Sword Art Online RE: Hollow Fragment - recensione
La nuova moda delle conversioni da PSP a PS4.
Era abbastanza naturale che, dopo aver assistito al buon successo riscosso dalla versione HD di Final Fantasy Type-0, altre case cercassero di sfruttare la medesima strategia per ottenere guadagni facili con pochissimi sforzi.
Peccato però che di casi come quello di Type-0 non ce ne siano così tanti, nel mercato dei videogiochi. Mentre il titolo Square Enix non era mai arrivato in Occidente all'epoca della sua uscita su PSP, infatti, Sword Art Online: Hollow Fragment è recentemente apparso su PlayStation Vita in lingua (quasi) comprensibile, permettendo a tutti i fan di recuperare un gioco dell'era PSP precedentemente precluso.
Aspettando l'uscita del nuovo episodio, Bandai Namco ha pensato bene di sfruttare la passione dei fan con questa conversione all'acqua di rose, caratterizzata da ben pochi elementi che potrebbero giustificarne un nuovo acquisto.
Rispetto a quanto abbiamo visto su Vita, infatti, le uniche differenze evidenti di questa incarnazione PS4 sono una maggior brillantezza legata alle nuove texture a risoluzione maggiore, una traduzione riveduta e corretta e, per finire, la presenza di tutti i DLC rilasciati precedentemente.
Se non avete avuto modo di giocare le altre versioni di Sword Art Online, sappiate che questo titolo è una sorta di incrocio tra un dungeon crawler e un simulatore di appuntamenti, che oltre a riproporre tutte le mappe e le missioni di Sword Art Online: Infinity Moment per PSP, offre anche e un personaggio e un'area inediti pensati appositamente per il porting su PlayStation Vita.
Per dare un po' di senso in più alla versione PS4 sarebbe bastato seguire il medesimo approccio, aggiungendo al precedente pacchetto una nuova eroina (con cui arricchire il già nutrito harem di Kirito) e un nuovo set di missioni, ma questa volta Bandai Namco ha preferito puntare al risparmio.
Quello che vi ritroverete fra le mani acquistando SAO RE: Hollow Fragment per PS4, quindi, sarà un jRPG caratterizzato da un sistema di combattimento che rimanda a quelli tradizionali degli MMORPG (scelta comprensibile, vista la natura della trama), a una forte componente collaborativa con il partner di turno gestito dall'IA e, naturalmente, a lunghissime sequenze narrative pensate per approfondire ogni singolo personaggio e per stuzzicare la fantasia del giocatore, spingendolo a scegliere a chi dedicare le proprie attenzioni.
La struttura di gioco è interessante, visto che propone una vasta gamma di missioni utili per accumulare denaro ed esperienza. Alcune sfide, inoltre, permettono di ottenere preziose informazioni relative al boss del piano, che si rivelano particolarmente utili durante i combattimenti con questi temibili nemici.
A seconda di quanto fatto prima di recarsi dal boss per cercare di cambiare area, è quindi possibile scoprire dettagli utili per impostare una strategia di combattimento insieme al resto del gruppo che si unirà allo scontro.
Nonostante il comparto tecnico datato, il sistema di combattimento di Sword Art Online riesce ad essere interessante anche su PlayStation 4, rivelandosi in grado di appassionare gli utenti per un buon numero di ore senza diventare ripetitivo.
Le abilità che vengono sbloccate salendo di livello, infatti, permettono di personalizzare in modo evidente l'approccio alle battaglie e di potenziare sia la fase di attacco che quella di supporto. Seguendo le indicazioni del partner, inoltre, si può aumentare il livello di intimità con quest'ultimo anche combattendo sul campo di battaglia, e non solo attraverso le relazioni all'interno della città.
Parlando della città, inspiegabilmente la versione PlayStation 4 di Sword Art Online non è in grado di gestire serenamente le fasi di gioco all'interno delle mura. Grazie a una scarsa ottimizzazione, infatti, nonostante la mole poligonale ridicola con cui sono realizzati personaggi e ambienti, il motore grafico soffre terribilmente una volta al sicuro all'interno delle mura.
In città, quindi, non è raro imbattersi in evidenti rallentamenti, quasi del tutto assenti durante le fasi esplorative. Un simile problema con un gioco tecnicamente povero è la conferma di quanti pochi sforzi siano stati fatti per la realizzazione di questa conversione.
Sul fronte della traduzione in Inglese, il nuovo adattamento è nettamente migliore rispetto a quello precedente (non che ci volesse molto, visto che su PlayStation Vita sembrava di leggere testi adattati con Google Translate).
Da una parte questo miglioramento stilistico elimina molte delle risate che i vecchi dialoghi erano in grado di strappare inconsapevolmente, ma dal punto di vista della comprensione del testo il passo in avanti è notevole.
Fortunatamente, la stessa Bandai Namco sa di aver pubblicato un prodotto senza troppe pretese, come dimostra il prezzo di poco meno di 20 euro. Se avete già acquistato e giocato Sword Art Online: Hollow Fragment su PlayStation Vita, potete tranquillamente ignorare questa nuova versione del gioco.
I fan dell'anime che si fossero persi il titolo Bandai Namco, invece, con un investimento di circa 20 euro potranno acquistare un'esperienza tecnicamente discutibile ma dal gameplay a tratti intrigante.