Tales Of Hearts R: finalmente fuori dai confini giapponesi - review
Un ottimo remake approda su PlayStation Vita.
Mentre il mondo continua ad accanirsi sulla PlayStation Vita, dando credito alle voci che considerano la console portatile Sony come caratterizzata da un catalogo estremamente povero, Namco Bandai si appresta a far uscire sulla piattaforma in questione il remake di un gran bel capitolo della serie Tales Of, uscito anni fa in Giappone e mai giunto fuori dai confini nipponici.
Alla nutrita (e atipica) libreria di PS Vita, quindi, si sta per aggiungere un nuovo titolo. Pur non trattandosi di una vera e propria esclusiva, visto che stiamo parlando di un remake, il lavoro svolto dai programmatori per colmare il gap generazionale tra l'hardware del DS e quello del portatile Sony ha dell'incredibile, visto che sotto molti punti di vista sembra quasi di trovarsi fra le mani un nuovo gioco.
Il team di sviluppo ha fatto in modo di avvicinare il gameplay di Tales of Hearts R ai capitoli più recenti della saga, particolarmente apprezzati dai fan. Le similitudini in tal senso emergono soprattutto durante i combattimenti, che abbandonata la struttura 2D vista su DS, hanno preso esempio da quanto di buono si era già visto nei due Xillia.
Durante le battaglia è infatti possibile muoversi liberamente in tutte le direzioni tramite lo stick analogico sinistro della console, esattamente come accadeva negli ultimi capitoli della saga, usciti sulle console casalinghe. Al movimento libero si aggiunge un sistema di combo dinamico e versatile che finalmente impedisce la realizzazione di stringhe interminabili, problema che affliggeva sia i due Xillia che, andando un po' a ritroso nel passato, il sempre ottimo Vesperia.
Come sono intervenuti, gli sviluppatori, per risolvere il problema? In sostanza non hanno fatto altro che inserire una dinamica tipica dei picchiaduro, all'interno dei combattimenti di Tales of Hearts R. Ogni bersaglio, infatti, è in grado di eseguire una manovra di recupero per uscire dal juggling infinito dopo essere stato lanciato in aria.
La cosa interessante è che, eseguendo un comando apposito con il giusto tempismo, il giocatore può comunque contrastare la manovra nemica, prolungando la combo e aumentando la quantità di danni inflitta. Grazie all'introduzione di questa nuova meccanica, ogni battaglia (soprattutto contro i boss) risulta tesa e combattuta, visto che il giocatore è costretto a mantenere sempre alto il livello di concentrazione, senza poter inserire comandi a caso.
Tutto questo ha giovato molto al sistema di combattimento visto originariamente su DS. Ancora una volta gli scontri devono essere portati avanti alternando gli attacchi normali con le Artes, che possono essere concatenate tra loro in modo da pressare costantemente il nemico, non lasciandogli un attimo di tregua.
Un'altra interessante novità dei combattimenti di Tales of Hearts è il Chase System, che una volta attivato permette di pressare ulteriormente il proprio bersaglio per alcuni secondi, rendendo molto più difficile la fuga dalle combo e, soprattutto, abilitando una serie di devastanti tecniche combinate capaci di arrecare danni notevoli.
Il combat system, comunque, non è l'unico elemento ad aver ricevuto importanti cambiamenti grazie all'intervento del team di sviluppo. Se è vero infatti che il comparto narrativo è rimasto invariato (salvo l'aggiunta di un nuovo personaggio), quello grafico ha subito notevoli modifiche, passando da un aspetto bidimensionale e super deformed a una variante poligonale completamente 3D e piena di effetti visivi davvero ben realizzati.
Certo, dal punto di vista della caratterizzazione, gli sprite 2D avevano tutto un altro sapore, complici anche le ottime animazioni che li caratterizzavano all'epoca. Nonostante il buon lavoro, infatti, il 3D di Tales of Hearts R appare un po' troppo grezzo, con ambientazioni spesso piatte e prive di dettagli.
I modelli dei personaggi e le loro animazioni si assestano invece su buoni livelli, contribuendo ad arricchire l'esperienza, rendendola gradevole alla vista. Se siete amanti della pixel art e della vecchia scuola dell'animazione, probabilmente il cambio di registro grafico vi lascerà l'amaro in bocca, ma la scelta di Namco Bandai è più che condivisibile, per rendere il titolo appetibile a una fascia di pubblico più ampia.
Il sistema di crescita dei personaggi è in linea con quello visto nella maggior parte degli esponenti della saga Tales Of, e offre ai giocatori la possibilità di migliorare le statistiche dei vari eroi, scegliendo autonomamente come influenzarne l'evoluzione.
Il comparto sonoro del gioco si assesta sugli ottimi livelli, con un superbo doppiaggio giapponese accompagnato da una colonna sonora opportunamente riarrangiata e, a distanza di anni, ancora in grado di penetrare nel cervello per esser fischiettata allegramente sotto la doccia.
Se siete fan della saga Tales Of, delle sue meccaniche ormai ben riconoscibili e del suo stile che strizza l'occhio agli anime giapponesi, troverete in questo gioco per PlayStation Vita un ottimo acquisto con cui passare diverso tempo.
L'avventura principale, infatti, può essere portata a termine in una quindicina d'ore, intrattenendo in modo ottimale soprattutto grazie al sistema di combattimento e ai difficili scontri con i boss. Namco Bandai ha fatto un ottimo lavoro per rendere attuale un titolo originariamente uscito su Nintendo DS, avvicinandolo alle ultime uscite della saga.
Se amate i JRPG e volete trascorrere diverse ore in compagnia della vostra PlayStation Vita, quindi, non possiamo che consigliarvi l'acquisto di Tales of Hearts R.