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SuperStars V8 Racing

Un nuovo racing per console da Milestone.

Della mia "storia" con Black Bean avrete sicuramente letto più volte, l'ultima delle quali nella recente anteprima esclusiva di SBK09, titolo di punta del publisher varesino. Se SBK è stato un capitolo importante del mio passato recente, avendolo visto nascere e crescere, SuperStars V8 rappresenta invece una novità anche per me, avendoci veramente avuto poco a che fare, se non quando il tutto era solo un'idea legata all'acquisizione di un marchio. In tutta onestà già all'epoca, per ritorno alle quattro ruote di Milestone, il mio suggerimento era stato quello di ripiegare su una licenza di altro tipo (pensate che nel 2007 un certo RACE Pro era "a spasso"...) e di lasciar perdere un campionato praticamente sconosciuto e senza appeal di nessun tipo presso la community di appassionati.

Per una serie di motivi più o meno strategici invece, EuroSuperstars (questo il nome "vero" del brand) è arrivato in casa Leader per arricchire (almeno nelle intenzioni) il portfolio racing che dovrà garantire il futuro dell'intero gruppo. Nonostante la perplessità, in fin dei conti, quel che conta resta la prova su strada (nel vero senso della parola) e del resto quando c'è il gameplay, si passa volentieri sopra a tutto il resto, considerato anche il target di riferimento. Giusto?

Il dettaglio in pista è buono e i modelli ben realizzati. Lo stacco con il tutto quello che gravita attorno al tracciato però, è decisamente netto.

Giusto, ma certo è che nel 2009, vista l'offerta, esistono sicuramente dei canoni di un certo tipo da rispettare, per ottenere la considerazione giusta in un segmento che lascia convivere diverse tipologie di titoli (dallo stesso RACE Pro che punta al realismo, fino a un Need for Speed, passando per uno splendido Grid...) ma che è anche uno dei più selettivi. In questo senso, purtroppo, V8 mostra sin da subito alcuni dei suoi limiti evidenti: tralasciando per un attimo l'azione in pista, quello che salta all'occhio è il copia/incolla fatto da Milestone, per tutto ciò che è "contorno", dal già citato SBK.

Il problema è che l'operazione non è partita dal nuovo gioco in uscita a maggio, ma da SBK08, criticato lo scorso anno proprio per la scarsa cura degli extra e per la mancanza di rifiniture in linea generale. Pensate quindi a quel prodotto: togliete le moto, mettete dentro le auto e avrete il quadro completo. Menù scarni, poche opzioni disponibili, niente che lasci realmente a bocca aperta.

La possibilità di cimentarsi in una stagione è effettivamente troppo poco, considerando anche un'opzione multiplayer mutuata (pure lei) dal cuginetto in versione 2008: solo 8 auto, niente campionato, modalità Quick Race e nulla più. C'è da dire che riguardo l'online nulla è stato ancora (saggiamente) rivelato, ma tutto lascia presupporre uno scenario di questo tipo. Poco da dire quindi su tutto ciò che sarà oltre l'asfalto e le sportellate: in 2 mesi un gioco non cambia, può essere solo "limato". V8, da limare, proporrà veramente ben poco, a sensazione. Come dicevo sopra tuttavia, alla fine è il feeling al volante a fare la differenza e a far dimenticare tutto il resto. Com'è quindi la situazione dopo qualche giro a Vallelunga o Misano? Tranquilla, direi.

Le sportellate non mancheranno come in qualsiasi campionato a ruote coperte.

Tranquilla perchè in fondo il gioco c'è e nella sua semplicità potrebbe anche essere intrigante per qualcuno. Certo è che, nonostante il tentativo (miseramente fallito) di convincerci della posizione "ibrida" tra simulazione e arcade, si deve tenere a mente unicamente la seconda parolina e chi dice il contrario, probabilmente, non ha ben chiaro cosa realmente sia un titolo di guida. E tantomeno cosa sia una simulazione. Come avveniva per SBK, sarà possibile customizzare ogni parametro relativamente al livello di difficoltà ma il risultato in pista sarà decisamente differente, evidenziando tra l'altro una fisica old gen, con un paio di parafanghi staccati e qualche graffio, a prescindere da un semplice contatto con un avversario (chi non vede l'ora di accartocciarsi con Ghedina e Morbidelli?) o dall'aver centrato un muro a 200 Km/h. Una situazione la seconda, che porterà al relativo "rimbalzo", con l'ottimo modello poligonale, intrappolato nel solito "cubettone" di stampo milestoniano che evidenzia i limiti del motore fisico assolutamente da rinnovare (e il fatto che in una simulazione si dovrebbe esplodere in mille pezzi, veder morire il pilota e ovviamente non poter continuare la gara...ma è un altro discorso).

E dunque? Dunque, trattandosi di un test precedente all'uscita ci si è già sbilanciati troppo ma a differenza di altri casi, come dire, la consapevolezza di trovare conferme è decisamente forte. Milestone è ormai comunque un punto di riferimento per quel che riguarda i motori e SuperStars V8 potrebbe segnare in ogni caso un buon rientro sulla scena automobilistica, dopo aver monopolizzato quella motociclistica, nonostante l'agguerrita concorrenza. In fondo SCAR ed Evolution GT si sono dimostrate anni fa delle ottime alternative alle produzioni straniere dell'epoca e ciò di cui stiamo parlando ora, è sostanzialmente un mix di quei due titoli, rivisitati in chiave next gen. Speriamo che l'operazione non risulti, al momento della release, troppo "semplicistica" come potrebbe sembrare da questo primo contatto. Felice di sbagliare e poi, voglio dire...c'è persino l'acceleratore analogico!