Tales of Monkey Island: The Siege of Spinner Cay
Guybrush di nuovo in azione nel secondo capitolo del nuovo corso.
Se quindi nei primi due Monkey Island gli ambienti tratteggiati sono ricchi di quell'atmosfera in grado di richiamare l'età d'oro dei pirati, è proprio a questi tratti che lo sviluppatore americano si ispira: più di una volta vi verrà in mente la serie dei pirati dei caraibi in una sorta di citazione circolare, dando il giusto ritorno emotivo anche su questo aspetto.
A livello di personaggi, il nuovo villain Morgan LeFlay che sembra aver sostituito Le Chuck nel ruolo che da sempre gli viene attribuito, è convincente nel giocare la parte di motore immobile alle vicende, seppur forse risulti eccessivamente stereotipato, dando a volte l'impressione di essere un personaggio piatto.
Il vecchio cast invece risulta di converso maggiormente sfaccettato: Guybrush stesso mostra una personalità da comico navigato in un riuscito mix fra ironia e coraggio, rendendo giustizia al suo ruolo di moderna icona pop, Lady Voodoo torna nel suo splendore tenebroso ed Elaine emerge in tutta la sua delicata mascolinità. E' come vedere una band rodata che dà al pubblico esattamente quello che richiede, in maniera convincente nel rispetto dei propri ruoli. Applauso.
Tutto questo calderone di caratteristiche accompagnerà purtroppo il giocatore per un periodo che difficilmente supererà le cinque ore anche per chi non ha nessuna esperienza nel mondo dei punta e clicca. L'eterna questione "brodaglia allungata Vs fast food di qualità" si presenta quindi ancora pressante: la risposta, almeno personalmente, continua a propendere per la seconda scelta (nonostante il rapporto durata/prezzo inizi a diventare un po' tirato se confrontato a quanto viene presentato sul mercato).
Piccola nota critica infine per la scelta distributiva: se infatti per la versione PC è necessario comprare l’intera saga (che consterà alla fine dello sviluppo in un'unica storia suddivisa in cinque capitoli), per la versione Wiiware risulterà invece possibile comprare i singoli capitoli. Personalmente avrei preferito una soluzione allineata alle due piattaforme partendo dalla considerazione che credo sarebbe stato più rispettoso per i giocatori, invogliando in maniera onesta la prova del primo capitolo per poi dare fiducia all'intera stagione, ma la realtà purtroppo è quella descritta (salvo per i consumatori americani che tramite Amazon potranno acquistare il primo episodio, facendo sorgere più di un sospetto che sia una mossa prettamente commerciale).
Il giudizio finale rimane quindi ampiamente positivo, andando a premiare un'operazione che anche se non avesse alle spalle un brand così forte, avrebbe saputo sicuramente distinguersi all'interno dell'attuale panorama videoludico, soprattutto nel bistrattato mondo delle avventure grafiche. Il fatto che alla base ci siano Guybrush e soci è la classica ciliegina sulla torta.