria, ma fa sempre piacere poter scegliere tra le varie versioni della soundtrack, presente anche nelle versioni orchestrali e retro. Per concludere, i cacciatori di trofei saranno felici di sapere che è presente un prezioso trofeo di platino che però richiede una certa dose di destrezza per essere conquistato.
A conti fatti Super Stardust Ultra è un ottimo twin stick shooter proprio come la versione originale uscita nel 2007, capace di tenere incollati tutti gli amanti del genere per decine di ore grazie alle molteplici modalità presenti (due delle quali inedite) e a un gameplay immediato e divertente. Spiace soltanto per la quasi totale mancanza di un miglioramento a livello tecnico e di nuovi pianeti ma la cifra da sborsare per poterlo scaricare nell'hard disc della propria Playstation 4 (pari a €12.99), è più che onesto per un prodotto del genere.
Insomma, se amate gli shoot'em up e non avete avuto occasione di giocarci su PlayStation 3, Super Stardust Ultra è la versione definitiva dello shooter creato da Housemarque, tutti gli altri invece potrebbero trovarlo un buon passatempo e diversivo tra un FPS e un'avventura.