Tales of Arise - prova
Un primo assaggio di un gioco di ruolo davvero promettente.
Nel corso di questi giorni, abbiamo avuto l'occasione di provare in anteprima Tales of Arise, il nuovo gioco di ruolo d'azione della celebre saga Tales of, atteso per la prima metà di settembre in tutto il mondo e come titolo multipiattaforma.
La demo non prevedeva filmati introduttivi, ma solamente la selezione del personaggio principale da controllare: oltre ai già conosciuti protagonisti, Alphen e Shionne, erano disponibili altri quattro membri, ognuno dei quali dotato di attacchi e abilità unici.
L'impatto visivo è stato fin da subito positivo, soprattutto grazie all'uso di un nuovo shader grafico, ispirato agli anime giapponesi e ai dipinti ad acquerello; anche l'atmosfera ci è parsa ben costruita e con un ottimo design ambientale e dei nemici.
La nostra sessione di prova ci ha permesso d'esplorare una mappa pianeggiante e lussureggiante, che al suo interno nascondeva diversi tesori, materiali per il crafting d'accessori e ingredienti per la cucina. La zona era anche fittamente popolata da creature ostili, ma che non si sono dimostrate particolarmente aggressive, permettendo quindi d'ingaggiare uno scontro solo nel caso in cui lo volessimo.
All'interno dell'area era presente anche un falò presso cui accamparsi per recuperare le forze e, nel caso si volesse, cucinare qualcosa e per ottenere buff temporanei al party; riposare la notte è anche un buon metodo di farming, dato che fa riapparire tutte le creature sconfitte in precedenza.
Una volta raggiunta la città, tuttavia, il gruppo di eroi si è ritrovato davanti un vicolo cieco: le porte erano infatti chiuse a causa di una creatura (uno zeugle, questo il nome dei "nemici") particolarmente pericolosa, che si aggirava nei paraggi. I giovani hanno quindi deciso di eliminare la minaccia per poter proseguire.
Il sistema di combattimento di Tales of Arise prevede un party di quattro personaggi attivi e due riserve. Il giocatore controlla solo uno di essi, mentre gli altri si muoveranno seguendo una strategia predefinita. Durante la battaglia è possibile muoversi all'interno di un'arena tridimensionale, saltare, schivare e parare; oltre agli attacchi standard, ogni personaggio può utilizzare le proprie abilità, chiamate Arti, assegnandone tre alle mosse terrestri e altrettante per il combattimento a mezz'aria.
Il giocatore può anche ordinare ai rimanenti cinque membri della squadra di eseguire un Attacco Boost e, nel caso in cui si mettano a segno abbastanza colpi e/o la salute del nemico sia bassa, vi è la possibilità che ai attivi un Assalto Boost, in cui due personaggi attaccano contemporaneamente l'avversario, causando danni molto elevati.
Un altro aspetto tattico da non sottovalutare quando si affrontano nemici di grosse dimensioni, oltre alle sempreverdi debolezze elementali, sono i punti deboli: quando una parte del corpo della creatura è illuminata di arancione, occorre concentrare i propri attacchi su quel punto, in modo da causarle stordimento e poter massimizzare i danni una volta incapacitata.
Avendo scelto il livello di difficoltà standard, non abbiamo riscontrato particolari ostacoli nel terminare la prova: giusto il boss finale è riuscito ad abbattere alcuni dei nostri alleati (comunque riportati prontamente in vita grazie agli oggetti curativi), complice anche la mancata ottimizzazione del nostro equipaggiamento e una generale inesperienza nei confronti del titolo. Una volta eliminato il grosso e molesto insetto, il gruppo di eroi è finalmente potuto entrare in città, dove ha avuto termine la sessione di gioco.
Al netto della nostra prova, Tales of Arise si è mostrato perfettamente in linea con le nostre aspettative, grazie a un comparto tecnico valido, un'estetica ispirata e un gameplay quale perfetto compromesso tra chi ricerca un'esperienza tecnica e chi, semplicemente, vuole godersi un'avventura pregna dell'atmosfera e la spettacolarità dei Jrpg..
Tales of Arise è atteso per il 10 settembre di quest'anno, su PC e sulle piattaforme Sony e Microsoft, di questa e della precedente generazione.