Surefire Harrier 360 - recensione
Dai dischi esterni alle cuffie il passo è brevissimo.
Surefire è un brand piuttosto recente che si è affacciato sul mercato solo negli ultimi tempi: ai più attenti non sarà sfuggito il fatto che si tratta essenzialmente della divisione gaming di Verbatim. Li abbiamo conosciuti in occasione della recensione del disco esterno Bunker da 1 Terabyte, e oggi tornano alla carica con un set di cuffie entry level per il mercato gaming pensate per chi non ha particolari esigenze in ambito configurazione del suono ma vuole un prodotto all'uso e dal buon livello qualitativo di base. L'essenziale è rappresentato da un remoto sul cavo che permette di mutare la conversazione audio, regolare il volume e accendere o spegnere i due padiglioni laterali caratterizzati da una retina metallica sopra una luce multicolore gradevole ma con un solo settaggio acceso/spento.
Le Harrier ve le abbiamo mostrate nel video che vedete a corredo della recensione. L'estetica non va oltre prodotti che abbiamo già visto abbondantemente sul mercato quindi ci concentriamo sulla qualità costruttiva e sugli assemblaggi. Si tratta di un prodotto di fascia medio-bassa che mescola aspetti positivi come il passante in metallo e dei padiglioni molto ampi confortevoli a delle plastiche non particolarmente eccelse e tendenti a qualche scricchiolio, conferma di un assemblaggio non particolarmente raffinato. Tuttavia, l'abbondanza di plastiche e una struttura piuttosto rigida compensano questo feeling dando l'impressione di un prodotto che si può maneggiare senza problemi e muovere senza troppo ritegno da una parte all'altra della scrivania.
Le possibilità di regolazione sono buone e le cuffie si adattano piuttosto bene anche a teste di dimensioni maggiorate tramite una regolazione classica del passante e quella del microfono. Abbastanza buono invece il cavo braided con il remoto integrato e sufficientemente lungo per arrivare alla parte posteriore di un tower appoggiato alla scrivania, meno di uno posizionato nella parte sottostante del tavolo. Discrete le imbottiture comode ma non eccessive e ricoperte da similpelle ben assemblata, perlomeno a un utilizzo prolungato e durante i caldi mesi estivi, quando abbiamo avuto modo di provarle.
La vestibilità è ottima: la regolazione del passante in metallo è eccellente e permette di far aderire i padiglioni alle tempie senza grossi problemi sia a chi ha teste di dimensioni importanti. Anche muovendo la testa le Surefire Harrier 360 rimangono saldamente al loro posto senza oscillare, merito anche di un peso tutto sommato contenuto, ma soprattutto del fatto che i padiglioni non possono ruotare, contribuendo notevolmente alla rigidità dell'intera struttura. Ottimo il microfono regolabile su astina in metallo ricoperta da una sottile membrana che si posiziona facilmente rimanendo fisso nella posizione desiderata.
Come dicevamo, le Harrier 360 sono cuffie plug and play nel vero significato del termine visto che basta collegarle a qualsiasi dispositivo Windows per essere immediatamente riconosciute e configurate. Niente software da installare o configurare o regolazioni particolari da eseguire: si configurano in automatico e nel menu di Windows senza particolari frizzi o lazzi. Nonostante la dicitura di surround 7.1 si capisce che siamo chiaramente di fronte a un paio di cuffie stereo e che il surround è emulato (come chiaramente spiegato sulla confezione). Ma questo non ci ha impedito di apprezzare il livello qualitativo dell'audio di queste cuffie, sotto certi punti di vista abbastanza sorprendente soprattutto per il carattere della configurazione di base.
Le Harrier 360 sono caratterizzate da una spiccata equalizzazione per i bassi che le rende cuffie adatte al gaming ma assolutamente da non disprezzare anche per ascoltare musica. Le abbiamo infatti provate con album e dischi di vario genere ascoltati sia in alta qualità sia da Youtube e il responso sulla qualità è eccellente. Le Harrier, grazie a una rotellina di regolazione del volume che eccelle di gran lunga quella di molte cuffie standard, arrivano senza problemi a volumi importanti mantenendo una definizione del suono e una timbrica estremamente ben definiti, sicuramente da cuffie di livello superiore. L'accento è chiaramente posto sui bassi che rendono in modo magnifico sia a livello musicale senza impastare in alcun modo il suono, ma anche i medi ed alti veramente puliti.
Dobbiamo ammettere che non ci aspettavamo un tale livello qualitativo del suono prendendo le cuffie in mano per la prima volta ed è chiaro in ambito progettuale qual è stata l'intenzione di Surefire: risparmiare sugli assemblaggi per puntare a dei diffusori di qualità capaci di svolgere il loro lavoro a 360 gradi spingendo sulla qualità della riproduzione. Il fatto che un paio di cuffie sorprendano in positivo in ambito musicale grazie anche a una timbrica molto azzeccata direttamente fuori dalla scatola un po' con tutti i generi (Pop, Metal, Blues, Rock su tutti) fa ben presagire anche in ambito gaming dove possiamo confermare le ottime prestazioni.
Abbiamo provato le cuffie con Horizon Zero Dawn, Call of Duty Black Ops 2 ed Assetto Corsa Competizione con ottimi risultati: i bassi spiccano ma senza esagerare con un punch estremamente definito senza rubare la scena alle altre frequenze che risultano perfettamente calibrate e gradevoli. Il surround 7.1 emulato è sempre attivo e non è possibile disattivarlo ma si tratta di una configurazione molto sottile che non sposta il punto focale della resa audio di queste Harrier 360 dal fatto che si tratta comunque di cuffie stereo. Detto questo la direzionalità si è confermata ottima e di questo ne abbiamo avuto la certezza mettendo le cuffie alla prova con un gioco che fa dei dettagli del sound uno dei suoi punti di riferimento assoluti, ovvero Escape From Tarkov.
Con lo sparatutto di Battlestate Games, forte di un audio eccezionale che fa da contorno alle sparatorie stealth in mappe boschive ma soprattutto quelle urbane come Interchange e Customs, le Harrier 360 hanno messo in mostra tutta la loro sensibilità nel gestire con grande chiarezza suoni flebili da lontano, così come le esplosioni più potenti in spazi ristretti da vicino confermando una resa veramente da cuffie di alto livello. Forse i bassi sono effettivamente un filo troppo spinti per chi non gradisce questo tipo di equalizzazione fuori dalla scatola, ma nel complesso bisogna dire che il setup di base è veramente azzeccato per chi vuole farne un uso gaming e musicale. Vista tanta qualità nella resa, viene effettivamente spontaneo chiedersi fin dove potrebbero arrivare queste Harrier 360 se affiancate a un software di un certo livello come ad esempio il Command Center di Creative.
Una scelta voluta o semplicemente una conseguenza del fatto che il catalogo di Surefire per quanto riguarda l'audio è praticamente nelle fasi iniziali e non c'è ancora il know-how per proporre un prodotto completo dal punto di vista della gestione software? A nostro modo di vedere la risposta più probabile è la seconda ma questo non pregiudica l'acquisto di un prodotto azzeccato già nelle sue configurazioni di base. A tal proposito non dobbiamo dimenticare il microfono ad alta sensibilità caratterizzato da una timbrica veramente potente e definita che ha costretto tutti i nostri interlocutori abituali ad abbassare di un buon 30% la nostra potenza d'uscita in Discord.
Le uniche mancanze che ci sentiamo di segnalare riguardano quindi gli assemblaggi e la qualità costruttiva di alcuni componenti che tradiscono un feeling economico piuttosto percepibile. Ma anche questo caso il rovescio della medaglia è più che giustificato da un prezzo veramente competitivo visto che le Harrier 360 si trovano facilmente su Amazon o sullo store ufficiale di Surefire a nemmeno cinquanta euro. Considerando pro e contro, si tratta di un prezzo veramente competitivo per chi deve fare i conti con un budget molto ristretto oppure chi sta cercando un paio di cuffie di backup da tenere pronte all'uso.