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Tales of Berseria - prova

Una storia di amore fraterno e d'imperdonabili tradimenti.

La storica serie di jRPG "Tales of", iniziata nel lontano 1995 su Super Nintendo con Tales of Phantasia, sta per regalarci il suo sedicesimo capitolo principale, Tales of Berseria. Il gioco, uscito in Giappone nell'agosto 2016, arriverà in Europa alla fine di gennaio, e Bandai Namco ci ha dato l'occasione di immergerci nelle prime ore di gioco in modo da saggiare la versione completa PC, comprensiva di sottotitoli italiani.

Tales of Berseria vede per la prima volta nella storia della saga un personaggio femminile come protagonista. Velvet è un'affascinante e dolce ragazza che in seguito a tragici eventi che colpiscono sé stessa ma soprattutto la sua famiglia, vede la sua esistenza tramutarsi da tranquilla e colma d'amore e serenità in una vera a propria crociata alla ricerca di giustizia e vendetta.

Gli eventi narrati si svolgono nello stesso universo del precedente capitolo Tales of Zestiria, ma in un'epoca temporale anteriore. Il gioco inizia con un bel flashback che ci farà rivivere gli eventi tragici accaduti sette anni prima, quando nel Regno di Midgand, durante la Notte Scarlatta, si creò quello che fu ricordato come il"Varco". Questo evento nefasto ha in seguito causato la diffusione della demonite, un'epidemia che trasformava gli esseri umani in demoni. In quella tragica notte, Velvet perdeva la sorella maggiore che fino a quel momento l'aveva cresciuta in seguito alla morte dei loro genitori. Dopo la perdita di Celica, Velvet si è prodigata allo stesso modo con Laphicet, il suo cagionevole fratellino minore. I due vivono adesso insieme ad Arthur, cognato di Velvet e prode spadaccino.

Tutto ebbe inizio in quella maledetta 'Notte Scarlatta', in cui la luna piena si tinse di rosso, e di sangue..

Nonostante la diffusione sempre crescente della demonite, i tre sembrano aver trovato un equilibrio, ma niente poteva preparare Velvet a quello che stava per accadere, nuovamente durante una Notte Scarlatta. Quello che succederà a questo punto preferiamo non anticiparvelo interamente per evitarvi ulteriori spoiler, ma in seguito a una nuova notte tragica, Velvet subisce un doloso tradimento, e venendo a contatto con un'essenza demoniaca acquisisce poteri eccezionali ma anche la maledizione di doversi nutrire a vita di demoni.

Inizia qui la crociata di Velvet, che completamente sfiduciata nel genere umano è diventata cinica e assetata di vendetta. Il suo braccio sinistro è ora governato dalla forza demoniaca e le permette di rivaleggiare quasi ad armi pari con gli esorcisti, le figure che si ergono a paladini del bene, uniche in grado di sconfiggere i demoni. Viene quindi fondati l'Abbazia, un'organizzazione che raggruppa numerosi esorcisti pretori e Malak con a capo Artorias, proprio il bersaglio della nostra Velvet.

Dopo tre anni a marcire in una prigione sotterranea in cui era stata rinchiusa da Artorias, la nostra eroina riesce a fuggire grazie alla complicità di Seres, un Malak dell'Abbazia che nutre anche lei desideri di vendetta nei confronti del suo capo Artorias. Da qui, Velvet inizia a pianificare la sua crociata per i mari, trovando inizialmente negli ex-galeotti liberati dei vitali compagni d'avventura che l'aiuteranno, chi per un motivo, chi per un altro.

Le prime ore di gioco non sono solamente dedicate alla trama ed ai flashback, ma ci offrono anche numerosi tutorial (tutti riconsultabili in seguito nel menu) sulla gestione dell'inventario e della abilità e sul battle system. Quest'ultimo è una variante dell'ormai storico Linear Motion, denominato a questa iterazione "Liberation". I nemici vagano nella loro zona di presidio del mondo di gioco, e quando entrano in contatto visivo con noi inizieranno a inseguirci. Se ci raggiungeranno o se impatteremo contro di loro si entrerà nella battaglia.

La narrazione verte su sentimenti intrecciati di amore, odio, invidia, rancore e devozione.

Durante lo scontro il nostro party si può muovere liberamente nel campo e la telecamera si può ruotare liberamente a 360°, correggendo quindi uno dei più criticati aspetti del precedente capitolo. Il sistema è basato sulle cosiddette "Arti". Ogni personaggio è dotato di due tra delle tre tipologie: arti marziali, arti malak o arti occulte. Si può comandare solo un personaggio e gli altri vengono gestiti dalla CPU.

Come i fan della serie sapranno, tutto ruota intorno all'esecuzione di combo. Più catene eseguiremo e maggiore sarà la quantità di danni inflitti ai nemici. Ma non è così semplice come sembra. Il sistema di battaglia ci incoraggerà ad eseguire combo che alternano a ruota i vari tipi di arti e le varie abilità associate.

Maggiore sarà l'alternanza delle mosse e delle abilità messe in gioco e più gli attacchi andranno a segno con efficacia e si riempirà la BA (Barra Anime). Questa parte da tre unità all'inizio della battaglia, si va riempiendo col tempo ma si esaurisce sferrando i colpi. Le anime si possono anche rubare ai nemici eseguendo potenti combo con attacchi speciali. Ma anche i nemici potranno rubarle a noi sferrando colpi a raffica.

Le arti marziali sono utili per cominciare le combo in quanto caratterizzate da un consumo di BA ridotto, le arti malak hanno più probabilità di infliggere stati ai nemici e di curare il party, mentre le arti occulte possono creare confusione e stordimento. Il punto focale è che occorre infliggere status negativi o di stordimento ai nemici per aumentare considerevolmente i danni e riempire quindi velocemente la BA. Una volta che questa si andrà riempiendo e avremo accumulato tre o più anime potremo eseguire potenti attacchi con l'Anima di Sfondamento. Oltre ai maggiori danni, questa permette di eccedere i limiti delle combo, ma ne consuma al contempo una. Questi attacchi speciali sono quindi utili per iniziare le catene.

Salperemo per mari su questo magnifico vascello, imparando anche l'arte culinaria tramite varie ricette.

Poi c'è tutta una serie di regole che vanno ad impreziosire ed affinare il Liberation System. Ad esempio, colpendo i nemici con attacchi elementali ai quali sono vulnerabili si ottengono vari bonus, così come uccidendo un nemico con un'anima di sfondamento. Infine ci sono gli attacchi più potenti in assoluto, le Arti Mistiche. Queste si sbloccheranno ad un certo momento dell'avventura salendo di livello, e sono governate dalla BE (Barra Esplosione). Funzionano allo stesso modo dell'anima di sfondamento, quindi saranno attivabili con tre o più BE e permettono di bypassare il limite di combo, e una volta attivate col tasto apposito (nel nostro caso LT) si consuma un'unità. La barra BE può essere ricaricata anche eseguendo anime di sfondamento.

Gli sviluppatori hanno inoltre adottato una serie di strategie per rendere il combattimento emozionante e adrenalinico dall'inizio alla fine. Al sistema alquanto profondo e complesso di catene e combo che spinge il giocatore a portare a termine attacchi frenetici e senza sosta, si aggiunge il sistema di esperienza che è strutturato in modo tale da premiare sia l'esecuzione di combo lunghe che la brevità dell'intero scontro. Ne risultano quindi combattimenti ad alto tasso adrenalinico e di intensità, senza tempi morti e soprattutto quasi mai troppo lunghi. Ovviamente contro i boss ed i nemici temibili (dei mob rari molto più forti che garantiscono preziosi loot) occorrerà un maggior tasso di pianificazione strategica.

La narrazione e la trama seguono gli schemi classici della serie Tales of, alternando dialoghi profondi spinti da tanto sentimenti d'amore quanto altri di cinismo e odio, a momenti di pura goliardia e umorismo tipicamente giapponese. Apprezzabile anche la localizzazione italiana, che riesce a tirare fuori delle chicche in questi momenti più leggeri utilizzando dei sapienti giochi di parole. Per quanto riguarda il voice acting, l'italiano è assente, ma è possibile scegliere tra inglese e giapponese, cosa che i cultisti dei jRPG apprezzeranno senz'altro.

La libertà nell'esplorazione, almeno in queste prime ore di gioco, è risultata abbastanza limitata, relegata a qualche stanza o vallata opzionale che ospitava scrigni e oggetti da raccogliere. Oltre a questi, da un certo punto dell'avventura inizieremo a collezionare anche delle anime Katz, che raccoglieremo su richiesta di un simpatico gatto che ci chiederà di aiutare a liberare i suoi amici.

Come ogni jRPG che si rispetti, non mancheranno gli imbarazzanti momenti di umorismo tipicamente nipponico!

Passando al comparto grafico, sicuramente è stato fatto un passo avanti rispetto a Zestiria, ma ancora siamo lontani da ciò che può offrire un vero titolo sviluppato su piattaforme current-gen. Benché il titolo arriverà da noi solo su PS4 e Steam, lo sviluppo è stato vincolato dai limiti di PS3 (e si vede), piattaforma per cui il gioco è stato sviluppato in Giappone insieme a PS4. Le ambientazioni esterne sono generalmente abbastanza dettagliate e gradevoli, così come i dettagli dei personaggi, renderizzati con uno stile anime quasi impeccabile.

Tuttavia le texture ambientali, specialmente nelle lande innevate e negli ambienti interni, risultano ancora troppo semplici e a bassa risoluzione. Su PC il gioco può girare ad alte risoluzioni e 60fps, ed è possibile attivare settaggi avanzati come ombre morbide e FSAA e MSAA anti-aliasing, rendendo la versione Steam sicuramente la migliore tecnicamente (ma ci riserviamo di provare prima anche quella PS4 prima di sentenziare verdetti).

Tales of Berseria ha dunque tutte le carte in regola per essere uno dei capitoli della serie più carismatici degli ultimi anni, promettendo una storia appassionante e un sistema di combattimento accattivante adatto tanto ai neofiti quanto a chi vuole trarne il massimo imparandone tutti i (tanti) segreti. I fan della serie, e dei jRPG in generale, possono dunque stare tranquilli riguardo alla qualità di questa produzione. Non resta quindi che darci appuntamento tra qualche settimana per il verdetto finale in sede di recensione.